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Muggiò: è in libertà la donna che ha rinchiuso i genitori: “li proteggevo”

Gino C., 78 anni, è morto cadendo dal balcone di casa, dalla quale stava cercando una via di fuga perché chiuso a chiave in casa con la moglie disabile dalla figlia. A.C, 48enne di Muggiò arrestata in seguito alla tragedia per sequestro di persona, maltrattamenti ed omicidio colposo, è tornata a piede libero e si difende dalle accuse.

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Gino C., 78 anni, è morto cadendo dal balcone di casa, dalla quale stava cercando una via di fuga perché chiuso a chiave in casa con la moglie disabile dalla figlia. A.C, 48enne di Muggiò arrestata in seguito alla tragedia per sequestro di persona, maltrattamenti ed omicidio colposo, è tornata a piede libero e si difende dalle accuse.

La tragedia si è consumata mercoledì pomeriggio, in via della Repubblica a Muggiò. Gino C., 78 anni,è morto cercando di uscire di casa, calandosi dal balcone con il filo di un’antenna. La 74enne madre disabile della donna, liberata dai Vigili del Fuoco, avrebbe raccontato della prassi della figlia di chiuderli in casa ed alcuni vicini avrebbero raccontato ai carabinieri della forte tensione che vi era in famiglia. A.C., però, racconterebbe una versione diversa, ovvero di essere stata costretta a chiudere i genitori in casa a chiave per tutelarli, dato che il padre sembrava solito andare al bar e bere un po’ troppo. La casa della donna, una dimora semplice, è mandata avanti con le sue sole forze e nonostante il difficile rapporto con il padre, di cui sembrerebbero esserci tracce di un passato da alcolista conclamato. Il Gip del Tribunale di Monza, venerdì mattina, non ritenendo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza necessari per la convalida della custodia cautelare in carcere, ha deciso di rimettere A.C. a piede libero. La 48enne resta comunque indagata.

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