Il Monza vince, le immediate inseguitrici no. E così i punti di vantaggio della capolista biancorossa tornano a essere 10 e le giornate che mancano al termine del campionato di Serie D si riducono a 10.
Se dopo il successo casalingo contro la Pro Patria, tre settimane fa, avevamo scritto che il presidente Nicola Colombo avrebbe messo in frigorifero una bottiglia di champagne (ma abbiamo scoperto che preferisce lo spumante), oggi, dopo il 3-1 rifilato al Levico Terme (prima vittoria nella storia al Brianteo contro una squadra del Trentino-Alto Adige), pronostichiamo l’organizzazione di un piccolo spettacolo pirotecnico sul terrazzo di casa sua; niente a che vedere con quello da “mille e una notte” ordinato dall’ex presidente Anthony Amstrong-Emery allo stadio Brianteo, ma comunque qualcosa da condividere con la sua famiglia e i suoi preziosi collaboratori, che in un paio di casi collimano. Siamo certi che almeno i fuochi saranno solo bianchi e rossi e non neri come la maglia anche oggi indossata dai ragazzi allenati da Marco Zaffaroni…
La classifica è ormai una sentenza: Monza punti 61, Pergolettese 51, Ciliverghe Mazzano e Pro Patria 50, le altre ad ammirare. Non preoccupa di certo il gol preso oggi contro la terzultima (ora penultima), l’ottavo in 24 partite, il primo nel girone di ritorno, che ha interrotto l’imbattibilità di Battaiola dopo 596’. Capitan Guidetti e compagni non conoscono cali di rendimento tecnico, tattico e fisico, fatta eccezione per qualche difficoltà di troppo ad andare a rete. Non ingannino i tre gol segnati oggi: il primo è stato un regalo del portiere trentino e il secondo un rigore omaggiato da un difensore gialloblù; e, a proposito di tiri dal dischetto, Ferrario è riuscito a fallirne un altro, il terzo su 10 decretati a favore del Monza (dopo Palazzo e D’Errico).
Un importante aspetto da sottolineare è quello del carattere: quelle poche volte in stagione che si è trovata in difficoltà, la squadra non si è abbattuta, ma ha continuato a macinare gioco senza disunirsi. Si vede che il gruppo c’è, è affiatato e ha una certa fame, una determinazione che la scorsa stagione non si vedeva neppure negli elementi che potevano fare la differenza, come D’Errico.
Per la gara contro il Levico Terme il tecnico biancorosso ha recuperato Perini dall’infortunio, che ha preso il posto a centrocampo di Palesi, con conseguente cambio di Gasparri con Ramponi per via della regola degli Under obbligatori in campo. In difesa Zaffaroni ha sorpreso tutti schierando Caverzasi al posto di Ruffini. Dall’altra parte l’allenatore Davide Mezzanotti non ha potuto disporre del centrocampista Del Carro e dell’attaccante Calì, squalificati, e del centrocampista ex biancorosso Francesco Mirko Velardi, ingaggiato in settimana ma già infortunatosi; inoltre l’influenzato Bazzanella, centrocampista, è rimasto in panchina.
Il match è iniziato alle ore 15 su richiesta del club ospite, accettata dal Monza, in quanto la squadra gialloblù ha affrontato il viaggio dalla Valsugana in mattinata.
Non piove, anzi c’è un tiepido sole, ma dopo 5′ per i tifosi locali è doccia gelata: un calcio di punizione, pennellato col sinistro da Tessaro dal limite dell’area brianzola, si infila in rete. Il Monza non fa una piega, nonostante qualche fischio assurdo proveniente dagli spalti (fortunatamente si è trattato di qualche singolo isolato… e da isolare), e continua a giocare come sa, tessendo la tela e cercando la profondità soprattutto sulle fasce. Al 20′ un destro al volo dal limite dell’area piccola di Baido, “bomber” dei trentini con 11 gol, finisce sull’esterno della rete. I tifosi trattengono il fiato per il pericolo scampato. Al 23’ D’Errico con un destro a giro in diagonale manda fuori di poco. 2’ dopo ci riprova da lontano, Seveso non trattiene il pallone e per Palazzo è un gioco da ragazzi insaccare di piatto da due passi. Al 32’ Agosti, in vantaggio su D’Errico su una palla filtrante nella propria area, sbaglia il tempo dell’intervento in scivolata e prende la caviglia del fantasista che cade a terra: per l’arbitro è rigore che lo stesso numero 10 trasforma. Il Monza potrebbe chiudere la partita al 44′ ma Barzotti, a tu per tu con Seveso, gli calcia la sfera addosso.
Il numero 9 biancorosso calcia malamente fuori un rigore in movimento anche al 7’ della ripresa. A chiudere i conti ci pensa allora ancora Palazzo al 16’: l’attaccante controlla un cross di D’Errico dalla sinistra in area piccola e con freddezza manda la palla dove vuole, cioè nell’angolino alla sua destra. Entrano Palesi per Perini e poi Ferrario per Palazzo. Al 35′ Barzotti ci prova di testa, ma Seveso para senza problemi. Al 41′ Filippini spintona nella propria area Ferrario, che cade. L’arbitro campano assegna un altro rigore ai padroni di casa e lo stesso numero 18 va sul dischetto, ma Seveso è bravo a distendersi sul comunque non irresistibile tiro e a respingere. Santonocito rileva Barzotti e al 44′ Tessaro da fuori manda alto. Al 50’ Seveso respinge un calcio di punizione di Guidetti, poi Ferrario segna di testa ma l’arbitro annulla il gol per una dubbia posizione di fuorigioco dello stesso centravanti. All’ultimo secondo Battaiola respinge un colpo di testa di Agosti.
In sala stampa Zaffaroni si è mostrato soddisfatto: “I ragazzi mi sono piaciuti perché, nonostante il gol subìto in avvio di gara, hanno rimesso immediatamente in piedi la partita. È stato un aspetto molto positivo di questo pomeriggio. Il Levico Terme ha cominciato bene il match, anche perché noi abbiamo concesso qualcosa, però nella gestione complessiva dei 90 minuti i miei ragazzi sono stati bravi. La classifica? Non la guardo mai perché credo sia inutile. Noi dobbiamo pensare ai miglioramenti che possiamo fare… che ce ne sono ancora!”.
Per Loris Palazzo, autore oggi di una doppietta, “il fatto che sia capocannoniere di questo Monza è solo un caso: in questa squadra giocano tutti e tanti segnano. Cosa mi ha convinto a rimanere a Monza la scorsa estate? Ai vertici di questa società c’è tutta gente competente e mi era chiaro che il loro fosse un progetto serio: ora si sta tutto concretizzando. A chi dedico la doppietta? Alla mia famiglia, come sempre”.
Domenica prossima il Monza tornerà a giocherà alle 14.30: lo farà a Lodi contro il Cavenago Fanfulla, ultimo in classifica, dove militano i prestiti biancorossi Alessandro Capelli e Michelangelo Achenza. Quello che era il terzo giocatore della società di via Ragazzi del ‘99 in prestito ai bianconeri, Paolo Buzzi, è rientrato alla base lo scorso dicembre per essere girato alla Trevigliese. Il quarto “ex“, Cristian Spampatti, si è trasferito, sempre a dicembre, al Darfo Boario, con la cui maglia ha già affrontato i biancorossi nel girone di ritorno. Il Monza tornerà a calcare il terreno del Brianteo sette giorni dopo, quando alle 14.30 ospiterà l’Olginatese.
MONZA-LEVICO TERME 3-1 (2-1)
MONZA (4-4-2): Battaiola; Adorni, Caverzasi, Riva, Origlio; Ramponi, Guidetti, Perini (29’ s.t. Palesi), D’Errico (43’ s.t. Santonocito); Palazzo (34’ s.t. Ferrario), Barzotti. A disp.: Confortini, Ruffini, Chiarion, Guanziroli, Cazzaniga, Gasparri. All.: Zaffaroni.
LEVICO TERME (4-3-3): Seveso; Filippini, Agosti, Tobanelli, Pipoli; Andreatta (20‘ s.t. Osti), Pancheri, Tessaro; Baido, Braccalenti (39‘ s.t. Micheli), Marini (14’ s.t. Curzel). A disp.: Nervo, Canali, Rippa, Osler, Bazzanella. All.: Mezzanotti.
ARBITRO: Carrione di Castellammare di Stabia.
MARCATORI: 5′ p.t. Tessaro, 25’ p.t. Palazzo, 33’ p.t. D’Errico (rig.), 16’ s.t. Palazzo.
NOTE: calci d’angolo 5-2; ammoniti Riva, D’Errico, Baido, Tessaro, Pancheri, Andreatta e Tobanelli; recupero 1′ e 5′; spettatori paganti 227 per un incasso di 1431 euro, abbonati 950 (quota non comunicata).
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