Cultura

Al circolo Fotografico Monzese appuntamento con Raoul Iacometti

Oggi, 20 febbraio, presso la sede del circolo è in programma una serata dal titolo "L'Altra Fotografia".

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Una serata con il fotografo Raoul Iacometti. Lunedì 20 febbraio presso la sede del Circolo Fotografico Monzese (Centro Civico Cederna – Via Cederna 19 Monza) è in programma un evento dal titolo “L’Altra Fotografia“.

 Iacometti è fotografo free-lance che alterna la ricerca personale al lavoro commerciale nei più diversi settori: reportage di documento e socio-umanitario, industriale, eventi, presenterà una serata dal titolo. Le sue foto sono state pubblicate su riviste e libri, sono utilizzate per calendari e per cover e booklet interni di CD di musicisti italiani e stranieri. Ha ricevuto molti riconoscimenti nei più importanti contest nazionali ed internazionali.

Fra i suoi lavori più significativi sono da ricordare “Di terra e di fuoco” (2006) reportage sulle ex miniere presso le colline metallifere nel territorio di Massa Marittima (GR), “Quale madre” (2008) dedicato al tema della maternità e “Botteghe” (2008) sulla filiera agroalimentare e sull’importanza del cibo nella nostra vita quotidiana; “Obiettivo Lampedusa”, reportage dedicato all’isola inserito nell’omonima pubblicazione (i proventi sono devoluti a favore delle donne che per partorire devono obbligatoriamente lasciare l’isola per trasferirsi sul continente, con ingenti spese durante tale periodo).

Dal 2010 sta lavorando al progetto “Green Attitude”, la danza legata al mondo delle piante, utilizzando palcoscenici inediti come serre e vivai per ambientare gli scatti e dal quale sono stati prodotti due spettacoli multimediali.
È autore di “Fotografie e altre storie…” e “Blue Alchemy” due format che vedono la partecipazione di Carlo Negri, scrittore e autore di testi televisivi e teatrali (tra gli altri Zelig e gli spettacoli di Giuseppe Giacobazzi) e Martino Vercesi, chitarrista jazz/blues e compositore, che fondono tramite la fotografia arti come la scrittura, la musica e la danza.

Esistono modi e metodi diversi per approcciare alla fotografia. Io arrivo da quello più classico, pellicola e camera manuale, quella di papà. Mi sarei potuto fermare qui, disprezzando e guardando con occhio cinico il digitale, ma sono sempre stato un pessimo alunno perché ho sempre amato vivere il mondo in maniera differente, non necessariamente andando controcorrente, ma solo da angolazioni diverse, punti di vista personali, senza cadere nelle trappole del preconfezionato. Nel frattempo l’uomo, direi alcuni uomini dotati di intuito ed ingegno, hanno portato nuove forme di approccio alla fotografia (e a molto altro…) ed in un purtroppo consolidato amore/odio arriva il digitale. Ciò non significa che si debba per forza abbandonare l’approccio classico, ma ci si può evolvere in questo mondo evoluto (in alcuni casi apparentemente evoluto, ma sono altri discorsi, forse più complessi…).
Le nuove generazioni vivono di social e foto postate in tempo reale. Tutto ciò è così veloce, non si ha più il tempo (o la voglia?) per pensare dicono i pessimisti, si scatta e si pubblica istantaneamente, regola base per una fotografia brutta, sfasciata e senza possibilità di ritorno alla qualità… siamo certi di questo? Vivo di fotografia, da anni ormai, giuro che utilizzo ancora la mia Leica a pellicola, ma per lavoro soprattutto reflex digitali.Dall’ormai lontano 2007 utilizzo anche lo smartphone, modelli iPhone con App dedicate e tutto questo malessere nei suoi confronti  non mi ha mai creato problemi perché credo, anzi ne sono profondamente convinto, che alla base di una buona immagine ci siamo sempre noi, esseri umani, originali unici e – se ci impegniamo a non essere apatici e sempre troppo ostici verso il nuovo – maledettamente creativi… nessuno smartphone da solo compone un’inquadratura, anche con la griglia dei terzi impressa… nessuno smartphone, anche il più evoluto, non riuscirà mai a sostituire il nostro cuore e la nostra anima… il cervello dovrebbe servire per raggiungere la consapevolezza che l’altra fotografia siamo noi.” racconta Raoul Iacometti

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Moderatore CFMz: Enrica Bosisio
Lunedi’ 20 Febbraio 2017 ore 21 –
Ricordiamo che il nuovo luogo di ritrovo CFMz si trova presso il Centro Civico Cederna – Via Cederna 19 – Monza

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