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Fiato sospeso per il Gran Premio: last lap, ma con gli ecologisti di traverso

Last lap. Come i meccanici vivono con il fiato sospeso e il cuore in gola l'ultimo giro di gara, così l'autodromo di Monza sta vivendo questa ultima fase di trattativa per il rinnovo del Gran Premio.

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Last lap. Come i meccanici vivono con il fiato sospeso e il cuore in gola l’ultimo giro di gara, così l’Autodromo di Monza sta vivendo questa ultima fase di trattativa per il rinnovo del Gran Premio.

dell'orto-300x300Un rinnovo che si trova a percorrere un vero e proprio giro della morte. La trattativa sembra essere sempre più difficile. Se la questione fondi necessari per la firma del contratto, 28 milioni di dollari, restano al primo posto tra gli ostacoli da superare, al secondo pare esserci proprio la volontà della Sias di riportare le moto a correre a Monza. In questo recente articolo del Corriere della Sera si riporta il fatto che Bernie Ecclestone non vorrebbe le modifiche alla pista necessarie per farci correre le moto (leggasi curvone di Biassono).
“La trattativa tra noi della Sias e la Dorna sta andando avanti bene – spiega Andrea Dell’Orto, presidente della Sias, tramite il suo ufficio stampa – Il ritorno delle moto a Monza non deve essere visto in alcun modo come alternativo alle auto, e quindi non può ostacolare in nessun modo la conferma del contratto con la Formula Uno” ci tiene anche a precisare. “Del rinnovo della Formula Uno se ne sta occupando Sticchi Damiani, presidente dell’Aci, e noi ci auguriamo che vada a buon fine”, ha concluso il numero uno di Sias. Non fosse solo perchè che il giro d’affari mosso che tra le due manifestazioni non è neanche lontanamente paragonabile.

monza comitati cittadini pgt parco bianca montrasio mb1Un fatto, comunque, da non sottovalutare quello del ritorno della SBK: dal punto di vista dell’impatto ambientale e quindi politico. Per realizzare le modifiche necessarie il progetto, come riportato dalla stampa, preveda il taglio di circa 400 alberi, di cui 100 di pregio. Per questo l’autodromo, in accordo con il Parco, sta già provvedendo a piantare ben 260 querce (ne abbiamo dato notizia per primi domenica su MBNews). Questa operazione, però, dal punto di vista politico è meno semplice da risolvere. Tanto per iniziare lunedì 7 marzo, gli ecologisti, che già avevano lanciato una petizione, in una conferenza stampa sul PGT di Monza hanno alzato un muro netto su possibili modifiche da fare all’interno del Parco e dell’Autodromo, affermando che dentro lì “non si deve più costruire” (leggi la dichiarazione completa qui). Una osservazione che  questo mondo ecologista manda al “suo”  sindaco, Roberto Scanagatti in quota al Partito Democratico, che è anche presidente del Consorzio del Parco, che suona come un messaggio in vista delle elezioni, la cui data per Monza è il 2017. Ora di quella data i giochi (di cui per ora nessuna immagina l’epilogo) saranno ormai fatti, ma a che prezzo?

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