Economia

Cresce il made in Italy in America: la Brianza guarda agli Stati Uniti

«Per le nostre imprese il perdurante ristagno del mercato interno e l’embargo con la Russia portano a valutare come scelta più redditizia gli Stati Uniti». dichiara Giovanni Barzaghi

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Sono dati positivi quelli dell’Istat riguardo il commercio estero della Lombardia con gli Stai Uniti d’America. Nell’ultimo anno sono stati scambiati 2,8 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi di export e 403 milioni di import, con un saldo commerciale positivo per 2,0 miliardi.

Dati alla mano, negli ultimi dodici mesi (IV trim. 2014- III trim. 2015) per le esportazioni nei settori di Micro e Piccola Impresa (manifatturiero in primis) i tre quarti dell’esport si concentra in quattro province Milano con il 44,0% (pari a 1.054 milioni di euro), Brescia con il 12,0% (pari a 287 milioni), Monza-Brianza con il 10,5% (pari a 250 milioni) e Como con l’8,9% (pari a 212 milioni di euro).

paolo-ferrario-confartigianatoTra queste quattro province si rileva la maggiore dinamica dell’export nei settori di MPI a Monza-Brianza (+12,4%), seguita da Milano (+8,2%), da Como (+8,2%) e da Brescia (+2,4%).

«L’economia americana ha fatto registrare una crescita dell’1% nel quarto trimestre dell’anno scorso, rivista al rialzo da iniziali stime dello 0,7% – dettaglia il Segretario generale di APA Confartigianato Imprese, Paolo Ferrario – Ulteriori segnali positivi arrivano dal reddito personale degli americani, salito dello 0,5% in gennaio. In più, la fiducia dei consumatori, misurata dall’Università del Michigan a fine febbraio, è risalita a 91,7 punti e i consumi sono aumentati al passo del 2%. Insomma tutte buone ragioni per entrare in questo mercato o, per chi ci è già, implementare il proprio export verso gli USA. I nostri artigiani si sono già mossi in questo senso tanto che solo Monza-Brianza ha esportato nell’ultimo anno merce per 250 milioni di euro, con un +12,4% di dinamica positiva. A farla da padrone il settore Legno – Arredo, Articoli di abbigliamento, Prodotti in metallo e prodotti tessili».

In particolare in cinque territori l’export dei settori a maggior concentrazione di MPI verso gli Stati Uniti rappresenta oltre un terzo delle esportazioni di prodotti manifatturieri a Como dove questi settori in cui operano prevalentemente micro e piccole imprese pesano per oltre la metà (61,9%) delle vendite all’estero di prodotti manifatturieri; a Sondrio con il 59,5%, a Lecco con il 48,7%, a Monza-Brianza con il 35,6% e da Mantova con il 34,1%.

giovanni-barzaghi-presidente-apa-confartigianato-mb2«Per le nostre imprese il perdurante ristagno del mercato interno e l’embargo con la Russia portano a valutare come scelta più redditizia quella di concentrarsi sugli Stati Uniti, in particolare ora che l’euro è debole rispetto al dollaro e i nostri prodotti possono così arrivare al consumatore americano a prezzi più appetibili – spiega Giovanni Barzaghi, Presidente di APA Confartigianato per Milano, Monza Brianza – In più, l’Unione Europea sta negoziando un accordo commerciale con gli Stati Uniti noto come TTIP, partenariato transatlantico su commercio e investimenti Transatlantic Trade and Investment Partnership, mediante il quale si punta alla completa apertura del mercato statunitense alle aziende europee, il contenimento degli oneri amministrativi per le imprese esportatrici e la definizione di un quadro normativo che agevoli gli scambi di merci e gli investimenti da e verso gli Stati Uniti. Insomma, le nostre imprese guardano alla situazione internazionale e si concentrano sui Paesi nei quali c’è possibilità di realizzare profitti maggiori. Per sostenere quest’azione virtuosa, L’Associazione ha sviluppato dei servizi ad hoc per le aziende artigiane con un monitoraggio attento e aggiornato dei mercati più interessanti per settori diversi».

In foto a destra Paolo Ferrario, a sinistra Giovanni Barzaghi

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