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Monza, parola d’ordine “trasparenza”. Approvato il Piano anti corruzione

Parola d'ordine trasparenza. Monza approva il Piano di Integrità e Anticorruzione per il triennio 2016-2018, che contiene conferme ed aggiornamenti dei precedenti piani.

comune di monza mb new

Parola d’ordine trasparenza. Monza approva il Piano di Integrità e Anticorruzione per il triennio 2016-2018, che contiene conferme ed aggiornamenti dei precedenti piani.

Un documento stilato grazie a una mappa dei rischi di esposizione al fenomeno corruttivo utilizzando le informazioni rilevate nelle analisi dei procedimenti e dei processi del 2014-2015. Oltre a fare il punto della situazione, la Giunta guidata da Roberto Scanagatti ha poi puntualizzato tutte le misure previste di contrasto.

IL DOCUMENTO – Ma non solo: il piano ha previsto la costituzione di un team di lavoro che ha elaborato un nuovo sistema di controllo di gestione e valutazione della performance amministrativa e di monitoraggio degli obblighi di trasparenza. Il Comune di Monza adempie a tutte le voci della “Bussola della Trasparenza” soddisfacendo 66 indicatori su 66.

Un percorso che si è composto di diverse tappe: dalle giornate di formazione specifica su questi temi, prevedendo per il 2015 un minimo di 4 ore annue obbligatorie per tutti i dipendenti e un minimo di 8 ore l’anno per dirigenti e funzionari delle aree più esposte a rischio, all’analisi delle schede di valutazione dei corsi compilate dal personaleche  ha permesso di rilevare un sostanziale miglioramento delle conoscenze e una valutazione positiva circa l’efficacia dei corsi stessi a livello di prestazioni professionali, passando per l’attivazione di una casella di posta elettronica a disposizione del personale che, in condizione di totale riservatezza, può segnalare comportamenti anomali e fatti rilevanti. Confermata anche la rotazione obbligatoria degli incarichi dirigenziali, che proseguirà a cadenza quinquennale e sarà sottoposta ad una valutazione specifica. La prima rotazione è prevista nel 2017, per le posizioni a più elevato rischio.

Ulteriori controlli vengono effettuati sugli organismi ed enti partecipati del Comune, attraverso indagini a campione su aspetti quali il trattamento economico degli amministratori e del personale e l’utilizzo del patrimonio comunale (autoveicoli e immobili) da parte di dirigenti e amministratori.

 

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