Politica

Area vasta, Gigi Ponti pensa alla “Grande Brianza”

Il presidente della Provincia Ponti ha pubblicato una lettera aperta coinvolgendo anche Como e Camera di commercio.

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Gigi Ponti lancia la proposta di creare una Grande Brianza. Di fronte alle difficoltà di natura economica e organizzativa che le Province stanno attraversando, il presidente della Provincia di Monza ha deciso di passare all’attacco e provare a mettere le basi per un’alleanza amministrativa fra Monza, Lecco e Como.

Uniti non si soccombe è il senso dell’operazione, che a Lecco ha già uno sponsor di rilievo: il sindaco del capoluogo lariano, Virginio Brivio. Perché il progetto possa effettivamente prendere forma e e sostanza è tuttavia necessario che le parti si siedano attorno a un tavolo di lavoro.

Il presidente della Provincia monzese ha messo sotto i riflettori il tema con una lettera aperta in cui spiega le ragioni di questa scelta. Di più, oltre a proporre l’apertura del confronto già sollecitato da Brivio, chiama anche in causa Camera di commercio, che è stata sicuramente una delle protagoniste assolute nella battaglia brianzola per l’autonomia amministrativa da Milano.

“La sfida dei prossimi mesi sarà la capacità per questa terra di tessere collaborazioni tanto proficue quanto leali, fondate sul rispetto e sul riconoscimento reciproco, senza svilire le autonomie, senza generare periferie – ha spiegato Ponti -. Ecco perché la Brianza deve guardare anche a Como e a Lecco come possibili partner naturali per sviluppare un progetto di rete in grado di competere con le aree più sfidanti del Paese”.

Il ruolo di Camera di commercio dovrebbe quello di favorire il confronto. “In questi anni, abbiamo maturato un know how prezioso che ha dato risultati eccellenti per la Brianza – ha aggiunto il presidente -, ci ha fatto crescere, e ha dimostrato la preziosa capacità di saper intercettare bisogni e aspettative del territorio, proponendo risposte e soluzioni concrete su diversi fronti: le scuole e la formazione professionale, la pianificazione territoriale, la mobilità, la tutela dell’ambiente, il lavoro e i problemi dell’occupazione, e tanto altro ancora an partire dai brillanti risultati connessi ad Expo2015”.

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