Reggia di Monza, ala nord osservata speciale. Sono stati avviati la scorsa settimana i lavori di pulizia propedeutici alla fase di rilievo dell’ala nord della Reggia di Monza ai fini del restauro.
La porzione in questione è l’unica della Villa piermariniana che ancora attende di essere recuperata. L’ala Nord, un tempo utilizzata dalla Mia, è stata chiusa negli anni ’80 in seguito alla presenza di una crepa. Il Consorzio ha appena terminato una 
prima fase di pulizia dell’ala, oggi abbandonata, sgomberandola da tutti i resti di cantiere, e mostre passate, accumulati nel corso degli anni. Circa 10 le tonnellate di materiale rimosso tra vecchi allestimenti, calcinacci, tavole di legno, e resti di moquette. Segni, questi, di oltre trenta anni di abbandono.
La prima fase di pulizia è dunque conclusa e i risultati sono visibili attraverso le foto pubblicate dallo stesso Consorzio. Prossimo step: il restauro totale, passaggio che prevede naturalmente il recupero dei fondi necessari.
Nell’ultimo mese i sopralluoghi in Villa Reale si sono susseguiti con regolare cadenza proprio per capire lo stato degli spazi. Inoltre, a poco più di un anno dalla fine dei lavori che hanno portato alla riapertura della Reggia piermariniana, ad inizio novembre gli arredi contenuti nella stanza della Regina Margherita, al primo piano nobile, sono stati spostati.
La ragione? Una crepa che corre lungo la parete e che ora i tecnici stanno tenendo sotto controllo. Per i visitatori nessun pericolo, hanno immediatamente spiegato dal consorzio, il provvedimento si è reso necessario così da evitare eventuali danni ai mobili presenti di immenso valore storico e artistico.
Nel corso del tempo sono state diverse le destinazioni d’uso pensate per l’ala nord: tra queste anche la possibilità che divenisse sede di un albergo super lusso, o uno spazio museale. Il condizionale fino ad oggi è d’obbligo.
(foto by Reggia di Monza)
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