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Monza-Sondrio 0-0. Contestazione fuori dai cancelli dello stadio

Un disastro assoluto: il Monza non riesce a uscire dalla crisi inanellando l’ennesimo risultato negativo, uno 0-0 casalingo col Sondrio ultimissimo in classifica.

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Un disastro assoluto: il Monza non riesce a uscire dalla crisi inanellando l’ennesimo risultato negativo, uno 0-0 casalingo col Sondrio ultimissimo in classifica.

Le vittorie che latitano e il gioco penoso, oltre che a far traballare la panchina di Alessio Delpiano, una delle bandiere biancorosse della ultracentenaria storia del club calcistico cittadino, avvalorano le tesi di diversi “addetti ai lavori” che la scorsa estate pronosticavano per Lombardi e compagni un campionato di sofferenza per evitare la retrocessione in Eccellenza. Il tecnico di Pradalunga sperava di fare le nozze coi fichi secchi, ma i commensali, ovvero i tifosi, non stanno gradendo.
Al termine della partita di oggi, oltre ai fischi dagli spalti, sono piovuti insulti e cori di scherno: “Fate ridere, che schifo!”, “Ci avete rotto il c….!”, “Andate a lavorare!” sono stati scanditi a ripetizione. Inoltre un gruppo di alcune decine di tifosi ha presidiato l’uscita dello stadio e ha chiesto, e ottenuto, che uscisse una delegazione di giocatori per un confronto a muso duro. Che quest’anno si sarebbe vinto poco poteva anche essere previsto, che si assistesse a una sfilza di gare stucchevoli, in cui a farla da padrona è l’impotenza, la sprovvedutezza e l’indolenza, a volte alternate, a volte tutte assieme, francamente nessuno l’aveva messo in conto. “Questa è la Serie D, che cosa pretendevate?” dicono alcuni tifosi di bocca buona. Vero è che chi ha visto il Monza in Serie B non riesce a digerire certo calcio, come chi ha assaporato dell’ottima cucina da osteria per molti anni non riesce a mandar giù una pizza non cotta. Si è anche aperta la discussione sulle colpe di questa situazione. Crediamo che come sempre le responsabilità siano un po’ di tutti, ma temiamo che ricadano sul pezzo della catena più facile da sostituire. Delpiano a volte dà l’idea di uno che non sa che pesci pigliare, ma il suo curriculum in categoria fa pensare che piuttosto non sappia come “cavar sangue dalle rape”… Un paio di sondaggi di testate sportive locali confermano che questa sia una sensazione diffusa.

 

calcio-monza-contestazione-mbIl presidente Nicola Colombo, che oggi era sorprendentemente assente dallo stadio, ha dichiarato nei giorni scorsi che taglierà una decina di giocatori per prenderne tre forti o presunti tali. A nostro parere tre è un numero che può andar bene per evitare i play-out, non certo per imbastire una squadra che l’anno prossimo dovrebbe competere per la promozione. Ribadiamo il concetto già espresso anche a lui a quattr’occhi: dopo quello che i tifosi hanno passato negli ultimi anni è difficile credere a un “rinascimento” biancorosso che passi da una sola persona e non da un pool di imprenditori facoltosi, capaci e vogliosi, come quello costituito a Parma. Più che a cercare di ripercorrere le gesta di Valentino Giambelli, di altra epoca e altro calcio, come la gente di cui si circonda, il futuro del Calcio Monza ne guadagnerebbe se riuscisse a fare da collettore della Brianza che ha orgoglio e amore per il proprio territorio, se ancora esiste naturalmente… Il presidente avrebbe tutte le carte in regola per farlo e nella serata sulla “rinascita” dello sport monzese tenutasi al palazzetto dello sport ha mostrato anche quella schiettezza e quell’entusiasmo che in un contesto imprenditoriale locale potrebbe e dovrebbe fare presa. L’ex presidente Anthony Armstrong-Emery ne ha combinate di tutti i colori ma su una cosa aveva ragione: il marchio Monza, e noi aggiungiamo il marchio Brianza, è un “brand” eccezionale nel mondo. A Varese dopo il consorzio per la pallacanestro hanno creato nei giorni scorsi il consorzio per il calcio (e sono in Eccellenza). Possibile che da noi non si riesca a fare niente di niente?

martinez-roca-cinquino-mbAlmeno tra società sportive qualcosa si muove: Ssd Monza 1912 di calcio e Hrc Monza di hockey su pista hanno approfittato del doppio impegno casalingo per scambiarsi una visita di cortesia. Ieri sera una nutrita rappresentanza dei “calciatori”, guidata dal presidente Colombo, si è recata al PalaRovagnati di Biassono ad assistere al vittorioso match degli hockeysti sull’Afp Giovinazzo. Tra i giocatori erano presenti Alessandro Comentale, Marco Lombardi, Simone Pontiggia e Francesco Uliano. Oggi l’ospitalità è stata ricambiata e a capeggiare gli “hockeysti” c’era il direttore sportivo Luigi Cinquino, mentre tra i giocatori hanno preso parte alla “trasferta” al Brianteo gli argentini Lucas Martinez e Francisco Roca.

Per quanto riguarda la partita, Delpiano ha dovuto ancora fare a meno degli infortunati Uliano e Vettraino e ha riproposto Roveda, Cattaneo e Soragna, a riposo mercoledì scorso in Coppa Italia di Serie D, in sostituzione di Perini, Ientile e Grandi.

Il primo tempo, oltre che brutto, è pure povero di occasioni. Al 5′ Soragna calcia alto dal limite e 1’ dopo manda alto di testa. Al 19′ Pontiggia tira debolmente da fuori area e De Tommaso para. Al duplice fischio i tifosi di casa, fino a quel momento in silenzio, fanno a gara a chi fischia più forte all’indirizzo di quelli che dovrebbero essere i propri beniamini. Il coro “Tirate fuori i c……i!” viene scandito a più riprese.

Nel secondo tempo la musica non cambia: è sempre uno strazio (naturalmente la colpa non è solo del Monza ma anche del derelitto Sondrio allenato dall’ex indimenticato attaccante biancorosso Alberto Bertolini).

Al 6′ su calcio d’angolo di D’Errico stacca Soragna ma il colpo di testa è alto di poco. 2’ dopo Mattia Locatelli per poco non beffa Cetrangolo direttamente dalla bandierina. Al 10′ una conclusione dal limite di Soragna termina fuori. Al 16’ Lombardi commette fallo a centrocampo e viene ammonito per la seconda volta lasciando il Monza in dieci uomini. Al 23′ Spaggiari prova da fuori spedendo alto. 2’ dopo, su un cross dalla destra di Roveda, Soragna, stretto tra avversari, cade a terra ma l’arbitro fa proseguire il gioco. Delpiano inserisce il guizzante Scavetta per Pontiggia e qualche minuto dopo lo statuario Spampatti per D’Errico. Proprio Scavetta al 40’ calcia di sinistro, ma troppo debolmente: De Tommaso controlla. Al 44′ un diagonale rasoterra di Mattia Locatelli sfila a lato di poco.

calcio-bertolini-mbBertolini è comparso quasi subito in sala stampa: “È stata una partita brutta, più che per il campo, in non perfette condizioni, per la condizione psicologica delle due squadre. Noi abbiamo messo in campo la voglia di lottare e di non prendere gol. Se avessimo vinto non avremmo rubato niente. Qui a Monza ho passato i due anni più belli della mia carriera calcistica. Non nascondo che vedere il Monza in crisi mi fa tristezza. Nel calcio le cose cambiano molto velocemente: bisogna accettare la realtà e fare un passo alla volta. Credo che siano state gettate delle basi importanti. La scorsa estate sono stato contattato dalla proprietà, ma io avevo già dato parola al Sondrio. Comunque è stata una cosa che mi ha fatto piacere. Delpiano? È un allenatore di grande esperienza. Se riuscirò ad avere dei rinforzi? Noi ci alleniamo tre volte la settimana alle 7 di sera perché i miei ragazzi di giorno lavorano. Chi viene deve avere la stessa mentalità dilettantistica”.

Anche Delpiano si è allineato: “Non è stata una bella partita. È prevalsa la paura di perdere alla voglia di vincere. Da qualche tempo il mio obiettivo è dare equilibrio alla fase difensiva, perché da qualche parte si doveva partire. Oggi la difesa mi è sembrata solida. L’arbitraggio invece non mi è piaciuto. Nella seconda parte della gara continuava a dire a noi di stare zitti, ma non agli altri. Ho provato a fare cambi, togliendo D’Errico che era alla frutta. Ma non siamo riusciti a vincere. Per me, comunque, i ragazzi ce l’hanno messa tutta. I tifosi sono molto delusi ed è comprensibile sotto alcuni punti di vista. Io sono arrivato a Monza che la squadra era già costruita. Però ho condiviso il progetto che mi è stato proposto. Ho dato la possibilità a tutti di giocare, ma a dicembre la società farà interventi sul mercato. La classifica è corta, a parte la vetta: ci sono 9 squadre in 3 punti. Comunque, se la società ritiene che il problema sia io è giusto che faccia le sue scelte. Io intanto continuo a concentrarmi sul mio lavoro. Se c’è bisogno della mia testa sono qui. Però dico che non sono uno scemo. Ho avuto giocatori importanti, come Spampatti, Uliano, Grandi e Romeo, con problemi fisici. Qui c’è un grande presidente che allestirà un’ottima squadra per la prossima stagione. Io adesso devo pensare alla partita di domenica prossima contro l’Olginatese (alle ore 14.30, ndr). Nei tre anni che ho allenato lì ho centrato sempre i play-off e una volta ero penultimo al termine del girone d’andata…”.

Il match di domenica non si giocherà a Olginate, ma in campo neutro e pure a porte chiuse, a causa di una pesante squalifica inflitta nelle scorse settimane all’Olginatese per il comportamento violento di un proprio tifoso. Come spesso succede in Italia “si spara nel mucchio”, penalizzando pure i tifosi del Monza che non c’entrano nulla con l’episodio verificatosi settimane fa a Olginate. Non bastava limitarsi alla sanzione del campo neutro? Ah già… dimenticavamo che la Lega nazionale dilettanti è la Lega che per 15 anni, e fino al 2014, è stata guidata da una persona “autorevole” come Carlo Tavecchio, l’attuale presidente della Federcalcio con quattro condanne penali alle spalle e una serie interminabili di frasi allucinanti contro extracomunitari, donne, ebrei e omosessuali…

 

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MONZA (5-3-2): Cetrangolo; Roveda, Sokoli, Cattaneo, Molnar, Cochis; Romeo, Lombardi, Pontiggia (32′ s.t. Scavetta); D’Errico (36′ s.t. Spampatti), Soragna. A disp.: Radaelli, Perini, Comentale, Ientile, Tripsa, Grandi,, Varola. All.: Delpiano.

SONDRIO (4-3-1-2): De Tommaso; Mostacchi, Colombo, Frigerio, Della Mina; Ronzoni (18′ s.t. Turati), Poncetta, Brandi (37′ s.t. Fiorina); Locatelli S.; Spaggiari, Locatelli M.. A disp.: Fascendini M., Gatti, Secchi, Fratelli, Jamal, Buzzella, Fascendini A.. All.: Bertolini.

ARBITRO: Luca D’Aquino di Roma.

NOTE: calci d’angolo 4-3; ammoniti Sokoli, Cattaneo, Brandi, Spaggiari, Locatelli S. e Della Mina; espulso al 16’ s.t. Lombardi per somma di ammonizioni; recupero 0′ e 3′; spettatori paganti 191 per un incasso di 1711 euro, abbonati circa 750 (quota abbonati non comunicata).

 

 

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