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Calcio Monza, fine dei sogni? Grossi problemi per squadra e società

Una squadra allo sbando, una società alla deriva, una tifoseria all…armata: la fotografia attuale del Monza Brianza 1912, l’ultracentenario sodalizio di calcio cittadino, è impietosa.

Monza-Calcio-Anthony Armstrong-Emery

Una squadra allo sbando, una società alla deriva, una tifoseria all…armata: la fotografia attuale del Monza Brianza 1912, l’ultracentenario sodalizio di calcio cittadino, è impietosa.

La nuova squadra, dopo un avvio difficoltoso ma promettente, ha inanellato tre sconfitte consecutive, l’ultima contro l’Albinoleffe che non solo non aveva ancora vinto in questa stagione, ma neppure aveva ancora segnato… Il nuovo allenatore Fulvio Pea dice che dobbiamo tutti portare pazienza e avrebbe anche ragione se non fosse che l’obiettivo dichiarato dal presidente Anthony Armstrong-Emery è la promozione con 10 punti di scarto, quello del nuovo direttore generale Mauro Ulizio è la promozione, mentre solo il nuovo direttore tecnico Alfredo Pasini si limita a parlare di basi da gettare per una promozione che dovrà arrivare l’anno prossimo. Siccome quest’anno ne sale in Serie B solo una, e un’altra su otto dei tre gironi nazionali, continuare a perdere terreno potrebbe già risultare decisivo molto presto, magari ancora in questo anno solare. È un po’ come in Serie A, dove sempre più spesso la lotta per lo scudetto si  riduce a novembre-dicembre a sole due-tre squadre. I motivi del “flop”? Probabilmente vanno ricercati nel metodo di preparazione fisica di Pea, piuttosto duro nel periodo estivo. Attualmente i giocatori in campo traccheggiano, in attacco caracollano senza quasi mai mostrare uno spunto vincente, un dribbling, un’invenzione tecnica cui i tifosi erano abituati in particolare con Gasbarroni, ora alle prese con una brutta pubalgia (Margiotta è stata l’eccezione di domenica scorsa, mentre in precedenza avevano fatto vedere qualcosa Radrezza e Vita, ma anche Beduschi e Foglio coi cross) . Sembrano spossati, confusi, a volte abulici. Pea è un tecnico pragmatico: vuole solidità, soprattutto in difesa. Il suo sistema 4-4-2 è semplice: difesa e ripartenze con scambi stretti. È un gioco che a nostro parere può produrre molti punti se la squadra è in condizione, ma se non lo è diventa facile preda degli avversari, che con poche mosse imbrigliano agevolmente i due centrali di centrocampo e le punte. In questo modo l’unica cosa che siamo riusciti a vedere nelle ultime partite sono stati i cross dalle fasce alla “speraindio”, che portano i nomi di Virdis, Zigoni e Anastasi, dai curricula non certo “bidoni”, ma che attualmente lo sembrano.

calcio-monza-fulvio-pea1Non sappiamo se Pea ce la farà a salvare la panchina (pare che la dirigenza gli abbia dato i “sei giorni”, cioè salta e viene sostituito da Ninni Corda, amico di Ulizio, se non batte la Giana Erminio di Gorgonzola dopodomani alle ore 17 allo stadio Brianteo), ma quello che sappiamo e che, parlando in giro, ne sono convinti la maggior parte dei tifosi, è che quattro mesi fa avevamo una squadra e un allenatore già amalgamati e vincenti e che per bizze presidenziali sono stati smantellati. L’allenatore era Tonino Asta, attuale tecnico del Bassano primo in classifica (ma guarda un po’…), e la squadra era reduce da un primo e da un quarto posto in una Seconda Divisione che era più forte della Prima per via delle 9 retrocessioni per girone in Serie D. Bastavano un paio di rinforzi sulle fasce in basso, uno in mezzo al campo e uno in attacco ed eravamo pronti davvero per lottare per grandi obiettivi. Ora il futuro è un’incognita.

calcio-monza-ulizio-mbE questo anche perché la società sta soffrendo le pene dell’inferno: 2 milioni e 300mila euro i debiti risultanti dagli ultimi due bilanci depositati. Le uniche entrate sono praticamente quelle che il presidente centellina ogni due mesi. Di giocatori giovani e bravi non se ne vendono più e di sponsor se ne vede solo l’ombra. Del resto basta guardare i cartelloni pubblicitari attorno al campo la domenica (non gira neanche più il rotor…). Il nuovo d.g. ha scoperto suo malgrado com’è difficile rastrellare finanziamenti nella “sparagnina” Brianza e le preoccupazioni per le continue richieste di pagamenti di crediti da parte dei fornitori (qualcuno ci ha anche ringraziato per aver finalmente fatto luce sui decreti ingiuntivi per centinaia di migliaia di euro) si riflette non solo sui bilanci, ma anche sugli umori nelle stanze del centro sportivo Monzello.

Calcio-Monza-presidente2-mbIn tutto questo bailamme proprio ieri si è rifatto vivo il presidente, assente da Monza dalla vittoria col Novara. Avevamo scritto che “l’occhio del padrone ingrassa il cavallo (o il vitello a seconda delle zone)” ed ecco che, anche se solo tramite comunicato, l’imprenditore britannico compare per dire che non è scappato. “Io credo fortemente in questa squadra, in questi giocatori, nello staff tecnico e in tutte le persone che lavorano per l’Ac Monza Brianza – si legge nel comunicato – Nei momenti di difficoltà tutti devono restare uniti e alcuni media non devono riportare e diffondere notizie inventate che possono nuocere alla società. Nonostante sia lontano da Monza, sono sempre vicino alla squadra, che è formata da giocatori che se giocano come sanno sono degli ottimi giocatori. Io darò sempre il massimo per fare la storia di questo club e tutto l’ambiente biancorosso (appassionati, tifosi e media) deve smettere di essere negativo ma deve essere compatto e unito.

stemma-armstrong-dragonsFino alla fine il Calcio Monza…”. Fino alla fine, che si spera non sia prossima. Dallo scorso 22 settembre, infatti, il “patron” non è più il presidente anche dell’Alecrim, il club brasiliano di Natal che aveva rilevato esattamente due anni fa. La notizia in anteprima l’aveva data la nostra testata lo scorso giugno (leggi qui), ma la novità è che “AAE” ha anticipato i tempi rispetto alla scadenza del mandato (2015). Il neopresidente Washington Fernandes ha dichiarato di aver rilevato la società (che milita nell’equivalente dell’italiana Eccellenza) con 300mila real (circa 100mila euro) di debiti. Del resto Armstrong-Emery è arrivato a non pagare i giocatori “smeraldini” per diversi mesi e non a caso all’inizio di quest’anno i debiti dell’Alecrim ammontavano a 800mila real. L’unico suo interesse sportivo in Brasile è rimasto per gli Armstrong Dragons, club della massima serie di rugby.

Qualche problema ci deve essere se aggiungiamo al conto che il project financing relativo al Brianteo e al Monzello è fermo da mesi. E la scadenza del 15 novembre per la presentazione in Comune è dietro l’angolo…

calcio-monza-presentazione-sab-stendardi-mbDi fronte a tutto questo c’è una tifoseria spaccata in due: i “talebani” del presidente, che l’hanno sempre difeso a spada tratta e che ancora credono in lui e nelle sue promesse (presenti particolarmente sulle pagine Facebook), e gli “scettici”, che continuano a domandarsi cosa spinge un inglese cresciuto a Gibilterra, che ha fatto fortuna in Brasile e ora è residente nel Principato di Monaco a comprare una società come il Monza… Anche riguardo alla squadra la tifoseria è divisa: domenica scorsa alla fine della partita di Bergamo si notavano in alto gli ultras dei Sab applaudire e incoraggiare il gruppo biancorosso e in basso altri ultras attaccati alla recinzione che imprecavano e insultavano i giocatori. Quelli del Monza Club Libertà erano invece già usciti a testa bassa dallo stadio: la delusione spesso lascia senza parole. In ogni caso tutti vogliono bene al Monza, questa realtà che ha superato il secolo di vita e che ancora fa appassionare migliaia di brianzoli. L’augurio è che nessuno tradisca la loro fede, primitiva, genuina, incrollabile.

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