Cultura

Monza, il Comune prova la “febbre” al Museo degli Umiliati

La Sovrintendenza di Milano ha chiesto all'amministrazione di rilevare gradi e percentuale di umidità in vista dell'apertura. Il sindaco non si sbilancia, ma l'inaugurazione dovrebbe essere in primavera

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Oramai è solo una questione di gradi l’apertura del Museo civici di Monza nella ex casa degli Umiliati. L’epopea della struttura espositiva di via Teodolinda sembra giunta al termine. Il condizionale è ovviamente d’obbligo visti numerosi annunci del passato regolarmente disattesi.

Roberto Scanagatti

Roberto Scanagatti

Tuttavia, il fatto che la Sovrintenza ai Beni Amnientali e Archiettonici di Milano abbia chiesto al Comune di rilevare gradi e percentuale di umidità all’interno dei locali è il segnale che l’intervento costato circa quattro milioni di euro e quasi dieci anni di lavoro sta arrivando alla stretta finale: aprile dovrebbe essere il mese giusto per l’apertura. Il sindaco, Roberto Scanagatti, scottato dai precedenti, tira il freno a mano. “Al momento non è possibile indicare una data esatta – commenta -. Posso solo dire che la fase degli allestimenti è sostanzialmente ultimata e che il museo può considerarsi pronto”.

All’appello mancano alcuni dettagli come il rinforzo dei basamenti su cui poggeranno alcuni elementi lapidei e la sistemazione della parte relativa alla domotica. Oltre alla rilevazione della temperatura e della percentuale di umidità. Al riguardo la Sovrintendenza è stata chiara: l’amministrazione deve fare una rilevazione e poi trasmettere i dati, sulla base dei quali gli esperti daranno il loro benestare. L’operazione è necessaria per garantire la conservazione corrette dei beni che saranno esposti. Dopo di che, dovrebbe arrivare la volta del taglio del nastro.

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