Ambiente

A Cesano Maderno anche i messi comunali usano il car sharing

Al via l'esperimento per sostituire alcune delle auto in dotazione agli uffici comunali: i dipendenti per svolgere le loro pratiche possono usare le auto di «e-vai».

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Ha preso avvio da inizio mese l’utilizzo di veicoli del car sharing green «e-vai» per sostituire alcune delle auto comunali.

In sostanza i dipendenti degli uffici comunali per svolgere le loro pratiche possono usare le auto di «e-vai» in tutte le postazioni del car sharing in Lombardia oltre che presso i punti in città, situati in piazza Arese, davanti alla sede comunale, e nel parcheggio antistante alla stazione di Ferrovie Nord in via Volta angolo via Ronzoni (leggi qui l’articolo dell’inaugurazione).

Essendo però il progetto ancora in fase sperimentale al momento i mezzi a disposizione sono per lo più usati dai messi comunali i cui spostamenti sono di norma più facilmente programmabili rispetto a quelli di altre aree o servizi.

Per favorire il progetto, il Comune ha acquistato un pacchetto prepagato di ore di utilizzo delle vetture, studiato da «e-vai» per offrire soluzioni di mobilità condivisa.

L’impiego delle auto «e-vai» permetterà nell’immediato la rottamazione di due vecchie Fiat Panda, che insieme ad altre 5 vetture del medesimo tipo ed a due Fiat Punto costituiscono l’intero parco mezzi comunale (esclusi naturalmente i mezzi della Polizia Locale)

Gigi Ponti

Gigi Ponti

“Con la presenza di un servizio di car sharing ecologico presso la stazione ferroviaria – ha dichiarato il primo cittadino Gigi Ponti – già Cesano si era collocata in una posizione di avanguardia nell’ambito della mobilità alternativa rispetto all’auto tradizionale, normalmente considerata un bene di proprietà esclusiva. Con questa nuova forma di utilizzo da parte degli uffici vogliamo ora compiere un ulteriore passo in avanti per proporre, accanto alle scelte in favore di una mobilità dolce sul territori, una nuova ottica di valutazione sociale, che non ha più nell’auto di proprietà uno dei cardini. L’obiettivo è quello del risparmio e dell’ottimizzazione dei costi ma anche della limitazione del numero di auto in circolazione e di una nuova idea di mobilità – continua il sindaco – Si stima infatti che, almeno nelle grandi città, ogni auto di car sharing in circolazione arrivi a sostituirne dieci in utilizzo esclusivo”.

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