Rhodia, conto alla rovescia prima della disoccupazione

rhodia_ceriano_laghettoL'ultimo giorno di lavoro sarà il 31 marzo 2009. Quando le attività saranno trasferite in altri stabilimenti europei. Un incubo per i 212 operai e impiegati della Nylstar di Ceriano Laghetto, che non vogliono rassegnarsi allo spettro della cassa integrazione, della mobilità e del licenziamento.


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Ma dai vertici dell’azienda hanno fatto sapere che la chiusura dell’azienda brianzola è già decisa. Il reparto polimerizzazione sarà delocalizzato a Lione e Blanes, in Spagna, mentre le attività di compoundazione di poliammidi saranno trasferite a Gorzow, in Polonia. Le attività di ricerca e sviluppo saranno concentrate a Lione, in un unico centro. “Il piano – spiega la società in una nota – ha l’obiettivo di migliorare la competitività della produzione di poliammide in Europa, seguendo le dinamiche di un mercato che cresce
sempre più nell’Est europeo, in Asia e America Latina, mentre rallenta in Europa occidentale”. Gli interventi di razionalizzazione fanno parte di un programma più ampio che mira a ridurre i costi fissi di circa 40 milioni di euro l’anno entro il 2010. La chiusura dello stabilimento italiano interesserà 212 lavoratori su 228 (resteranno solo le attività commerciali).

“E’ la notizia che non avremmo mai voluto ricevere, ma che purtroppo era attesa – ha commentato Maurizio Paltan, segretario generale della Filcem Brianza -. A questo punto sappiano i vertici Rhodia che non vogliamo sentirli parlare solo di ammortizzatori sociali. Se vogliono continuare ad avere rapporti corretti con le istituzioni del territorio devono scongiurare la chiusura di questo sito produttivo storico e strategico per l’economia locale”.

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