Economia

“Buone Prassi Lombarde”, premiate nove aziende brianzole

Imprenditori lombardi attenti al sociale. Nel 55% dei casi l’azione etica è legata al titolare. Aiutano soprattutto dipendenti e comunità (60%).

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Sono 9 su 105 le imprese brianzole premiate oggi 29 novembre da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia nella Giornata delle buone prassi lombarde per la responsabilità sociale, arrivata alla sua settima edizione.

A Palazzo Lombardia la consegna di un attestato di merito e l’inserimento nel repertorio on line sul sito www.csr.unioncamerelombardia.it vera e propria vetrina di prestigio e visibilità sul territorio collegata ai siti delle Camere di commercio lombarde e di Regione Lombardia. Sono tutte imprese distinte per il loro impegno e comportamento virtuoso e responsabile nelle categorie di Ambiente, Lavoro e Conciliazione Famiglia – Lavoro, Società, Mercato, Governo e Gestione dell’Azienda.  “Regione Lombardia sostiene e promuove questa iniziativa perché concorre a promuovere e dare visibilità a modelli di gestione d’impresa sostenibili in grado di diventare strumento per lo sviluppo del territorio e del bene comune nelle comunità locali di riferimento”- ha commentato l’Assessore allo Sviluppo Economico Mauro Parolini.

 Particolare attenzione è stata dedicata quest’anno al tema donne e lavoro, con l’inserimento di un premio dedicato alle Imprese   Femminili. Le aziende premiate all’interno di questa categoria hanno ricevuto un riconoscimento speciale dai Comitati per     l’Imprenditoria femminile delle Camere di commercio lombarde, rappresentati da Mina Pirovano, presidente regionale.  

Le aziende brianzole – Tra le oltre cento premiate, nove hanno sede in Brianza: Ditta Colombo Biagio Srl, IVM SPA, KSB Italia SPA, Lo Sciame cooperativa sociale Onlus, QVC Italia S.r.l, Somn Snc Di Metta Marco & C., Sun Srls, Tekna Chem Spa e Worthington Srl.

Dalla IVM SPA di Lissone alla Sun SRL di Cogliate, passando dalla KSB di Concorezzo, l’industria brianzola funziona e si vede. “L’azienda KSB Italia ha come obiettivo quello di essere un’impresa dove il legame tra le competenze tecnologiche e la valorizzazione del personale proseguono di paripasso attraverso progetti condivisi – ha dichiarato Riccardo Vincenti, consigliere delegato dell’azienda – Il premio ha attestato che KSB Italia ha sviluppato buone prassi di responsabilità sociale negli  ambiti di sostenibilità ambientale, qualità del lavoro e relazioni con il personale”.

Dati positivi per la nostra economia  arrivano dalla crescita delle imprese nei settori sociali in Lombardia, +3,2% in   un anno. Sono 11.519 le imprese del settore nel 2017, (il 17,6% delle 65 mila attive in Italia, una su sei) e danno lavoro a 181 mila addetti (il 23,4% del totale nazionale di 772 mila, quasi uno su quattro). E’ il settore dell’istruzione, con 4.532 imprese, il più ampio seguito dall’assistenza sanitaria (3.415) e sociale (2.193). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2017 e 2016, sui settori legati al sociale.

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Il questionario: azione sociale e imprenditore. L’iniziativa sociale è legata nella maggior parte dei casi alla motivazione etica dell’imprenditore (55%). Per il 15% è utile per lo sviluppo dell’impresa, un aiuto a crescere. L’impresa investe per queste azioni e il ritorno economico in genere non è altissimo, ma c’è, poco o abbastanza, secondo il 45%. Poche le pianificazioni e gli strumenti di responsabilità sociale, dallo statuto al bilancio sociale, dalla certificazione al codice etico, a vantaggio di una attività di fatto che si manifesta col lavoro di ogni giorno (56%).

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Per i lavoratori prevalgono azioni per la salute e la sicurezza (83%), la formazione (76%), ma anche l’attenzione ai bisogni dei collaboratori (71%), la proposta di orari flessibili (64%) e il rispetto delle pari opportunità (64%).

Tra le iniziative sociali ci sono ai primi posti il sostegno alle attività culturali (58%) e poi a quelle sportive e ricreative (53%).

Diffusa la condivisione all’interno e la comunicazione all’esterno. Quasi tutte le imprese condividono coi collaboratori l’azione di responsabilità sociale (91%). Ampiamente diffusa la comunicazione di queste azioni anche all’esterno (77%).

Attenzione alle donne. Oltre la metà ha una particolare attenzione a vantaggio delle donne, tra le iniziative sociali proposte, soprattutto con orari flessibili di lavoro.

 

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