A velasca

Vimercate, rinviata l’esplosione della torre dell’acqua: “Servono più approfondimenti tecnici e giuridici”

Sospesa la demolizione con l'esplosivo del vecchio serbatoio pensile a Velasca: i tecnici di Brianzacque stanno definendo una nuova data

torre acqua vimercate
La vecchia torre dell'acquedotto nella frazione di Velasca a Vimercate - Foto d'Archivio

E’ rinviata la demolizione della torre dell’acquedotto di via Tasso a Vimercate, nella frazione di Velasca, un’operazione che era stata inizialmente annunciata per giovedì 13 aprile e che aveva subito destato curiosità perché eseguita con l’uso di esplosivo. Però il conto alla rovescia per vedere crollare il vecchio serbatoio in cemento a Velasca è stato sospeso e ieri una nota di Brianzacque, l’azienda pubblica dei servizi idrici sul territorio, ha spiegato che sono necessari “ulteriori approfondimenti di natura tecnico-giuridico” per innescare l’esplosione ed “è in corso di definizione, da parte dei tecnici, la scelta della nuova data prevista per l’abbattimento”.

Si tratta di un rinvio per il serbatoio di Velasca che rientra in un programma più ampio di Brianzacque per la demolizioni delle vecchie torri dell’acquedotti non più in uso sul territorio perché superate da sistemi di pompaggio più moderni ed efficienti.  Negli ultimi anni sono già stati abbattuti i serbatoi pensili di Seveso, Barlassina, Bovisio Masciago e Varedo ma, diversamente da quanto previsto per la torre di via Tasso, non era stato usato l’esplosivo ma si era intervenuti con i macchinari tradizionali.

Per la torre di Velasca, alta 32 metri e poggiata su una struttura di 6 pilastri in cemento armato, Brianzacque vorrebbe invece provare la tecnica dell’abbattimento con esplosivo che darebbe vantaggi per la rapidità di esecuzione e poi per sgombero dell’area dalle macerie con anche un risparmio economico per effettuare l’operazione.

Il costo stimato per la demolizione della torre con esplosivo è di 90 mila euro, ma comporta anche l’organizzazione di specifiche misure per mettere in sicurezza l’area delle operazioni. Infatti, per la data di demolizione, il Comune e la Polizia locale aveva messo a punto un piano d’emergenza per la chiusura delle strade della zona e anche la necessità di evacuare i residenti di via Tasso, 23 persone di 13 famiglie.

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