I lavori per la tanto attesa metropolitana M5 a Monza prenderanno il via nel 2025 e si protrarranno per sette anni, come annunciato dal sindaco Paolo Pilotto durante il consiglio comunale del 6 maggio scorso. L’attesa ora è per l’approvazione del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR). Sette le fermate previste: Campania, Marsala, Monza Fs, Trento e Trieste, Villa Reale, ospedale e Monza Brianza.
Un aspetto fondamentale del progetto è il rispetto dell’ambiente e l’integrazione con il tessuto urbano esistente. Tra le varie richieste avanzate dal Comune quella di stralciare l’area del progetto (anche in fase di cantiere) sia per non creare un parcheggio di interscambio attrattivo di traffico sia al fine di ridurre impatti sul suono agricolo. Confermato invece l’ampliamento dell’area restituita a verde alla scuola Puecher.
Per quanto riguarda le richieste preliminari: “Identificare stalli carico e scarico per i mezzi in servizio dell’ospedale. Il riposizionamento della velostazione. La realizzazione al posto del parcheggio di un’area verde con pensiline per l’interscambio bus/metro” ha spiegato Pilotto.
E ancora un filare alberato lungo tutta via Borgazzi (circa 2 km, all’uscita della tangenziale fino a dove è già alberata), via sulla quale c’è una diretta corrispondenza tra il tracciato M5 e la linea portante della Rete Ecologica Comunale.
Spada di Damocle il finanziamento di infrastrutture complementari essenziali per la piena funzionalità del sistema. Il costo di queste opere ausiliarie, tra cui un sottopasso e un ampio parcheggio interrato, è aumentato significativamente a causa della crescita dei prezzi delle materie prime. Ma Pilotto auspica che il problema sarà risolto attraverso i bandi regionali.
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