Territorio

Ponti (Pd) esorta Regione a risolvere i nodi di Pedemontana

Il consigliere regionale ha posto l'attenzione sulle criticità ancora da risolvere, dall'impatto dei futuri cantieri sul traffico alle compensazioni.

ponti gigi consiglio regionale

Gli imminenti cantieri di Pedemontana restano in primo piano nel dibattito in Regione su iniziativa del consigliere del Pd Gigi Ponti. Oggi, 2 maggio, all’interno della V Commissione Mobilità e Infrastrutture del Consiglio regionale, il democratico ha esortato l’Esecutivo di regione Lombardia a prendere atto e risolvere le criticità ancora sul piatto, soprattutto in tema di traffico locale e di ricadute negative che su questo avranno i cantieri.

PONTI SULLA TRATTA B2 DI PEDEMONTANA

In particolare, in merito alla tratta B2 sono due le grandi questioni che Ponti mette sotto i riflettori. “Prima di tutto, c’è da analizzare l’impatto che le attività dirette e collegate ai cantieri avranno sulla Milano Meda e sulla SS35, la Comasina: le due principali arterie, già oggi compromesse da importanti livelli di traffico veicolare, verranno ulteriormente messe sotto pressione dal traffico, rendendo ancora più difficile la percorrenza in particolare verso Milano”.

Il secondo nodo riguarda il Trasporto pubblico, treni e autobus, che, ritiene il dem, già oggi è in difficoltà nel soddisfare in modo congruo i bisogni dei pendolari e verrà messo a dura prova da un crescendo di lavoratori, che rinunciando a muoversi con la propria auto, soprattutto quando la Milano Meda verrà resa a pagamento, si serviranno del servizio ferroviario che senza una preventiva programmazione sarà totalmente saturo nelle ore di punta.

LE RICHIESTE DI PONTI A REGIONE

Sulla base di questo quadro, Ponti ha chiesto un approfondimento per comprendere quali siano le prospettive e quali le iniziative utili a mitigare gli effetti del traffico. In secondo luogo, a livello multi modale, se siano stati presi provvedimenti in merito alle crescenti esigenze del trasporto ferroviario. Conclude Ponti: “La seduta odierna in Commissione ha fatto comprendere come una serie di problemi importanti, non siano stati risolti adeguatamente considerati i tempi ristretti di apertura dei cantieri che genereranno difficoltà negli spostamenti sia delle persone sia delle merci. Oltretutto, è ormai chiaro come non ci siano né i progetti né soprattutto tutti i soldi necessari per realizzare le opere che possono mitigare i problemi. Prima di correre il rischio di affrontare un’emergenza, serve una presa di coscienza di Regione Lombardia, che è titolare dell’opera, per non lasciare soli i sindaci e noi cittadini davanti a problemi seri su viabilità e trasporti pubblici e privati”.

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