Monza visionaria

Monza Visionaria al via: dal 3 maggio musica, performance e gran finale con i Notturni

La XII edizione del festival organizzato da Musicamorfosi sarà inaugurata dalla jazzista cubana Jany McPherson alla Villa Reale con un doppio set in piano solo.

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- Foto d'Archivio

Da venerdì 3 maggio a domenica 12 maggio ritorna Monza Visionaria. Il festival, organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi, quest’anno alla sua XII edizione, animerà il capoluogo della Brianza con musica, performance immersive, danze, laboratori e molto altro. In programma ci sono tantissime avventure sonore e sinestetiche da vivere tra la Reggia e luoghi simbolo della città, tra l’antica biblioteca del Carrobiolo e un attivo centro culturale a S.Fruttuoso, tra gli spazi di Reggia Contemporanea e la magia dei Notturni al Roseto cheper la prima volta raddoppia anche dentro la Villa reale.

Questi dieci giorni di festa sono stati resi possibile grazie al contributo del Comune di Monza e della Reggia di Monza. Monza Visionaria mette in connessione diversi luoghi simbolo della città, dalla Reggia al Teatro Manzoni, guidando i partecipanti in un viaggio sonoro che supera i confini geografici, delle epoche e dei generi musicali” afferma Arianna Bettin, assessora alla Cultura del Comune di Monza.

Si unisce al coro Saul Beretta, direttore artistico del festival e mente creativa di Musicamorfosi che dice: “Il grande jazz nazionale e internazionale, la musica classica e contemporanea, il format della musica spirituale e quello dei Notturni che quest’anno per la prima volta raddoppia, invadendo anche gli spazi magici della Reggia. Ecco la grande miscela di Monza Visionaria, capace di stimolare cultura, socialità e solidarietà, beni immateriali di valore inestimabile che nutrono le nostre anime e danno una spinta al senso dello stare insieme di una comunità”.

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Saul Beretta

L’edizione 2024 è chiamata Prodjgi, cioè degli eventi che trascendono l’ordine naturale delle cose e che permettono di restare “in ascolto del presente con altri occhi”.

IL PROGRAMMA DI MONZA VISIONARIA 2024

Ad inaugurare la nuova edizione del festival venerdì 3 maggio ci sarà la pianista e compositrice cubana Jany McPherson. La stella emergente del panorama jazz internazionale, incanterà il pubblico con un doppio set in piano alla Reggia di Monza (ore 19 e 21, Sala degli Specchi, ingresso 10€ in prevendita o 15€ alla porta), ispirato al sound del Buena Vista Social Club. I biglietti sono già tutti esauriti.
Prima dei concerti, il bistrot all’interno della Villa Reale proporrà tre aperitivi pensati come un omaggio a Cuba: il Savoia (cubito o drink a scelta e patatine) a 7€, l’Umberto I (cubito o drink a scelta accompagnato da un piattino di aperitivo misto) a 15€ e l’Imperiale (cubito o drink a scelta, flûte di prosecco e tagliere reale di accompagnamento) a 20€.

Non ci sarà solo il jazz: come sempre, Monza Visionaria darà spazio anche alla musica classica, valorizzando le eccellenze del territorio. Tra gli eventi in agenda spiccano sabato 4 maggio, nella Sala degli Specchi della Reggia di Monza, la maratona pianistica, in programma dalle ore 10.30 alle 15.30, con la partecipazione dei migliori studenti del Conservatorio G. Verdi di Milano (in collaborazione con Fondazione Gioventù Musicale e il Conservatorio stesso) e il doppio concerto con “degustazione pianistica” del maestro Scipione Sangiovanni (ore 16 e 17.30, ingresso 5€). Vincitore di prestigiosi concorsi nazionali e internazionali, tra cui il Rina Sala Gallo di Monza, Scipione Sangiovanni è un autentico prodigio degli 88 tasti, in questo caso quelli del mitico gran coda Tallone n.1 di proprietà di Fondazione Gioventù Musicale e custodito negli spazi della Reggia di Monza. Su questo meraviglioso strumento musicale, formidabile macchina sonora, il giovane pianista si cimenterà in un vasto repertorio solistico, in un originale e fantastico abbinamento.

Nel concerto-degustazione delle ore 16 toccherà a Mauro Maestri il racconto di un pianoforte artigianale classe 1966 che rappresenta una delle grandi eccellenze italiane. In occasione del secondo concerto, il virtuoso della tastiera si cimenterà in un vasto repertorio solistico, spaziando da autori quali Johann Sebastian Bach/Ferruccio Busoni (Ciaccona in re minore BWV 1004), Christoph Willibald Gluck/Giovanni Sgambati (melodia da “Orfeo ed Euridice”) e Franz Liszt (Réminiscences de Don Juan) a composizioni per clavicembalo (Jean-Philippe Rameau, Gavotte et six double; Carl Philipp Emanuel Bach, 12 variationen über die Folie d’Espagne) fino al trovatore provenzale Giraut de Bornelh (Reis Glorios).

Due appuntamenti apriranno la giornata di domenica 5 maggio: a partire dalle ore 10.30 (fino alle 18.30) si svolgeranno le Visite visionarie, il mitico format by Musicamorfosi, ai Giardini della Reggia. Indossate le cuffie wireless, il pubblico potrà perdersi alla scoperta di un luogo magico e incantato, guidato da un coinvolgente audio (disponibile in italiano e, per la prima volta, anche in lingua inglese per soddisfare le crescenti richieste dei visitatori stranieri).

Nella Sala del Trono, invece, andrà in scena “Betty Boop” (quattro repliche alle ore 10.30, 11.30, 16 e 17.30; ingresso 6/9€), spettacolo basato su una serie di cartoni animati musicati dal vivo in quattro repliche di puro divertimento per grandi e piccini, viaggio nell’universo di Betty Boop, sensuale regina dell’immaginario e diva dell’hot jazz degli anni Trenta del secolo scorso. A darle voce e corpo, direttamente dai Concerti del Quirinale, la cantante Simona Severini, accompagnata da tre musicisti di talento: Gabriele Boggio Ferraris (vibrafono), Massimiliano Milesi (sax) e Alessandro Rossi (batteria).

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Foto d'archivio

Lunedì 6 maggio il festival si sposterà presso la Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo, sede del concerto sacro della sassofonista tedesca Nicole Johänntgen che, alla guida di una non convenzionale pocket brass band (completata da Jon Hansen alla tuba e David Stauffacher alle percussioni), renderà omaggio a Duke Ellington con un’emozionante performance spirituale (inizio live ore 21, ingresso libero con libera donazione). Prenotazioni suggerita cliccando il link del sito.

A proposito del Duca: si muove tra Ellington e i Beatles il progetto “Wood Tales” in contrabbasso solo che Jacopo Ferrazza, talento cristallino della scena nazionale e fresco vincitore di Nuova Generazione Jazz, presenterà martedì 7 maggio alla Curt Lunga (ore 21, ingresso libero con libera donazione; prenotazione suggerita sul sito al seguente link): quello del giovane jazzista laziale è un dialogo intimo e riservato alla ricerca di ogni singola nota, sfruttando tutte le venature del suo strumento.

Tre gli appuntamenti in programma nella giornata di mercoledì 8 maggio: si parte alle 15.30 con un laboratorio musicale a cura di Alessandro Rossi, uno dei più eclettici batteristi jazz in circolazione, che incontrerà i ragazzi del Centro Educativo Carrobiolo, luogo inclusivo ad alta vocazione sociale della città, si confronterà con loro e suonerà in un workshop aperto a tutte le abilità, momento conclusivo del progetto “Ogni luogo è un incontro” di Fondazione Monza e Brianza. Questa iniziativa (e altre simili) si propongono di costituire momenti di incontro e occasioni di socialità e creatività condivisa tra musicisti, educatori, volontari e ragazzi, semi preziosi da far germogliare. 

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Foto edizioni precedenti

Poco dopo, presso la Biblioteca del Carrobiolo, il luogo più antico di Monza, spazio al concerto (ore 19, ingresso libero con libera donazione) di Alessandro Rossi e del suo trio (con Michele Bonifati alla chitarra elettrica e Manuel Caliumi al sax contralto): Heartbeat è un viaggio musicale in cui non esistono confini stilistici e dove l’interplay tra i tre strumentisti è continuo. In conclusione di giornata ci sarà la possibilità di cenare con lo staff di Musicamorfosi e i musicisti Rossi, Bonifati e Caliumi al ristorante En3 di via Volturno, consolidato punto di ritrovo per ascoltare musica dal vivo di qualità a Monza: per l’occasione, si esibirà (ore 21.30) l’emergente Østrik quartet feat. Oliseh Francesco Obiarinze, una delle formazioni selezionate nell’ambito del progetto “Prodjgi”, iniziativa varata da Musicamorfosi con il sostegno del Ministero della Cultura e della Siae per promuovere e valorizzare i giovani talenti del jazz italiano: in programma un omaggio a  J.J. Johnson, considerato da molti il più grande trombonista della storia del jazz.  

Il momento clou della XII edizione del festival è quello in agenda giovedì 9 maggio al Teatro Manzoni di Monza con l’evento intitolato “Giovanni Falzone Three Generations feat. Enrico Rava”: tre generazioni di trombettisti – rappresentate dal giovane talento Paolo Petrecca, dal grande maestro Giovanni Falzone e dal nume tutelare Enrico Rava – daranno vita a un concerto imperdibile, in un dialogo sonoro che sarà anche un suggestivo passaggio di consegne: in programma composizioni originali di Falzone e Rava, oltre a una manciata di standard. Se il giovane (e bravissimo) Paolo Petrecca si è appassionato al jazz grazie agli iconici Miles Davis, Dizzy Gillespie e Clifford Brown e ha un debole per l’improvvisazione, il vulcanico Giovanni Falzone è un onnivoro esploratore di suoni ed esperienze musicali, legato da sincero affetto e profonda ammirazione (ricambiata) ad Enrico Rava, il più famoso jazzista italiano di sempre, al quale ha dedicato anche una ballad struggente, intitolata efficacemente “Il poeta del silenzio”. A condividere il palco con i tre trombettisti ci sarà, in questa produzione esclusiva di Musicamorfosi, una sezione ritmica giovanissima, formata da Diego Albini (pianoforte), Enrico Palmieri (contrabbasso) e Antonio Marmora (batteria). Il concerto inizierà alle ore 21 (ingresso 10€ in prevendita sul sito al seguente link o alla porta 18€).

Decisamente stimolante e insolito l’appuntamento di venerdì 10 maggio quando alla Reggia di Monza, negli ambienti che ospitano alcuni capolavori dell’arte contemporanea, andrà in scena “Rite”, incontro di architetture sonore, indefinite e contrastanti con la musicista sarda Zoe Pia (clarinetto, campanacci e launeddas) e lo svedese Mats Gustafsson (sax baritono e flauto). I due artisti daranno vita a un rito che sarà una vera e propria frattura della routine quotidiana, sospensione dell’ordinario, pausa dalla normalità (inizio live ore 21, ingresso 10€; evento realizzato in collaborazione con Fondazione Musica per Roma; prevendite disponibili al seguente link). 

Sabato 11 maggio spazio alla musica classica con l’Orchestra da camera Canova, diretta dal maestro Enrico Saverio Pagano, e il tenore Thomas Hobbs che alla Reggia di Monza si cimenteranno con le “Piccole serenate notturne”, ovvero la Serenata per tenore, corno e archi di Benjamin Britten e la Fantasia su un tema di Thomas Tallis di Vaughan Williams. Alle ore 18.30 è prevista la prova aperta, alle ore 21 il concerto nella Sala degli Specchi.

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Edizioni precedenti

Contemporaneamente, sabato 11 e domenica 12 maggio dalle 18.30 alle 22 andranno in scena – novità di quest’anno – i Notturni in Reggia, con postazioni disseminate di musica live per assaporare l’arte e il design contemporaneo a fare da cornice in una location che più esclusiva non potrebbe essere, mentre dalle 21.30 fino a mezzanotte gli spettatori si potranno lasciar incantare dalla magia dei Notturni al Roseto, lo storico e seguitissimo format di Musicamorfosi a base di spettacoli, performance, balli e maratona musicale che da sempre caratterizza il gran finale di Monza Visionaria.

Qui il programma completo, le informazioni e le modalità di prenotazione e di acquisito dei biglietti della XII edizione del festival: www.monzavisionaria.it  

Il Festival è stato organizzato con il sostegno di (Fondazione Cariplo, Fondazione Monza e Brianza, Ministero della Cultura, Siae, ProHelvetia, A5, BrianzAcque, I-Jazz, Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, Concorso Rina Sala Gallo, Centro Educativo Il Carrobiolo, Associazione culturale San Fruttuoso, Regis, Conservatorio G. Verdi di Milano).

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