Musica

Il desiano Cristian Chiggiato conquista il secondo posto al concorso nazionale per direttori di coro

Chiggiato, che dirige il coro Santuario del Crocefisso e Ensamble corale Echo di Desio, ha ottenuto il secondo posto ad un concorso nazionale che si è tenuto ad Arezzo. "Spero di poter continuare a fare del bene e del bello: la musica è fatta di vibrazioni ed è un potente strumento di pace" afferma soddisfatto.

Cristian Chiggiato direttore di coro desio

“Ma chi me lo ha fatto fare?”. Lo ha pensato all’inizio della gara e anche alla fine, quando è stato premiato per aver ottenuto il secondo posto al Concorso Nazionale per Direttori di Coro “Le mani in suono” che si è tenuto ad Arezzo nei giorni scorsi.  “Sono felice di essermi messo così tanto in gioco e chi mi conosce sa che per me è stato uno sforzo farlo a questo livello” afferma Cristian Chiggiato, desiano di 36 anni, direttore di coro. Ancora non riesce a credere di essersi classificato al secondo posto ad una competizione importante e prestigiosa, con una giuria internazionale. Erano 16 i candidati che hanno superato le selezioni e hanno partecipato alla prova finale del concorso per direttori di coro. “E’ un secondo posto inaspettato – commenta  – Per me è stato il primo concorso, la prima esperienza. Ho deciso di partecipare non per vincere, ma per mettermi alla prova. Mi interessava il feedback. E devo dire che è stato molto positivo”.

Cristian Chiggiato direttore di coro desio

Il confronto con gli altri candidati e la giuria

Appassionato di musica e canto fin da bambino, Chiggiato dirige il coro Santuario del Crocefisso e Ensamble corale Echo di Desio, collabora con alcune scuole, tiene lezioni di canto e masterclass di vocalità corale. Canta in cori professionali quando viene convocato per partecipare ad eventi. Quello di Arezzo è stato il suo primo concorso. “Al di là del premio ricevuto, è stata un’esperienza molto bella. C’era un clima positivo, un desiderio di confronto con la giuria e gli altri candidati, con cui non c’è mai stata rivalità. I membri della giuria sono stati molto soddisfatti”.

coro chiggiato desio

Le prove, l’agitazione, il giudizio del pubblico e della giuria

Il concorso consisteva in diverse prove, che si sono svolte nel giro di 24 ore. Ai candidati è stato chiesto di dirigere un coro che non conoscevano. “Davanti ad un coro che non è il tuo – spiega Chiggiato – devi essere il più comunicativo e chiaro possibile”.  I partecipanti alla competizione dovevano proporre al coro alcuni brani assegnati dalla giuria. “Ci è stato chiesto di concertare col coro, ovvero costruire il pezzo insieme al coro. Durante la prova conclusiva, abbiamo eseguito due brani ciascuno” spiega il desiano.  “Devo ringraziare i coristi. Mi sono trovato molto bene. Ero agitato, anche se le persone che hanno assistito alle mie esibizioni non lo hanno percepito.  Mi sono voluto mettere alla prova. Quando ho parlato della mia performance con il pubblico, i giuristi e i coristi, ho capito che le mie impressioni erano diverse dalle loro. Davanti al coro,  sono sembrato tranquillo. Invece ero molto agitato. E questo mi fa riflettere. Per me questo concorso è stato un momento importante del mio percorso di crescita”. 

La musica da coro in Italia

I giovani, spiega Chiggiato, si stanno avvicinando sempre di più alla musica da coro. “La coralità in Italia sta iniziando a fiorire. Stanno nascendo tanti cori di medio e alto livello. Grazie al lavoro di tanti direttori, si è sviluppata anche l’immagine della coralità italiana all’estero. E molti giovani si stanno appassionando. La qualità si sta alzando: lo si è visto anche al concorso di Arezzo”. 

Chiggiato: “La musica, strumento potente di pace”

Ora, dopo questo premio, Chiggiato guarda avanti. “La bellezza della musica consiste anche nell’avere tante idee e poterle realizzare. L’arte non mette confini. Spero che ci possa essere continuità nel fare del bello e del bene. Ne abbiamo bisogno. Non solo per quello che c’è nel mondo, ma anche perché serve più bontà e serenità anche nelle nostre piccole realtà. La musica è fatta di vibrazioni. Se fatta con il cuore e con positività,  chi ascolta riceve molto. La musica è un mezzo potente, è uno strumento di pace”.

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