Partecipazione

Più treno e meno metro: il Coordinamento fa le pulci al Pums di Monza

Una ventina di associazioni e comitati chiedono più fermate della linea ferroviaria e bocciano il prolungamento della metropolitana.

conferenza pums monza mb
- Foto d'Archivio

Aumentare il numero di fermate ferroviarie al posto del prolungamento della metropolitana, considerato economicamente svantaggioso e anche più lento. Il Coordinamento delle associazioni e dei comitati ha presentato sette osservazioni al Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile di Monza presentato agli inizi di aprile dal sindaco, Paolo Pilotto, e dall’assessore alla Viabilità, Giada Turato. Le osservazioni, oltre a chiedere un aggiornamento al consiglio comunale del documento dopo l’approvazione del nuovo Pgt, il Piano di governo del territorio, puntano l’attenzione sulla costruzione di due nuove fermate ferroviarie: una a Monza ovest (lungo viale Elvezia) e una a Monza sud (San Rocco), dotate di una pensilina e di una biglietteria automatica, da realizzarsi “a ponte”. “Ovvero – ha spiegato Giorgio Majoli, responsabile del Coordinamento -, dotata di un piccolo ponte pedonale per intercettare tutti i passeggeri”. Oltre quella di Monza – est, in dirittura d’arrivo. “Si tratta di una soluzione infinitamente più vantaggiosa da un punto di vista economico – ha aggiunto Majoli – e anche più rapida ed efficiente della metropolitana”. Una soluzione, quest’ultima, che ha il sapore del sogno e che sembra più un’opzione politica che altro: è di pochi giorni fa la notizia dell’ennesimo slittamento dei cantieri. Insomma il Coordinamento, che conta quasi una ventina fra associazioni e comitati, preferisce di gran lunga la ferrovia, che di fatto assomiglia molto a una metropolitana di superficie.

Ma le osservazioni relative alla realizzazione di nuove fermate ferroviarie non sono le uniche. Il coordinamento al consiglio comunale chiede anche un aggiornamento del biciplan e l’interramento di via Boccaccio, un lavoro che, secondo il Coordinamento, consentirebbe di risolvere parte dei problemi di traffico, di ricucire Giardini reali e Boschetti reali e di chiudere al traffico delle auto viale Cavriga nel Parco. Inoltre, viene chiesto di valutare attentamente un allargamento della Ztl, di soppesare l’introduzione di mezzi pubblici più piccoli, adeguati alla morfologia della città, e la realizzazione di sottopassi viari. “Una possibile soluzione – hanno scritto nelle osservazioni – è quella di prevedere dei sottopassi viari, interrando viale Industrie-Stucchi all’intersezione con via Salvadori e via Sant’Albino, con viale Sicilia e anche con viale Libertà (già finanziato con il Pii Esselunga)”. Riducendo cosi traffico e inquinamento.

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