Sicurezza

Aggressioni sui mezzi di soccorso: arrivano 850 bodycam per gli operatori sanitari

In Lombardia, la sicurezza e il benessere degli operatori sanitari sono al centro di un'innovativa iniziativa che prevede l'utilizzo di bodycam sui mezzi di soccorso avanzato.

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Bodycam - Foto d'Archivio

In Lombardia, la sicurezza e il benessere degli operatori sanitari sono al centro di un’innovativa iniziativa che prevede l’utilizzo di bodycam sui mezzi di soccorso avanzato. A partire dal 2 maggio, gli operatori in servizio sui mezzi di soccorso nelle province di Monza Brianza e Bergamo hanno in dotazione questi dispositivi indossabili, un’azione volta a garantire la sicurezza e la tutela dell’incolumità degli operatori di soccorso.

L’utilizzo delle telecamere è volontario e mira a contrastare le sempre più frequenti aggressioni al personale sanitario, offrendo un’ulteriore protezione durante le attività di soccorso. Attualmente, l’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (AREU) ha consegnato bodycam al personale sanitario già formato, tra cui medici e infermieri, nelle province coinvolte.

Entro l’estate, l’iniziativa si estenderà su tutto il territorio lombardo, con la distribuzione di 850 dispositivi acquistati. Questi saranno installati su mezzi di soccorso avanzato e di base, garantendo una copertura capillare e un supporto efficace per il personale impegnato nei servizi di emergenza. La Regione Lombardia ha stanziato 1,5 milioni di euro per questo progetto, confermando il suo impegno nella tutela della sicurezza degli operatori sanitari.

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