La proposta

Lombarda Petroli: Legambiente chiede che l’area entri nel Parco Regionale Valle Lambro

Sull'annosa questione dell'area dell'ex raffineria è tornata ad alzarsi la voce degli ambientalisti e in particolare del Coordinamento Ambientalista "Osservatorio PTCP" e di Legambiente Monza che in un recente comunicato hanno lanciato la proposta di destinare l’area a verde sovracomunale, facendo richiesta di inserimento nel Parco Regionale della Valle del Lambro.

Lombarda-Petroli-Villasanta-mb

Villasanta. Sull’annoso caso dell’area dell’ex raffineria Lombarda Petroli è tornata ad alzarsi la voce degli ambientalisti e in particolare del Coordinamento Ambientalista “Osservatorio PTCP” e di Legambiente Monza che in un recente comunicato hanno lanciato la proposta di destinare l’area a verde sovracomunale, prevedendola come tale nel nuovo Pgt e facendo richiesta di inserimento nel Parco regionale della Valle del Lambro.

La destinazione a verde sovracomunale tutelato, costituirebbe così, secondo gli ambientalisti, un risarcimento per la cittadinanza “che per anni ha subito l’insediamento di una unità produttiva inquinante da cui s’è generato anche il disastroso e doloso sversamento di prodotti petroliferi nel fiume Lambro”.

L’obiettivo è quindi quello di difendere il verde cresciuto nell’area dopo il disastro del 2010 contro possibili cementificazioni. Una posizione che è molto vicina, in opposizione alle richieste del curatore del Fallimento, a quella dell’attuale Amministrazione villasantese guidata dal sindaco Luca Ornago. E a quella del candidato sindaco Lorenzo Galli, sostenuto dalla lista “Cittadini per Villasanta“, che a fine marzo ha organizzato un presidio davanti ai terreni contesi proprio per difendere le ragioni della bonifica e della tutela.

Presidio Lombarda Petroli Cittadini per Villasanta

Due gli avvenimenti salienti degli ultimi tempi: in primis, ai sette milioni di fondi PNNR già stanziati per la progettazione e la rigenerazione dell’area, nello specifico per i lotti B, C e D, andranno ad aggiungersi 500mila euro di fondi regionali per la caratterizzazione del lotto E, quello delle cisterne, escluso dal precedente maxi-finanziamento. E in secondo luogo la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso presentato dal Fallimento e respinto il ricorso del Comune giudicando non adeguatamente motivata la richiesta dell’Amministrazione di eccessivi standard urbanistici a verde. La sentenza specifica anche che rimane salvo il potere dell’Amministrazione di rideterminarsi con adeguata motivazione. Motivazione alla quale proprio l’Amministrazione ha lavorato nella stesura della variante al Pgt, recentemente approvata in consiglio non senza polemiche.

E proprio sul Pgt si è inserito il commento degli ambientalisti, rivolto non solo all’area dell’ex raffineria ma anche ad altre zone “calde” del comune brianzolo.

Lombarda Petroli: la voce degli ambientalisti

“Non si deve dare soddisfazione alle sempre maggiori pretese volumetriche della Curatela che segue le vicende del fallimento – si legge nel documento pubblicato. “L’area dovrebbe essere destinata a verde come bosco urbano, consentendo al suo interno attività compatibili con la destinazione d’uso a verde e evitando una pianificazione centrata su produttivo, commercio, terziario e residenziale. Esempio invece da seguire è la classificazione a Parco pubblico delle aree a Seveso (Bosco delle querce) interessate dal disastro ambientale della Icmesa e quelle della ex Caffaro di Brescia”.

Presidio Lombarda Petroli Cittadini per Villasanta

“Vista la destinazione impressa all’area della ex Lombarda Petroli, inserita nell’Ambito di Trasformazione AT11 del Documento di Piano; considerato che quell’area dovrà essere oggetto di bonifiche che saranno tanto più rilevanti attribuendole una volumetria e una destinazione edificatoria; considerato che per tali motivi il correlato valore della stessa deve essere invece ridotto ed eliminato per evitare tale crescita esponenziale di valore e operazioni immobiliari; si chiede in primis che quell’area (attuale AT 11 del PGT) venga destinata a Verde sovracomunale (zona F del DM 1444 del 1968) e inserita come ampliamento nel Parco Regionale della Valle del Lambro. Si chiede anche che le aree adiacenti attualmente “non soggette a trasformazione urbanistica” siano azzonate come le precedenti. Queste scelte consentiranno rilevanti effetti benefici sulla qualità dell’aria, del clima e della temperatura, delle mitigazioni dell’inquinamento acustico provocato dalla ferrovia, nonché la valorizzazione del paesaggio urbano e dell’ambientale di Villasanta. Inoltre questa scelta di pianificazione territoriale consentirà di ampliare la Rete Verde di Ricomposizione Paesaggistica, le Aree Agricole Strategiche del PTCP di MB e un collegamento con il vicino Parco di Monza”.

E ancora: “Una serie di spazi liberi meritano a nostro avviso l’inserimento nel Parco Regionale Valle Lambro al fine di conservarli. Lo proponiamo per le aree limitrofe al centro commerciale “Il Gigante” peraltro già previste a verde dal PGT, per le aree agricole al confine con il Comune di Arcore, per le aree nelle adiacenze della Rovagnati Questi spazi andrebbero ad aggiungersi a quelli che a est, il Comune di Concorezzo prevede nel proprio PGT proprio come aree d’inclusione nel PRVL”.

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