Sindacati

Il flash mob CGIL porta a Monza il circo del lavoro

La manifestazione ha promosso i motivi dello sciopero nazionale dell'11 aprile tra cui sicurezza sul lavoro e sanità.

flash mob cgil monza brianza - mb

Musica da circo, giocolieri, bolle di sapone e tanta ironia. Così sabato il flash mob CGIL Monza e Brianza in Piazza Cambiaghi ha sensibilizzato i cittadini sui motivi dello sciopero nazionale dell’11 aprile. Il “circo del lavoro” ha raccontato le difficoltà dei lavoratori con le loro testimonianze: da salari bassi agli appalti al ribasso, passando per la riduzione dell’orario di lavoro fino a bonus non percepiti.

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“Questo flash mob è stato pensato per spiegare le nostre ragioni in modo creativo, diverso dal solito e con un po’ di ironia. – dichiara Walter Palvarini, segretario generale della Cgil in Brianza – Abbiamo necessità di spiegare non solo che le promesse del governo non sono mantenute, ma anche che sta assumendo dei provvedimenti sbagliati“.

In vista di giovedì 11 aprile CGIL ripete così le sue richieste: zero morti sul lavoro e più sicurezza, una giusta riforma fiscale per sanità e scuola, il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro e l’abolizione della precarietà.

Flash mob CGIL, vere testimonianze e “La Lombardia SiCura”

“Io ho un contratto a tempo determinato e il bonus mamme spetta solo se si ha un contratto stabile e in presenza di due figli. – denuncia una signora – Io di figli ne ho tre, ma senza contratto stabile non se parla proprio: come se fosse colpa mia”.

E mentre la musica continua a suonare, prosegue anche la raccolta firme per il diritto alla salute promosso dalla petizione “La Lombardia SiCura” vicina al raggiungimento delle 35 mila firme su change.org.

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Lo scopo è combattere la privatizzazione e la disparità di accesso ai servizi della sanità lombarda richiedendo un centro unico di prenotazione per l’abbattimento delle liste d’attesa. Non solo, la petizione lotta per lo stop all’utilizzo dei medici a gettone, non dipendenti, e al miglioramento dell’insieme dei servizi per anziani, ma anche al potenziamento della medicina territoriale per la prevenzione.

Temi inoltre già trattati all’Assemblea Generale CGIL di venerdì con la testimonianza di Flora Gaggiano, delegata Filcams Cgil Monza Brianza, dipendente Rekeep: “Lavoriamo part time non per scelta tra le 15 e le 24 ore settimanali con stipendi bassi per affrontare la vita di oggi. Siamo spesso soggette a cambi di appalto sempre più al ribasso, ma con carichi di lavoro sempre più pesanti. La nostra paga oraria si aggira attorno i 7 euro lordi, in caso di salario minimo avremmo uno stipendio decente per sopravvivere: una busta paga con un’anzianità di 20 anni ha una paga base lorda di 700 euro circa e solo con qualche ora di straordinario, non effettuata tutti i mesi, raggiungiamo un netto di 900 euro circa. Con questa paga però non si raggiunge il minimo contributivo settimanale, 10 anni di lavoro valgono infatti nove anni di contributi“.

I prossimi appuntamenti nazionali

Smontate le “tende” il “circo” si sposta per il secondo flash mob al centro commerciale ‘Il Globo’ a Busnago, ma non si tratta dell’ultima manifestazione di sensibilizzazione.

Con il ritrovo davanti alla sede Inail di Monza, alle 14:00 di giovedì 11 aprile Cgil Brianza si è data infatti appuntamento per lo sciopero generale nazionale di 4 ore in tutti i settori privati, 8 ore nell’edilizia.

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“Rivendicazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche il contrasto alla precarietà sono tutti temi al centro dello sciopero nazionale” ricorda Walter Palvarini.

E non solo Monza, ma anche Roma e Napoli saranno teatro della mobilitazione CGIL. Il 20 aprile nella capitale infatti è prevista una manifestazione nazionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per il diritto alla salute per chiedere il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale.

A Napoli, invece, il 25 maggio è indetta un’altra manifestazione nazionale contro il premierato e l’autonomia differenziata, oltre a una campagna referendaria con i quesiti sui licenziamenti, sulla precarietà e sugli appalti, accompagnata da proposte di legge di iniziativa popolare per abolire la precarietà.

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