ATS Brianza, in collaborazione con i NAS (Nuclei Antisofisticazione e Sanità), ha avviato un’intensa attività di controlli nei negozi che vendono prodotti alimentari etnici, con l’obiettivo di verificare la correttezza dell’origine dei prodotti e garantire la sicurezza alimentare dei consumatori. Questa iniziativa fa parte di un piano coordinato nazionale promosso dal Ministero della Salute e attuato da Regione Lombardia, a seguito di segnalazioni di irregolarità nell’etichettatura e nella composizione dei prodotti alimentari provenienti da Paesi non europei.
Il dottor Sergio Scandelli, responsabile della Struttura Complessa Igiene degli Alimenti di Origine Animali di ATS Brianza, ha dichiarato che i controlli si sono concentrati su una vasta gamma di alimenti etnici, tra cui piselli tostati, minestre preparate e noodles, al fine di verificare la presenza di ingredienti non dichiarati, soprattutto di origine animale come carne bovina e suina. Questa attività è volta a proteggere la salute dei consumatori, poiché l’assunzione di alimenti con ingredienti non dichiarati può causare reazioni allergiche o intolleranze.
L’obiettivo principale di ATS Brianza è garantire la tracciabilità trasparente e la salubrità dei prodotti alimentari etnici che arrivano sul territorio italiano. Il dottor Diego Perego, direttore del Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale di ATS Brianza, ha sottolineato l’importanza di questa attività per tutelare la legalità della filiera commerciale di introduzione di alimenti e la salute dei consumatori.
La sinergia tra ATS Brianza e i NAS ha permesso di effettuare controlli mirati e sequestri in caso di non conformità, garantendo un’origine dichiarata e controllata dei cibi che vengono importati da Paesi lontani. Si tratta di un impegno costante per assicurare la sicurezza alimentare e la tranquillità dei consumatori nella scelta dei prodotti che acquistano.
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