Il caso

Test Medicina, continua la battaglia degli ex quartini per l’ammissione nel 2024

Gli studenti, che al quarto anno delle superiori avevano superato le prove, sono in attesa della decisione del Consiglio di Stato. Il monzese Riccardo Sala, uno di loro, ci racconta anche cosa sta facendo la politica.

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- Foto d'Archivio

Monza.  È come una spada di Damocle che pende sulla loro testa ormai da quel 17 gennaio 2024. Quel giorno una sentenza del Tar del Lazio ha dichiarato illegittimi i TOLCMed, i test di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria per l’anno accademico 2024, sostenuti dai cosiddetti quartini, studenti del quarto anno delle superiori.

A differenza di Damocle, il personaggio della mitologia greca che preferisce rinunciare al potere derivante dall’essere un tiranno pur di non sottostare ad una minaccia incombente, questi studenti, circa 4mila in tutta Italia ora riuniti nel Comitato degli ex quartini, non hanno intenzione di ritirarsi. E, dalle vie legali agli interventi della politica nazionale, continuano a sperare in una buona risoluzione della battaglia per il riconoscimento dei propri diritti.

LA QUESTIONE

La vicenda degli ex quartini, che vede coinvolti anche alcuni studenti monzesi e brianzoli, comincia a balzare agli onori della cronaca all’inizio di quest’anno. Prima arriva, infatti, la proposta del Ministero dell’Università e della Ricerca di modificare in itinere i test di ammissione per l’anno accademico 2024 con una tipologia di test basata sulla banca dati pubblica.

Test Medicina ex quartini

Poi il 17 gennaio il Tar del Lazio, in base ad una presunta mancanza di par condicio, per il fatto che il punteggio massimo raggiungibile era diverso a seconda della difficoltà del test, accoglie il ricorso di coloro che non sono riusciti ad acquisire un punteggio sufficiente per l’inserimento in graduatoria.

A quel punto l’ingarbugliato caso giudiziario finisce al Consiglio di Stato. Che il 13 febbraio concede la tutela cautelare ai quartini che hanno superato il test e fissa al 9 aprile l’udienza per decidere sul destino di giovani, per lo più 18enni, delusi dal veder annullato “l’impegno e il sacrificio necessari per superare un concorso secondo le norme di legge”.

LA SITUAZIONE

Il virtuale crine di cavallo, che per il momento fa ancora sperare a questi giovani non ancora diplomati di vincere la battaglia per il riconoscimento dei risultati ottenuti nelle prove di ammissione a Medicina, sembra più spesso di quello che reggeva la famosa spada di Damocle.

Test Medicina ex quartini
Riccardo Sala

Anche se, come ci spiega Riccardo Sala, uno degli studenti monzesi ex quartini, che ora sta frequentando l’ultimo anno del Liceo scientifico all’Iti Hensemberger di Monza, la certezza di non veder vanificato il punteggio ottenuto la scorsa estate nei TOLCMed è sempre pericolosamente in bilico.

L’INTERVISTA

Riccardo, un mese fa ci avevi raccontato la tua vicenda personale inserita in quella più ampia di circa 4mila ex quartini in tutta Italia. Cosa è successo da allora?

Recentemente la ministra dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, in Commissione Attività produttive della Camera ha testualmente detto: “Tuteleremo gli studenti del quarto anno delle superiori che hanno già fatto il Tolc per l’accesso a Medicina”. Un segnale positivo, anche in vista dell’udienza del Consiglio di Stato al quale abbiamo rivolto la nostra causa insieme allo Stato ad al Consorzio inter universitario per i sistemi integrati d’accesso.

A questa causa legale nelle ultime settimane hai deciso di aderire anche tu, giusto?

Sì, inizialmente, pur seguendo e partecipando attivamente alle azioni del Comitato degli ex quartini, avevo preferito non andare in causa personalmente. Più che altro per non dare un ulteriore aggravio economico ai miei genitori, due semplici impiegati. Poi, però, abbiamo valutato che l’aver passato l’estate scorsa a studiare in maniera maniacale i 40 argomenti su cui verteva il test a Medicina valesse un investimento ulteriore.

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LE PROSPETTIVE

In questi giorni che ci stanno conducendo a Pasqua la vostra vicenda è arrivata anche nei Palazzi del potere politico a Roma. Come è andata?

Il Partito Democratico, la Lega e Forza Italia hanno presentato un emendamento per tutelare i diritti degli ex quartini. Doveva essere ritenuto ammissibile dalla V commissione della Camera dei deputati per poi essere inserito nel decreto PNRR. Nonostante l’impegno delle forze politiche, che stanno cercando di aiutarci, è stata dichiarata l’inammissibilità dell’emendamento perché non affine al PNRR. Anche il ricorso di alcuni parlamentari è stato bocciato. Vedremo quali altri passi politici ci saranno.

Un brutto colpo per la vostra battaglia. Intanto tu, che ti sei guadagnato il diritto di iscriverti alla Facoltà di Medicina dell’Università di Milano-Bicocca, che ha il suo Polo Biomedico proprio a Monza, con il sogno di diventare pediatra, farai i test di ammissione anche quest’anno?

Sì, farò sicuramente quelli del 28 maggio, per i quali il termine di iscrizione scade prima della sentenza del Consiglio di Stato. Se non dovesse esserci una soluzione positiva al nostro ricorso, sono pronto a fare anche i test in programma nella sessione del 30 luglio.

La prova di quest’anno, però, è molto legata alla fortuna con 3mila domande pescate a caso. Insomma si sta giocando con la vita di noi studenti e si rischiano di perdere tanti possibili, brillanti, futuri medici. In tutto questo ho anche da preparare l’esame di maturità.

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