Volgono al termine i lavori di asfaltatura commissionati dalla Provincia di Monza e Brianza lungo la Sp45, nel tratto che sovrasta la ferrovia, ad Arcore. Lunghe code per via della deviazione viabilistica sono state registrate in questi due giorni di lavori, ma a singhiozzo, solo in alcuni momento della giornata. L’intervento è stato disposto dalla Provincia anche sulla base di numerose sollecitazioni per le condizioni del manto stradale che qui, ancora più che altrove, ha mostrato dopo le recenti piogge segni di deterioramento significativi. La comunicazione al Comune di Arcore è arrivata con poco preavviso, ma il piano viabilistico alternativo è stato attivato, con l’interessamento della zona di Cascina del Bruno per i veicoli in arrivo da Vimercate, diretti a Lesmo. Consentita invece la marcia da Lesmo a Vimercate. La situazione peggiore si è registrata nella mattina di oggi, 15 marzo. Alle 9 del mattino, dalla rotonda di Peregallo lungo tutta via Monte Bianco, fino in centro ad Arcore, le auto marciavano a passo d’uomo, a tratti ferme. Una dinamica difficile da spiegare, considerato che la sp45 in direzione di Vimercate sarebbe stata percorribile. Non è escluso che, causa lavori, il flusso fosse comunque rallentato sulla provinciale e gli automobilisti in arrivo da Lesmo abbiano preferito infilarsi nell’interno del centro urbano attraverso via Monte Bianco.
Meno di un’ora dopo, le code si sono accumulate nel tratto finale di via Casati, in direzione di Villasanta, fino al quadrifoglio viabilistico del centro commerciale Il Gigante dove non era concessa la svolta a destra sulla rampa che porta alla sp45. La Polizia locale di Arcore tuttavia, tenendo monitorata la situazione anche attraverso le telecamere di videosorveglianza cittadine, riporta un bilancio tutto sommato soddisfacente. Le code si sono formate solo in alcuni orari della giornata e la rotonda di via Benedetto Croce, termometro per i flussi di traffico deviati, non avrebbe mai rilevato criticità gravi. A questo ha contribuito la fine turno dell’impresa intorno alle 16, con il salvataggio in questo modo della fascia oraria più critica, quella di punta della sera.
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