Giornata mondiale dell'acqua

BrianzAcque interra il depuratore di San Rocco con tecnologie per la prima volta in Italia

Il piano di adeguamento del depuratore di San Rocco di BrianzAcque prevede un nuovo comparto di ossidazione biologica.

BrianzAcque depuratore San Rocco
La presentazione del progetto

Non solo festeggiamenti, ma anche nuovi progetti. In occasione della giornata mondiale dell’acqua BrianzAcque ha presentato il piano di adeguamento del depuratore di San Rocco. Per la prima volta in Italia, infatti, un impianto verrà integrato con un nuovo comparto di ossidazione biologica per migliorare la qualità del processo depurativo. L’attenzione è rivolta alla nuova direttiva europea sul trattamento delle acque reflue, sia per la riduzione dei consumi energetici sia delle emissioni di CO2, oltre a rientrare nei limiti delle indicazioni di ARERA e di ARPA Lombardia rispetto alla qualità delle acque in uscita nel fiume Lambro.

BrianzAcque depuratore San Rocco

Al momento è in fase avanzata la redazione dello studio di fattibilità il cui completamento è atteso per il primo semestre 2025, mentre secondo le stime la nuova infrastruttura sarà pronta nel 2028. Il costo previsto per l’intera operazione è di circa 35 milioni di euro.

Nessun assente all’evento che ha visto la partecipazione del presidente e AD Enrico Boerci assieme al vicepresidente Gilberto Celletti. Sono intervenuti anche il presidente del consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, il presidente della Provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio, il prof. Giulio Senes, dipartimento di scienze agrarie e ambientali, Università degli Studi di Milano. Hanno contribuito anche i consiglieri regionali Alessandro Corbetta, Fabrizio Figini, Jacopo Dozio, Gigi Ponti e Martina Sassoli.

BrianzAcque depuratore San Rocco

BrianzAcque, un depuratore simbolo di rigenerazione urbana

“I festeggiamenti per la giornata mondiale dell’acqua li abbiamo iniziati già il 13 marzo con l’inaugurazione della centesima casetta dell’acqua. – ricorda Enrico Boerci – Ora invece presentiamo un’opera pubblica unica ed eccezionale con un cambio di paradigma rispetto al concept dei depuratori tradizionali. Un intervento destinato a lasciare il segno nei prossimi decenni per la bellezza, per la sostenibilità del territorio in termini di benefici per l’ambiente che si tradurranno innanzi tutto in una miglior qualità delle acque restituite al fiume Lambro”.

BrianzAcque depuratore San Rocco

Il progetto infatti, come spiegato dal prof. Giulio Senes, è una rigenerazione urbana dell’ex area industriale tra depuratore e centro polisportivo Chiolo Pioltelli.

“Lo scopo è fornire una progettazione integrata per il territorio, in una Brianza che ha un grande spirito di corpo e caratterizzata da una rara sinergia che spinge BrianzAcque a fare attività sempre maggiori e di più alto livello” come dichiara il vicepresidente Gilberto Celletti.

Senza aumentare il consumo di suolo, il nuovo comparto di ossidazione biologica verrà posizionato in ipogeo e sarà composto da sei vasche interrate, coperte e sigillate in modo ermetico per impedire la dispersione di rumori e odori. In questo modo sarà possibile anche ridurre gli spazi: la nuova sezione occuperà un’area di 3.840 mq, circa il 7 % rispetto a quella su cui si estende oggi il depuratore.

BrianzAcque depuratore San Rocco

“BrianzAcque ci ha abituato a tanti primati a livello nazionale e non si deve fermare. – commenta Alessandro Corbetta – Si tratta infatti di un innovativo e concreto progetto ecologista per la Brianza”.

La parte ingegneristica sarà quindi invisibile alla vista, mentre in superficie sarà messa a disposizione dei cittadini un’area verde con giardini pensili e percorsi per renderli visitabili con funzioni anche didattiche grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano (DiSAA).

“Appare chiara la somiglianza concettuale con il termovalorizzatore di Copenaghen. – commenta Luca Santambrogio, Presidente della Provincia di Monza e Brianza – Anche quello infatti è un esempio di attività industriale coniugata con l’ambiente e i cittadini”.

BrianzAcque depuratore San Rocco

Integrazione con il territorio e cura del fiume Lambro

Nascondere quindi ciò che non piace agli occhi per regalare alla città un nuovo paesaggio, simbolo di una rinascita.

“Anche grazie a questo intervento Monza potrà compiere passi avanti significativi nel segno della transizione ecologica. – spiega infatti il sindaco Paolo Pilotto – Pensare oggi a soluzione innovative, idonee anche per i bisogni di domani, vuol dire gettare semi di futuro anche per le nuove generazioni“.

L’integrazione con il territorio viene infatti raggiunta riducendo al minimo l’impatto degli odori e quello visivo, garantendo nel contempo un basso utilizzo del suolo.

“Questa è la presentazione di uno dei progetti più innovativi del panorama nazionale sul fronte del trattamento delle acque. – dichiara Martina Sassoli, consigliere Regionale Lombardia – Un progetto straordinario che fa della sostenibilità ambientale la propria stella polare”.

BrianzAcque depuratore San Rocco

L’impianto del 1980 riceverà così un importante ammodernamento per preservare il Lambro e promuovere il riutilizzo delle acque reflue. Grazie a bassi costi gestionali, l’obiettivo è minimizzare l’impatto sull’ambiente e sulla comunità circostante.

“Una società pubblica che quando lavora lo fa bene è solo un orgoglio. – spiega Fabrizio Figini – L’acqua, bene essenziale e pubblico, deve avere una società pubblica che funziona in maniera efficiente”.

“In questi anni sono stati fatti importanti passi in avanti riguardo gli interventi per l’approvvigionamento dell’acqua potabile – dichiara Gigi Ponti – e infatti BrianzAcque oggi non si dedica solo a dei festeggiamenti rituali, ma anche alla presentazione di un nuovo depuratore”.

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