Retroscena

L’uomo che tallona Pedemontana (e i suoi espropri)

Angilella gestisce un fondo di investimento che anticipa agli espropriati il valore dei terreni. Un business per l'imprenditore, un'opportunità da valutare per i privati.

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Alessandro Angilella, AD di Defynd e ideatore del fondo di investimento per gli espropriati.

Alessandro Angilella, imprenditore milanese di 50 anni, è l’uomo che tallona Pedemontana, seguendo come un’ombra i procedimenti sulle varie tratte ma, soprattutto, seguendo come un’ombra gli espropri. A chi non ha intenzione di infilarsi in battaglie legali per ottenere indennizzi maggiori da Apl per i suoi terreni offre di anticipare la somma proposta da Pedemontana, grazie a un Fondo di investimento di oltre 5 milioni di euro. Tutta e subito, anziché suddivisa tra un acconto dell’80% e un successivo saldo con tempistiche che le notifiche dei decreti di esproprio non riportano.

Amministratore delegato della Defynd, il cui primo business è la consulenza agli espropriati delle grandi opere che vogliono ottenere indennizzi più alti, da poche settimane ha lanciato il nuovo progetto (il fondo di investimento) legato a doppio filo alle procedure in corso per la cantierizzazione delle tratte C e B2 di Pedemontana. Ma anche alle altre. Questi sono giorni cruciali, da questo punto di vista, perché i lavori dovrebbero partire ad aprile 2024, secondo quanto dichiarato da Pedemontana. In estate, invece, secondo indiscrezioni. Ciò significa che il tempo non è molto per intercettare gli espropriati (stimati in 800-1000 persone) e sottoporre loro la proposta.

arcore assemblea pedemontana

IL BUSINESS PER L’IMPRENDITORE, L’OPPORTUNITA’ PER GLI ESPROPRIATI DI PEDEMONTANA

Il meccanismo ideato dall’imprenditore sugli espropri di Pedemontana non ha nulla a che fare con finalità sociali, “sono un imprenditore, chiaramente il margine di guadagno è il nostro obiettivo”, dice Angilella che però spiega chiaramente quale sia il meccanismo dietro questa iniziativa. “Molti degli espropriati – dice – scelgono di accettare la proposta economica anziché resistere per ottenere un indennizzo che sia misurato sul loro singolo caso e non in base a medie generiche provinciali. Spesso le cifre offerte in questi casi sono più basse di quelle che il privato potrebbe ottenere, tuttavia in molti non hanno voglia o risorse economiche e professionali, per infilarsi in queste lunghe procedure. A queste persone noi proponiamo l’anticipo della cifra proposta da Pedemontana, versata interamente nel giro di poche settimane, i tempi della pratica”. Di conseguenza il fondo acquisisce il diritto di “litigare” con Pedemontana per ottenere la cifra corretta. Ed ecco qui la fonte di guadagno. Per fare questo, il fondo può contare, a differenza di molti cittadini comuni espropriati, su un esercito di professionisti, dai legali agli agronomi, dagli ingegneri agli architetti, minimizzando i costi dell’operazione e aumentando il margine di guadagno.

IL FONDO FINANZIARIO PER GLI ESPROPRI DI PEDEMONTANA

Piano finanziario studiato per mesi, autorizzazioni arrivate a dicembre 2023, primi anticipi di credito a marzo.  Il fondo è un prodotto finanziario nuovo che viene sottoposto, su questo grande nodo di Pedemontana in Brianza e sulla Tav nel Vicentino, a un test. E che potrebbe quindi moltiplicarsi. Al momento i 5 milioni e mezzo sono messi in parte da Defynd e, per la maggioranza, da grandi investitori istituzionali.

STRATEGIA: COLLABORARE CON I PROFESSIONISTI DEL TERRITORIO

In questo piano, due gli obiettivi che è stato necessario centrare. Uno formale, ovvero le autorizzazioni previste dalla normativa bancaria nazionale. L’altro, più strategico, lo racconta Angilella. “Capisco che per piccoli proprietari di terreni in Brianza, la nostra iniziativa, del tutto pionieristica, possa lasciare tanti interrogativi e magari qualche timore – riconosce – per questo abbiamo deciso di lavorare con i professionisti del territorio. Ci appoggiamo a studi legali o di architettura dei vari comuni della Brianza che nelle rispettive aree hanno già nome, credibilità e fiducia. Questo per le persone costituisce una garanzia”. Così succede soprattutto a Desio, Macherio e dintorni, dove la proposta ha ottenuto al momento una quindicina di adesioni tra gli espropriati. Ma le liste dei proprietari coinvolti dall’esproprio da contattare (pubblicate dal Ministero) sono ancora lunghe e le assemblee pubbliche promosse dal fondo si susseguono, per fornire al pubblico tutte le informazioni utili: Desio, Biassono, Cesano, Vimercate, eccetera. A volte con inviti scritti e diffusi porta a porta. E’ una corsa che segue, tappa per tappa, le mosse di Pedemontana e aumenta la sua voce di spesa destinata ai singoli espropri (queste almeno le previsioni imprenditoriali), ma all’interno dei finanziamenti già previsti.

IL CONSIGLIO DELL’ESPERTO SUGLI ESPROPRI DI PEDEMONTANA

Tornando agli espropri di Pedemontana, Angilella chiude con un consiglio: “mai farsi prendere dalla fretta e accettare subito la prima offerta senza avere parlato con un esperto. La cifra proposta è quasi sempre più bassa”.

 

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