Ambiente

Se il negazionismo sul cambiamento climatico arriva da Arpa

Epilogo a tinte forti: la presidente Lucia Palo (in quota a Fratelli d'Italia) è stata sfiduciata dal Consiglio Regionale su mozione della sinistra. Il dem Gigi Ponti soddisfatto del voto.

inquinamento-PM10-Lombardia

Tiene banco la polemica nata intorno alle dichiarazioni della presidente di Arpa Lombardia Lucia Lo Palo che, in un’intervista televisiva con Claudio Brachino su “Primo Piano” di Italpress ha detto: “Io non credo che il cambiamento climatico sia frutto dell’uomo. In italia è in corso da varie ere geologiche”. La frase, pronunciata nel corso di una conversazione più ampia sullo stato di salute dell’aria di Lombardia e sulle politiche ambientali, ha scatenato una serie di proteste tra diversi esponenti delle istituzioni che hanno bollato come “negazionista” la figura che dovrebbe essere in Lombardia la più alta, in tema di protezione ambientale.

PALO SFIDUCIATA IN CONSIGLIO REGIONALE

Epilogo a tinte forti: nei giorni scorsi, una mozione di sfiducia del consiglio regionale è clamorosamente passata con diversi voti favorevoli arrivati dalla stessa maggioranza. A presentarla li centrosinistra che ha espresso soddisfazione per l’esito della votazione. Gigi Ponti, consigliere regionale Pd, ha commentato: Ponti: “Considerando che da oltre un lustro in Lombardia non si registrano miglioramenti per l’inquinamento da polveri sottili, il più problematico da un punto di vista sanitario, la mozione di sfiducia nei confronti di Lo Palo approvata dalla maggioranza, nella speranza che sortisca gli effetti sperati, ci fa sperare che l’attenzione per l’ambiente stia iniziando ad essere un tema importante  per tutto il Consiglio”.
Sull’argomento, Lo Palo, contattata dalla redazione di MBNews, ha affidato la risposta alla segreteria, che ha fatto sapere: “innanzitutto, la Presidente Lucia Lo Palo la ringrazia per l’interessamento. Purtroppo, visti gli impegni di questi giorni, non è possibile soddisfare la sua richiesta. Ringraziandola nuovamente, le auguro buon lavoro”.

LO PALO SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO: IL CASO E’ POLITICO

La vicenda non poteva non trasformarsi in un caso politico, con la Lo Palo in quota a Fratelli d’Italia, partito che da subito ha espresso l’augurio che la giunta confermi la fiducia alla presidente di Arpa. Anche perchè la sezione lombarda dell’Agenzia di protezione ambientale è l’unica ad avere un presidente che, ha spiegato la stessa Lo Palo in trasmissione, è una figura “politico-istituzionale”.

CAMBIAMENTO CLIMATICO: LE PAROLE INCRIMINATE

Ma per restare sul tema in questione, quello del cambiamento climatico e dell’intervento di Arpa, i passaggi dell’intervista della presidente di Arpa sul cambiamento climatico sono questi: “Io non credo che il cambiamento climatico sia frutto dell’uomo. Credo invece che frutto dell’uomo sia la mala gestione della qualità dell’ambiente. Dell’uomo, non delle istituzioni che da diversi anni stanno seguendo una linea di consapevolezza di quella che deve essere la gestione dell’ambiente”. E ancora: “Come Arpa Lombardia, dal 2012 stiamo organizzando dei corsi di formazione sia per preparare sia per sensibilizzare i cittadini alla questione ambientale. L’obiettivo è combattere il messaggio di eco-ansia: io non ci credo, anzi essendo una persona che ha molto a cuore i giovani ritengo che le cose vadano spiegate per come devono essere spiegate”.
Tutte parole che hanno sbalordito le sinistre ma, stando all’esito della mozione di sfiducia, anche qualcuno della maggioranza.  Ha commentato Ponti: “Stupisce e non poco che proprio la presidente di Arpa abbia asserito che i cambiamenti climatici non avvengono per mano dell’uomo. Peccato che proprio un report di Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente, abbia stabilito che le principia fonti inquinanti presenti in atmosfera come il biossido di zolfo(SO₂) e di azoto (NO₂), il monossido di carbonio (CO) e il particolato fine (PM10 e PM2.5) siano emessi dagli impianti di riscaldamento, dalla combustione di prodotti organici e dal traffico veicolare: tutte emissioni riconducibili alle attività antropiche”.

Citando poi i numeri in Brianza Ponti ha sottolineato che il 92% delle emissioni di Biossido di zolfo è dovuto alle combustioni. I due terzi delle emissioni di ossidi di azoto (Nox) è riconducibile al trasporto su strada, “Più nel dettaglio, secondo i dati trasmessi da Arpa Lombardia, nel corso del 2022 la regione ha prodotto 1.467 tonnellate di PM 10 e 1.466 di PM 2.5 dovute agli scarichi dei motori  Diesel e 93 tonnellate di polveri sottili dovute agli scarichi dei motori a benzina”. L’industrializzazione (citata dalla stesa Lo Palo come “importante” nell’intervista) e l’urbanizzazione hanno un peso rilevante. Un recente rapporto di Ispra pubblicava la piantina d’Italia suddivista per colori a seconda dell’urbanizzazione. Oltre a Napoli, nel variopinto panorama, solo in Brianza c’è un tassello nero, che non ti lascia nemmeno lo scrupolo di andare a guardare la legenda dei colori.

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