Meda. La terza edizione del Bilancio Partecipato a Meda ha raggiunto un obiettivo significativo, puntando i riflettori sui giovani e coinvolgendoli attivamente nella definizione di progetti significativi per la comunità. Dopo un percorso che ha visto le fasi di informazione, presentazione dei progetti e una intensa votazione, sono stati annunciati i vincitori: “Mens sana in corpore sano” in ambito di spesa in conto capitale e “Immedesimarsi – Talent Festival” in ambito di spesa corrente.
BILANCIO PARTECIPATO A MEDA: I PROGETTI VINCENTI
Il progetto “Mens sana in corpore sano,” con 475 voti validi, mira ad incentivare l’attività fisica tra i giovani medesi, promuovendo benefici per il benessere fisico e psicologico. Lo sport è visto come un mezzo per scoprire valori come lo spirito di squadra, il fair play e la sfida personale, offrendo anche l’opportunità di esplorare talenti e inclinazioni. Questo progetto rappresenta un ritorno ai progetti sportivi, storicamente apprezzati dall’intera comunità medese e un tempo fiore all’occhiello dell’Istituto Comprensivo A. Diaz di Meda.
Dall’altro lato, “Immedesimarsi – Talent Festival,” con 286 voti validi, apre le porte ai giovani under 30 con un concorso artistico che affronta il tema dell’incontro/scontro di genere. Il contest è strutturato in tre sezioni, con una giuria di realtà artistiche del territorio medese che valuterà le proposte e guiderà i progetti selezionati fino alla presentazione finale alla cittadinanza.
La Vicesindaco, Stefania Tagliabue, e l’Assessore al Bilancio Partecipato, Andrea Boga, commentano: “da sottolineare che più di 1700 voti sono un risultato importante che dimostra, da un lato, la buona promozione dell’amministrazione di questo format con un’importante pubblicità, dall’altro, quanto i medesi e i giovani delle scuole di meda credano in questa iniziativa. Siamo sicuri che questo sia dovuto anche allo specifico obiettivo delle politiche giovanili, punto che deve essere fulcro di ogni amministrazione, al pari per esempio dell’urbanistica, della cultura o dei lavori pubblici. Bisogna promuovere questo strumento del “bilancio partecipato” perché è un plastico strumento di democrazia partecipativa, che permettono di mantenere uno stretto legame tra la parte politica pro tempore e i cittadini. Come ogni anno trarremo spunto da quanto avvenuto per affinare i meccanismi partecipativi: per esempio, una riflessione potrebbe riguardare gli aventi diritto al voto all’interno delle comunità scolastiche, come gli insegnanti.
E concludono: “Invitiamo, poi, tutti i partecipanti all’iniziativa – non vincitori – a non demordere. Tante progettualità sono degne di essere prese in considerazione, perché consentono all’Amministrazione di avere contezza delle necessità della popolazione. E questo, secondo noi, è lo spirito del Bilancio partecipato”
commenta