Il focus

Mercato elettrico, Consim (Consorzio servizi industrie manifatturiere) punta sulla flessibilità

La società, appartenente al sistema Confimi, ha firmato un nuovo contratto di fornitura elettrica, operativo dall’inizio del 2024, che offre opportunità interessanti alle aziende. Partito anche un nuovo servizio.

Consim Confimi

Stiamo vivendo un’epoca di transizione su tanti fronti. Per quanto riguarda quello dell’energia elettrica il dibattito è sempre più approfondito su aspetti come la diffusione delle energie rinnovabili, la riduzione della dipendenza delle bollette dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili, la tutela dei consumatori dalle impennate di prezzo e dalle speculazioni.

Temi complessi, in cui le aziende fanno fatica a districarsi, che si intrecciano con le opportunità del nuovo mercato elettrico italiano. E, in un quadro generale, sono stati al centro di un convegno, rivolto a titolari di impresa ed agli energy manager, organizzato da Consim (Consorzio servizi industrie manifatturiere) appartenente al sistema Confimi.

IL TEMA

L’appuntamento, che si è svolto a Bergamo presso la Sala Mosaico del Palazzo dei Contratti ex Borsa Merci, è ruotato soprattutto intorno ad un aspetto principale: la flessibilità. Che, all’interno delle opportunità del mercato elettrico in Italia, influenza il prodotto e il servizio.

Consim Confimi

“Il nuovo contratto di fornitura elettrica firmato ad agosto, che sarà operativo dall’inizio del 2024, permetterà a Consim di offrire alle aziende una grande flessibilità e di diversificare tra prezzo fisso e variabile” spiega Jacopo Fontana, Direttore Consim, che nel convegno “Imprese: innovazione e opportunità del nuovo mercato elettrico italiano” è stato autore di una delle relazioni insieme all’ingegnere Roberto Quadrini.

“Nello specifico Consim ha stipulato un contratto di fornitura a prezzo indicizzato con uno spread molto interessante, solo di +4,1 euro al megawattora, rispetto al PUN (il Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica, il prezzo al quale i grandi produttori vendono l’energia sul mercato all’ingrosso)” aggiunge Fontana. Il contratto prevede inoltre l’opzione di fixing e defixing e di acquisto di bande da 1MW.

LA BOLLETTA ENERGETICA

Mentre per la fornitura di gas Consim ha stipulato un contratto sempre a prezzo indicizzato con uno spread di +4,5 C€/Smc sul PSV (Punto di Scambio Virtuale, è il luogo dove avviene lo scambio o la cessione del gas naturale, il punto di incontro tra domanda e offerta del gas in Italia, quindi dove viene determinato il prezzo finale all’ingrosso della materia prima).

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La bolletta energetica, un argomento capace di incidere sempre di più sui bilanci delle aziende, soprattutto delle Piccole e medie imprese, è oggetto di un’altra iniziativa di Consim. Che da oltre 20 anni si occupa proprio di ridurre i costi dell’energia elettrica e del gas attraverso l’aggregazione delle aziende.

“Il Consorzio ha dato il via ad un nuovo servizio, la flessibilità elettrica, che permetterà alle aziende di passare da un’azione passiva ad una attiva sul mercato elettrico – annuncia Fontana – in sostanza le aziende, a prezzi molto vantaggiosi, potranno rivendere a Terna nel mercato di dispacciamento l’energia che viene ricavata dal loro ciclo produttivo e non viene consumata”.

GLI INTERVENTI

Il convegno di Bergamo ha affrontato anche altri argomenti legati al nuovo mercato elettrico italiano. Massimo Candellone ha presentato il nuovo fornitore consortile Nova Aeg. Claudio Capozza ha parlato degli attuali strumenti di misura e delle loro incongruenze regolatorie, carenze normative e responsabilità con riferimento anche ad alcuni casi di contezioso.

Uno spazio importante ha avuto E X Energy & Flexibility srl, il primo Independent Balancing Service Provider, operatore aggregatore, non legato a nessun fornitore e/o produttore di energia elettrica, ad esclusivo servizio delle imprese per la valorizzazione del consumo industriale.

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Come ha spiegato Giuseppe Calabrese, nel corso dell’appuntamento organizzato da Consim, E X Energy & Flexibility srl opera direttamente sul Mercato per il Servizio del Dispacciamento (MSD) tramite i suoi distretti, aggregati di aziende e siti industriali, usando come materia prima “il consumo elettrico”. Il tutto realizzando il modello della Centrale Virtuale, che permette di risolvere gli squilibri del sistema elettrico locale e nazionale.

L’intervento finale del convegno è stato affidato all’avvocato Luca Giagnoni, che si è soffermato, tra le altre cose, sulle opportunità per le imprese nell’immediato e nel prossimo futuro con l’entrata in vigore del nuovo Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE), ma anche sui progetti pilota UVAM (Unità Virtuali Miste) ed EGDE (Energia da risorse Distribuite per la Gestione della rete di E-Distribuzione).

LE PROSPETTIVE

Un altro tema che ha affrontato il convegno “Imprese: innovazione e opportunità del nuovo mercato elettrico italiano” ha riguardato le apparecchiature di telecontrollo dei dati del consumo energetico. “Gli smart meter (contatori intelligenti) sono uno strumento che permette alle aziende di conoscere il dato di consumo in tempo reale e quindi di attuare strategie di efficienza energetica” afferma Fontana, Direttore Consim.

Consim Confimi

“Queste apparecchiature esistono da tempo, ma fino ad ora sono state usate soprattutto da aziende con dimensioni importanti – continua – mentre ora, visto l’andamento del mercato elettrico, sarebbe opportuno che fossero a disposizione anche delle Piccole e medie imprese”.

Anche perché i venti di guerra, soprattutto quelli tra Russia e Ucraina, ma anche quelli più recenti in Medio Oriente tra Israele e Palestina, potrebbero avere effetti non ben calcolabili sul mercato elettrico.

LA STRATEGIA

“Dal Covid ad oggi si sono avuti e si stanno avendo cambiamenti che rendono difficile fare delle previsioni – afferma Fontana – il prezzo dell’energia elettrica con la guerra tra Russia e Ucraina, ma non senza la responsabilità della speculazione, ad oggi è raddoppiato rispetto a prima e non è più tornato indietro”.

“Tutti gli indici dicono che in questo momento sarebbe meglio avere una politica attendista rispetto ai prezzi dell’energia – conclude – il consiglio per le aziende, data la difficoltà di definire il mercato, è di affidarsi a professionisti esterni che hanno un quadro d’insieme più attendibile”.

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