Sanità

L’ospedale di Vimercate contro i tumori cervico-cefalici: visite gratuite per promuovere diagnosi precoce

L'Ospedale di Vimercate si impegna attivamente nella campagna europea, mettendo a disposizione i suoi specialisti per visite gratuite dal 18 al 22 settembre

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Vimercate. L’ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) e l’Ospedale di Vimercate hanno annunciato la loro partecipazione alla campagna europea di sensibilizzazione e informazione per la prevenzione dei tumori cervico-cefalici. Questi tumori si sviluppano nell’area della testa e del collo, escludendo gli occhi, le orecchie, il cervello e l’esofago.

L’obiettivo principale di questa campagna è promuovere una diagnosi precoce della patologia tumorale. La diagnosi precoce è cruciale, poiché aumenta significativamente le possibilità di sopravvivenza, portando il tasso di sopravvivenza all’80/90%. Al contrario, coloro che scoprono la malattia in fase avanzata hanno un’aspettativa di vita di soli 5 anni.

L’Ospedale di Vimercate si impegna attivamente nella campagna, mettendo a disposizione i suoi specialisti per visite gratuite dal 18 al 22 settembre. La possibilità di consultare uno specialista aiuterà le persone a comprendere rapidamente i segnali precoci della malattia e ad agire di conseguenza. Per prenotare una visita gratuita, è sufficiente inviare una e-mail a franco.parmigiani@asst-brianza.it.

I DATI

I dati relativi ai tumori cervico-cefalici sono preoccupanti. Solo nel 2020, in Italia, sono stati diagnosticati tumori alla testa e al collo in 9.900 persone, e purtroppo, 4.100 di loro non sono sopravvissute alla malattia. Queste cifre posizionano il carcinoma della testa e del collo al settimo posto tra i tumori più comuni in Europa. Sebbene l’incidenza sia circa la metà rispetto al cancro ai polmoni, supera di due volte quello del collo dell’utero.

Questo tipo di tumore colpisce principalmente gli uomini, con un’incidenza da due a tre volte superiore rispetto alle donne, e tende a manifestarsi più frequentemente nelle persone di età superiore ai 40 anni. Tuttavia, preoccupa l’aumento delle diagnosi tra le donne e il gruppo di età inferiore ai 40 anni.

 

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