Il futuro

Calcio Monza, quale futuro? Nessuna ufficialità, ma Fininvest punta alla cessione

A venti giorni dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, ancora nessuna ufficialità sul destino della società biancorossa. Il testamento del Presidente del Monza ancora non è stato aperto, ma tante voci riferiscono di scelte già ponderate da parte degli eredi: il Monza sarà ceduto.

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Galliani e Berlusconi sotto il simbolo del Monza - Foto d'Archivio

Un mix di preoccupazione e tristezza: questi i sentimenti che stanno vivendo i sostenitori biancorossi nelle ultime settimane. La scomparsa del Presidente Berlusconi ha messo in discussione le fondamenta di un progetto sportivo che ha visto il Monza issarsi dalla Serie C all’undicesimo posto in Serie A nel campionato appena concluso. La gioia per la conquista di un (altro) risultato storico ha presto lasciato posto ad un senso di smarrimento e incertezza, perfettamente sintetizzabile nell’interrogativo che circola tra tifosi e addetti ai lavori: che ne sarà del Monza?

Notizie ufficiali

Ad oggi le uniche comunicazioni ufficiali diramate da Fininvest dopo la scomparsa del suo fondatore sono state il comunicato stampa del 12 giugno – nel quale si esprimeva il dolore per la morte di Berlusconi e contemporaneamente l’intenzione di proseguire con tutte le attività del gruppo “in assoluta continuità” – e quello del 30 giugno, relativo all’approvazione del bilancio di esercizio della stessa Fininvest al 31 dicembre  2022. In quest’ultimo caso il Monza è citato solo relativamente alla “storica promozione in Serie A”. La tappa che potrebbe portare un po’ di luce sul futuro biancorosso è l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi. Se le ultime volontà del patron non dovrebbero incidere sulla governance di Fininvest, è tuttavia possibile che ci sia un “indirizzo di gestione” o qualche altro elemento specificatamente legato al Calcio Monza. Senza dimenticare i riflessi su Mediaset e Forza Italia, pilastri dell’impero costruito dallo stesso Berlusconi. Quando sarà aperto il testamento? Secondo alcune fonti di stampa a brevissimo, addirittura entro domani, data in cui saranno presentati i palinsesti di Mediaset per la stagione tv 2023/2024.

Tre certezze

Nelle ultime settimane si sono scritti fiumi d’inchiostro sul destino della società di via Ragazzi del ’99. Tra contatti e incontri presunti o reali, le certezze sono tre. La prima è che il Monza di Berlusconi era alla ricerca di soci da almeno un anno. Tra le esortazioni del Presidente al (freddo) tessuto imprenditoriale locale e l’elaborazione di un dossier destinato a catturare l’interesse di investitori stranieri, la volontà di un affiancamento, magari minoritario in termini di quote, era già stato messo sul tavolo. In questo solco si può inserire la figura dell’imprenditore greco Evangelos Marinakis, già proprietario di Olympiakos Piero e del Nottihgham Forest. La seconda certezza è che il Monza è una realtà che brucia risorse: numeri alla mano , si parla di oltre 60 milioni di investimenti tra il 2018 e il 2022 e perdite cumulate per 70 milioni circa. Terzo ed ultimo pilastro: se si esclude il ruolo del fratello Paolo, i figli di Silvio Berlusconi hanno sempre manifestato una netta freddezza davanti alle imprese ed agli investimenti sportivi del padre nella società brianzola. Mai una presenza allo stadio, mai una dichiarazione ufficiale in questi anni di successi.

La chiave politica

Il quadro che emerge dalle riflessioni di cui sopra è abbastanza chiaro: il Monza sarà ceduto, come riportano anche La Stampa ed il Corriere della Sera nelle edizioni di ieri. Un ulteriore tassello del complesso puzzle riguarderebbe la connessione con la politica: gli eredi Berlusconi avrebbero chiesto ad Adriano Galliani, ad oggi a.d. e Vice Presidente vicario dei brianzoli ma anche membro del CDA della holding di famiglia, di candidarsi con Forza Italia alle elezioni suppletive per il collegio di Monza al Senato che si terranno il prossimo ottobre. Massimo riserbo da parte del dirigente monzese: “Finchè non mi cacciano resto a Monza” ha dichiarato un Adriano Galliani ancora profondamente triste per la scomparsa di Berlusconi. La sua dichiarazione è una speranza per tutti i tifosi: chi meglio di lui può lavorare al futuro dell’amato 1912?

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