Sono passati mesi dall’appello lanciato da alcuni consiglieri d’opposizione del Centrodestra villasantese che chiedevano di riaprire l’ambulatorio di San Fiorano, in via Sciesa, chiuso da ormai tre anni. E oggi gli stessi consiglieri, nello specifico Massimo Maria Casiraghi (FdI), Antonio Cambiaghi (Lega), Federico Cilfone (Lega) e Antonio Ubiali (Nuova Villasanta) sono tornati all’attacco consegnando presso l’ufficio URP protocollo plichi di Villasanta, nella mattinata di giovedì 22 giugno, 853 firme.
Un gesto compiuto “a nome del comitato spontaneo per la riapertura dell’ambulatorio comunale di San Fiorano” che ha come obbiettivo quello di chiedere un tavolo di confronto con il Comune, l’Asst e i medici di base villasantesi.
“Abbiamo registrato un’adesione trasversale a questa iniziativa, significa che il problema della mancanza del presidio medico è molto sentita – racconta Casiraghi. “Lo scopo della consegna del plico di firme, raccolte tra la fine di febbraio e quella di aprile mediante un sistematico lavoro di presenza tra i concittadini, è quello di arrivare all’organizzazione di un tavolo fra tutti i soggetti interessati. Il problema non è solo quello dell’ambulatorio ma c’è anche la carenza di medici di base, di coloro che si spostano, motivi di disagio per i cittadini”.
Oggi, sul territorio di Villasanta, ci sono otto medici di base che lavorano presso lo studio medico associato “La Santa”, in via Via Michelangelo Buonarroti 33. Ma, stando a quanto fa sapere l’opposizione, almeno due medici andranno in pensione entro la fine del 2024.
La risposta dell’Amministrazione comunale
“I tempi sono legati alle burocrazie dei vari enti, ma a breve firmeremo una convenzione con Ats e Comunità della Salute che ci permetterà di riaprire l’ambulatorio di San Fiorano con alcuni servizi, non di ambulatorio, che saranno dettagliatamente comunicati – fanno sapere dall’Amministrazione -. Il centro sarà gestito da Comunità della Salute e sarà garantita la presenza di uno sportello informativo ma ad esempio si potrà anche far pervenire le ricette ai medici senza far spostare i cittadini nell’ambulatorio di via Buonarroti”.
“Lo sforzo che abbiamo fatto come Amministrazione per avvicinarci ai bisogni degli abitanti del quartiere di San Fiorano sta portando a questa convenzione. Nessuno ha mai pensato di chiudere l’ambulatorio, ma senza la disponibilità dei medici di base non c’era altra scelta. Abbiamo cercato di trovare delle soluzioni che non lo lasciassero vuoto e lo rendessero disponibile per la comunità”.
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