Intervista

“Donna prenditi a cuore!”, al via la nuova campagna di prevenzione di Brianza per il Cuore

Obiettivo: far conoscere i fattori di rischio alle donne in età fertile, in gravidanza, in menopausa

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La prevenzione cardiovascolare è importante in tutti i momenti della vita. Lo sa bene Brianza per il Cuore che sta promuovendo in questo periodo una campagna dal titolo “Donna prenditi a cuore!” per far conoscere i fattori di rischio alle donne in età fertile, in gravidanza, in menopausa.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Anna Casati, cardiologa della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, a cui si appoggia Brianza per il Cuore.

In Italia quasi 4 donne su 10 muoiono per causa cardiovascolare più che per tumore. Come possiamo vincere?

Le malattie cardiovascolari colpiscono un numero sempre maggiore di donne. Esse rappresentano la principale causa di morte in tutto il mondo, più degli uomini. Ogni anno muoiono più donne di malattie cardiovascolari che di tumore al seno o all’utero. Per questo motivo la prevenzione cardiovascolare è fondamentale in ogni fase della vita: la conoscenza dei fattori di rischio e la valutazione del proprio stato di salute rappresentano il primo passo per combattere le malattie cardiovascolari.

La campagna prende in esame tre fasi della vita di una donna: il periodo fertile, la gravidanza, la menopausa: cosa succede in questi tre periodi? Ci sono rischi?

In ogni periodo della vita la donna è esposta a vari fattori di rischio cardiovascolari che incidono sullo sviluppo delle malattie cardiovascolari.

Vi sono fattori di rischio tradizionali: la storia familiare di patologie cardiovascolari prima dei 65 anni, l’ipertensione arteriosa, alti valori di colesterolo LDL e trigliceridi nel sangue, il diabete, il fumo, il sovrappeso, la sedentarietà.

Oltre a questi, le donne devono tener conto anche di fattori di rischio peculiari:

– durante la gravidanza può emergere il diabete gestazionale o la preeclampsia, nota anche come gestosi, che si manifesta con edema, ipertensione e un’elevata concentrazione delle proteine nelle urine.

– A partire dalla menopausa vi è un profondo cambiamento nella vita femminile legato alle modificazioni ormonali che espone la donna a maggiori rischi: il profilo lipidico si altera, la pressione e il peso aumentano, così come la possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2.

Ancora di più se la menopausa è precoce ossia prima dei 45 anni si è più precocemente esposte a queste modificazioni metaboliche sfavorevoli che facilitano il processo di aterosclerosi.

– Per il loro impatto cardiovascolare sono inoltre da considerare anche alcune patologie ginecologiche (come la poliabortività spontanea, l’ovaio policistico e la gravidanza pretermine), le malattie autoimmuni, i trattamenti di chemioterapia e radioterapia per il trattamento del tumore al seno e la depressione che, oltre all’aspetto prettamente medico, incide nell’aderenza alle cure e nello stile di vita.

Nelle donne che invece soffrono di determinate patologie quali sono le condizioni che possono aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari?

Il fumo di sigaretta è uno dei nemici peggiori per l’apparato cardiovascolare femminile a causa del suo effetto anti estrogenico: per questo è necessario evitare di fumare. Inoltre è bene conoscere il proprio stato di salute verificando i valori della pressione arteriosa e i livelli ematici di colesterolo e glicemia.

Parliamo di gambe e di trombosi, uno dei problemi che affligge molte donne: che cos’è l’embolia polmonare e come si previene?

L’embolia polmonare è una patologia che si verifica quando una o più arterie che conducono il sangue ai polmoni si ostruiscono a causa del formarsi di un embolo che inibisce il normale flusso di sangue e impedisce il passaggio di ossigeno ai polmoni creando gravi problemi respiratori con possibile esito infausto se non si ricorre tempestivamente a cure idonee.

L’embolo nella maggior parte dei casi è determinato da coaguli di sangue/trombi nelle vene delle gambe che migrano attraverso il flusso sanguigno dall’area interessata fino all’arterie polmonari. Le donne sono statisticamente maggiormente colpite da embolia polmonare e il rischio di trombosi può aumentare se si assumono contraccettivi orali oppure durante una gravidanza oppure in presenza di tumori (in particolare il tumore mammario) e ancor più quando queste condizioni sono associate ad una predisposizione familiare, al fumo di sigaretta e/o al sovrappeso.

L’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari: è importante consumare frutta e verdura tutti i giorni più volte al giorno, preferire i cereali integrali a quelli raffinati, limitare il consumo di grassi saturi (burro, insaccati) e di alcolici, evitare dolci e bevande zuccherate. Il consumo giornaliero massimo di sale non deve superare i 5 grammi. È auspicabile praticare attività fisica regolare, le Linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandano per la donna almeno 150 minuti a settimana di attività fisica moderata o 75 minuti di attività i

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