Cronaca

Operazione antimafia: 2 arresti anche in Brianza

I Carabinieri dell’Arma di Monza hanno arrestato anche due soggetti residenti nella provincia e, in particolare, un 48enne residente a Biassono, il secondo, un 47enne residente a Monza.

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Carabinieri - Foto d'Archivio

Nelle prime ore di oggi, nella provincia di Vibo Valentia, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto, i Carabinieri, con il supporto di oltre 500 uomini della Legione Calabria, dei comandi territorialmente competenti, del 14° Battaglione, dei Cacciatori di “Calabria”, “Sicilia” e “Puglia”, del Nucleo Cinofili e dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, a conclusione di una complessa e articolata attività investigativa, nella quale risultano indagate 167 persone, di cui 33 detenute per altra causa, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso da questa Procura Distrettuale Antimafia, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, nei confronti di 61 soggetti, appartenenti a famiglie ‘ndranghetiste.

Blitz anche in Brianza, i Carabinieri dell’Arma di Monza hanno arrestato per 416bis anche due soggetti residenti nella provincia e, in particolare, il primo, un 48enne nato a Vibo Valentia (CZ) e residente a Biassono (MB), il secondo, un 47enne nato a Vibo Valentia (CZ) e residente a Monza (MB).

“Tutte le persone indagate, le cui condotte saranno vagliate dal Giudice per le Indagini Preliminari, sono ritenute presunte responsabili, in concorso e a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, scambio elettorale politico mafioso, violazione della normativa sulle armi, traffico di stupefacenti, corruzione, estorsione, ricettazione, turbata libertà di incanti, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, favoreggiamento personale, procurata inosservanza della pena e falsoideologico, il tutto aggravato dal “metodo mafioso”” spiegano dall’Arma.

Sono state sequestrate nel corso dell’attività numerose armi, tra cui fucili, pistole – molte delle quali con matricola abrasa – e un fucile mitragliatore AK-47 Kalashnikov, nonché un ingente quantitativo di munizioni di vario calibro.
I fermati sono stati associati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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