Conti

Presentato il Bilancio di previsione a Lissone: tasse più alte per garantire i servizi

Irpef sale dello 0,05 per cento, ritocco anche per l'Imu sulle seconde case.

sindaco di Lissone Laura Borella
Il sindaco Laura Borella.

È stata presentata in Consiglio comunale di Lissone la proposta di bilancio di previsione: confermata la qualità dei servizi, tutelati gli investimenti, ma ritoccate tasse e tariffe – seppure in linea con la media dei Comuni della provincia – per sistemare i conti del Comune.
Ad annunciarlo è il sindaco Laura Borella. “Abbiamo lavorato duramente per costruire un bilancio equilibrato, che ci permettesse di garantire i servizi ai nostri cittadini e di sanare i conti del Comune, ma non sarebbe stato possibile farlo senza un ritocco alle tasse locali. Come già spiegato nei mesi scorsi – sottolinea il primo cittadino – abbiamo ereditato una situazione finanziaria molto difficile: le casse comunali registrano un disavanzo strutturale di oltre 3 milioni di euro, già recepito nel bilancio approvato dalla precedente Amministrazione. Anche la Corte dei Conti, che aveva esaminato i questionari sui rendiconti di gestione per gli esercizi finanziari 2018-2019 e 2020 a seguito della richiesta di istruttoria, aveva confermato questo squilibrio ripetuto nel tempo, invitando il Comune a intervenire sulla spesa per salvaguardare gli equilibri di bilancio”. “Purtroppo – aggiunge il primo cittadino -, negli anni scorsi avanzo e oneri non sono stati usati solo per gli investimenti, ma anche per coprire la spesa corrente. L’avanzo è quasi terminato e la spesa corrente, per via del caro energia, è aumentata. Siamo intervenuti razionalizzando la spesa senza tagliare i servizi offerti ai lissonesi. Tuttavia, questo non sarebbe stato sufficiente per rimettere ordine ai conti comunali”.

“Nello specifico – spiega l’assessore al Bilancio Serena Arrigoni -, l’Irpef subirà un incremento dello 0,05 per cento, arrivando allo 0,80, con un abbassamento della soglia di esenzione dai 15 mila ai 10 mila euro di reddito. Subisce un ritocco anche l’Imu sulle seconde case e sui capannoni industriali che sale all’1,06 per cento, mentre resta invariato quello su negozi e botteghe. Sono percentuali in linea con quelle dei Comuni limitrofi ma, consapevoli dello sforzo che chiediamo ai cittadini per garantire l’equilibrio della manovra, abbiamo scelto di tutelare le attività commerciali e le fasce più fragili in un momento già di per sé delicato dal punto di vista economico”.

Nessuna battuta d’arresto per gli investimenti e per i servizi: “Abbiamo voluto garantire la continuità dei servizi educativi, sociali, culturali e ambientali – sottolinea il sindaco – e portare avanti opere importanti per la Città: tra queste la conclusione dei lavori al Palazzetto dello sport, il rifacimento del tetto del Centro diurno disabili, la ristrutturazione del magazzino comunale destinato ad ospitare il “Dopo di noi” per garantire maggiore autonomia e indipendenza alle persone con disabilità, la ristrutturazione di Villa Magatti, l’ampliamento della capienza di Palazzo Terragni, gli investimenti sugli edifici sportivi e, ultimo ma non per importanza, la manutenzione di strade e marciapiedi”.

“Siamo consapevoli delle difficoltà che questo aumento comporterà per le famiglie e le imprese della nostra città, ma – prosegue il sindaco – dobbiamo agire con responsabilità e continuare ad adottare politiche di contenimento della spesa pubblica e di efficienza nella gestione delle risorse, al fine di garantire una crescita economica sostenibile per tutti”.

 

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