La storia

“Brugherio Info” arriva a 10mila iscritti su Facebook: maxi-foto ricordo l’1 aprile a Parco Increa

Le storie di vita e i progetti solidali del gruppo gestito da Irina Neagu Petrini: il lato buono dei social.

irina petrini brugherio
Irina Neagu Petrini, admin unico del gruppo Brugherio Info.

Sarà anche una piazza virtuale, ma che piazza! Il gruppo Facebook Brugherio Info ha tagliato il traguardo di 10mila iscritti, cifre da municipalità che sono state raggiunte in questi giorni, proprio alla vigilia del settimo compleanno del gruppo. Cade il giorno 1 aprile 2023 e per l’occasione l’admin, unica persona a gestire la comunità dal 2016, ha organizzato una foto ricordo da scattare a parco Increa. Appuntamento alle 15.30 presso la maxi-panchina in plastica richiclata.
Lei, Irina Neagu Petrini, 38 anni, mamma, libera professionista e volontaria su una moltitudine di progetti, è una di quelle persone capaci di trasformare la retorica di parole come “empatia” in azioni molto concrete. Attraverso i social, strumenti così spesso veicoli di aggressività e qualunquismo, ha tessuto una rete di comunicazione tra persone, associazioni, gruppi. Ha cercato di valorizzare il territorio e ha dettato le regole (“pesiamo le parole”, “parliamoci con rispetto”). Impresa tutt’altro che semplice e non priva di rischi personali: ogni tanto qualche commento inappropriato capita, e Irina, da sola, prova a intercettarlo e a riportare la conversazione sui toni costruttivi. Un lavoro quotidiano che ruba tempo alla sua attività e alla sua vita privata, “ma a furia di seminare gentilezza, ora si vedono germogli e gemme”, dice alludendo al tenore in buona misura moderato della comunità dei 10mila.

LA NASCITA

L’avventura è partita da due episodi, prima del 2016. In un caso Irina, che gestisce a spese proprie una colonia felina con decine di animali, ha pubblicato in un gruppo cittadino la foto di un gattino in cerca di adozione. Post ritenuto inadeguato e accesso al gruppo bannato. “L’altro fattore che mi ha convinta ad aprire un gruppo nuovo è stato vedere l’esclusione da quelli esistenti di post relativi al commercio locale – ha raccontato – venivano accusati d’essere pubblicitari e cancellati. Ma perchè non promuovere i commercianti o professionisti della nostra città? Trovo che sia utile alla categoria e alla cittadinanza”. Nasce così Brugherio Info, sulla falsariga di Monza Info che alla brugherese piaceva molto “per quella bella atmosfera di comunità che l’animava”.

LE STORIE

Non solo i membri sono aumentati progressivamente, ma attraverso la rete sono stati promossi progetti di cooperazione tra persone, di rilevanza molto pratica. Come il gruppo Whatsapp che Irina Neagu ha organizzato per portare a spasso i cani dei quarantenati in periodo di lockdown o quello “per la signora Anna”. La brugherese con problemi di salute doveva seguire terapie lontano da casa più volte alla settimana per sei mesi e non poteva permettersi il costo del trasporto. Ha lanciato un sos attraverso Brugherio Info e Irina ha coordinato i 20 volontari che si sono messi a disposizione. “Dal territorio per il territorio” dice la 38enne, una laurea in Legge in Romania, una predisposizione all’ecologia e una nomea da “signora delle api” per la quale collaborava perfino con i vigili del fuoco quando c’era da rimuovere un alveare.

I PROGETTI

Ha lavorato, anche ideandoli, a diversi progetti solidali cittadini: dalle scatole di Natale per le famiglie indigenti alla recente raccolta di viveri per i terremotati della Turchia con Croce Bianca e altre realtà. La sua arma è sempre la stessa: quella potenza di fuoco che solo la rete può offrire. Che siano persone, come è successo per la signora Anna, o associazioni. E, in quest’ottica, un gruppo Facebook è un eccezionale amplificatore. Oltre che un infinito bazaar di storie di vita. Proprio nel gruppo una madre single di 4 figli ha visto un annuncio di lavoro postato dall’admin che a questo tema dedica particolare attenzione. “Qualche tempo fa ci siamo incontrate – ha raccontato Irina – e mi ha detto di essere stata assunta, malgrado le tante paure che aveva di non essere all’altezza. La sua vita è cambiata e mentre me lo raccontava mi stringeva la mano”. Quando si dice il lato buono dei social. E delle persone.

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