Cronaca

In carcere il rapinatore seriale della Valle del Seveso: era il terrore delle donne

Era l'incubo della Valle del Seveso. Con l'aiuto di due complici, aveva messo a segno cinque rapine e furti in meno di un mese. Le vittime tutte donne, tra cui un'anziana 85enne.

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I Carabinieri di Seveso

Era l’incubo della Valle del Seveso. Con l’aiuto di due complici, aveva messo a segno, in meno di un mesecinque rapine e furti. Le vittime tutte donne, tra cui un’anziana 85enne. Oggi è arrivata la condanna definitiva per un cittadino marocchino, oggi 29enne, destinatario di un ordine di carcerazione a 3 anni, 10 mesi e 20 giorni, con pena pecuniaria di € 2.000.

Celibe, disoccupato, tossicodipendente, noto alle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio e la persona e violazioni della legge sull’immigrazione – tutti commessi nelle province di Monza e Brianza e in quella di Como –, è stato rintracciato dai Carabinieri nel suo domicilio di Seveso.

LE INDAGINI

Le indagini degli uomini dell’Arma sono partite nel marzo 2021, in seguito a una terrificante escalation di rapine e furti con strappo. All’epoca i militari avevano ascoltato i testimoni e visionato nel dettaglio le immagini dai circuiti di videosorveglianza comunale sia di Seveso che di Barlassina, teatri dei reati messi a segno. Ricostruiti i possibili itinerari di percorrenza e la fascia oraria di interesse, i Carabinieri avevano pianificato e condotto un mirato servizio di osservazione e controllo con personale in abiti civili, supportato da pattuglie con mezzi con i colori istituzionali che, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, il 23 marzo 2021 (a quattro giorni dall’ultimo colpo) aveva permesso di fermare l’uomo.

Quando il ragazzo è stato bloccato aveva ancora addosso parte della refurtiva: una borsa, le chiavi di una macchina, e dei documenti appartenenti a due delle vittime. Condotto in caserma aveva vuotato il sacco, ammettendo di essere l’autore di un furto e una rapina avvenuti rispettivamente il 18 e il 19 marzo 2021.

Ma gli accertamenti dei Carabinieri sono andati ben oltre scoprendo che, rispettivamente il 2 marzo (rapina in danno di un’85enne), il 7 marzo (rapina impropria in danno di una 59enne), il 19 marzo (rapina in danno di una 57enne), aveva assalito altre vittime mentre camminavano a piedi lungo la strada.

Presi anche i due complici, connazionali di 32 e 43 anni, entrambi senza fissa dimora, celibi, disoccupati con precedenti per immigrazione clandestina e, solo il 43enne per rissa (arrestati nel successivo mese di giugno 2021 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di furto con strappo e rapina aggravata in concorso).

Oggi, con la condanna definitiva, il 29enne è stato arrestato e ora si trova nel carcere di Monza.

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