1 marzo

Monza: al Teatro Manzoni Marco Baliani in dialogo con Pier Paolo Pasolini

Un dialogo serrato e immaginario in cui Baliani ricostruisce non solo un grande intellettuale come Pasolini, ma un mondo intero, un universo storico, sociale, culturale, quello degli anni settanta, controverso e affascinante.

marco-baliani-manzoni-by-Cani

Monza. Appuntamento imperdibile mercoledì 1 marzo 2023 alle ore 21.00 al Teatro Manzoni: sul palco Marco Baliani, uno dei fondatori del teatro di narrazione e una delle voci più significative della scena italiana contemporanea, che porterà a Monza, dopo il debutto al Teatro Menotti di Milano, il suo nuovo, inedito lavoro “Corpo eretico” in cui si cimenta con Pier Paolo Pasolini.

Lo spettacolo è un dialogo serrato e immaginario in cui Baliani ricostruisce non solo un grande intellettuale come Pasolini, la cui eredità culturale è oggi più viva che mai, ma un mondo intero, un universo storico, sociale, culturale, quello degli anni settanta, controverso e affascinante. Un’occasione artistica e culturale davvero preziosa che si inserisce nella proposta della sezione “Altri percorsi” della Stagione del Teatro di Monza. A rendere la serata ancora più interessante la disponibilità dell’artista a un incontro con il pubblico dopo lo spettacolo.

Commenta Marco Baliani

Un dialogo serrato, spietatamente sincero, a tentare di sgomitolare quei grovigli che, ogni volta che l’ho incontrato, mi hanno lasciato inquieto. Contrasti e contraddizioni mai risolti, e che generano invece altri ingarbugliamenti necessari a vedere le “cose” del mondo da angolazioni inaspettate. Sono tante le “cose” su cui dialogare con lui, sulle mutazioni sociali avvenute, su quello che ha intuito e quello che ha travisato, sul suo corpo “diverso”, sempre al centro del suo agire, scandalosamente in contrasto col mondo intorno, sulla sua mai esausta vena pedagogica, sui suoi scritti pirateschi, sul suo giornalismo anomalo.

Ma l’elenco non serve, e poi è lungo, variegato, multiforme, imprendibile come lo è lui nella sua continua ricerca di linguaggi che sappiano parlare il suo tempo, spesso non coincidente con quello della società. Nella sua dissipazione mi ritrovo, sono sempre stato in fuga da recinti e classificazioni, così posso inserirmi con la mia storia e le mie contraddizioni, a intrecciare altre matasse di pensieri e immagini. Inaspettato sarà l’incontro con lui, senza rete di protezione, mi occorre andare ramingo, toccando le scabrosità dei nostri corpi mai sazi, non so quali sono le parole che spunteranno dai nostri sguardi mai appagati, ma prevedo durezza, un dialogare che è anche un duellare.

La sua voce mi arriva tra capo e collo, come un avvertimento, uno stare in guardia, e si riverbera illuminando di una luce obliqua, caravaggesca, questo mio presente paludoso, dato che il tempo non fila mica dritto su una linea come si crede nel nostro Occidente, è invece un anello che si espande in cerchi concentrici, e ogni istante dell’Allora può divenire benissimo un attimo dell’Adesso. Nel mio lavoro ho sempre amato personaggi “non riconciliati”, fuori dalla norma, grandiosamente vittime della loro diversità.

Con lui mi trovo dunque in sintonia, una sintonia provvisoria e inquietante come chi cammina sull’orlo di un precipizio ed è meglio non si appoggi al compagno di percorso nel difficile illusorio tentativo di restare in equilibrio. La sua eresia, così vitale, mi costringe a stare in ascolto, con lo spavento delle scoperte inattese, per vedere, alla fine, cosa mi resta tra le dita, di raccontabile e tramandabile col mio teatro e la mia voce.

MARCO BALIANI

Marco Baliani è attore, autore e regista. Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, negli anni ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, come I Porti del Mediterraneo (progetto formativo che a fine anni ’90 vide la partecipazione di gruppi di giovani attori selezionati in diverse città mediterranee); Pinocchio Nero (Premio UBU – realizzato tra 2002 e 2004 con venti ragazzi delle strade di Nairobi che hanno raccontato la storia di Pinocchio); Come gocce di una fiumana sulla memoria della Grande Guerra (Premio IDI per la regia); Antigone delle città, un vero rito civile e teatrale sulla strage del 2 agosto, che nel 1991 coinvolse tutta la città di Bologna. Parallelamente, Baliani ha proseguito una personale ricerca nell’ambito della narrazione, iniziata sin dall’89 con Kohlhaas (che segnò la scena teatrale italiana), realizzando spettacoli come TracceCorpo di Stato Frollo, protagonisti di fortunate tournée e tuttora nel suo repertorio. Tra il 2012 e il 2015, con Marco Balsamo e Stefano Accorsi, dà vita al progetto Grandi italiani: nascono gli spettacoli Giocando con Orlando e Decamerone. Vizi virtù passioni, in cui Baliani è regista e autore delle due riscritture.  Nel 2017 è chiamato a dirigere lo spettacolo Sette contro Tebe in scena al Teatro Greco di Siracusa (replicato alle Terme di Baia per il Napoli Teatro Festival Italia e al Teatro Romano di Verona). Destinato a grandi spazi anche Quinta stagione del 2021, al Teatro Grande di Pompei, con le scene di Mimmo Paladino, il paesaggio sonoro di Mirto Baliani e la produzione del Teatro di Napoli. Nell’anno della pandemia, scrive e dirige lo spettacolo L’attore nella casa di cristallo, andato in scena dal 15 giugno 2020, giorno della riapertura dei teatri, nel piazzale davanti al Teatro delle Muse di Ancona. Lo spettacolo è diventato anche un libro, uscito per Titivillus Edizioni. Baliani ha inoltre firmato come autore, librettista e regista le opere liriche contemporanee Il sogno di una cosa e Corpi eretici, su musiche di Mauro Montalbetti. Nel 2021 ha curato la regia dell’opera Gianni Schicchi, presentato da Marche Teatro. Per il cinema, è stato diretto da Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone. Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi tra cui Ho cavalcato in groppa ad una sedia (Titivillus edizioni) e per la Rizzoli Corpo di statoPinocchio NeroL’Amore BuonoNel Regno di AciliaLa metà di Sophia, e L’occasione.  Nel 2021 è uscito, per i tipi di Bompiani, La pietra oscura.

Per maggiori informazioni e biglietti: www.teatromanzonimonza.it

Foto Ufficio Stampa Teatro Manzoni by Alessandro Cani 

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta