Ce li ha tutti contro e sono pronti ad una protesta ad oltranza. Sono i comitati che assieme a Legambiente Monza hanno deciso di puntare il dito contro le possibile prossime scelte urbanistiche della giunta Pilotto e in particolare dell’assessore all’Urbanistica, Marco Lamperti. “Il nostro è un grido di allarme prima che sia troppo tardi”. La tutela del verde (ben poco ormai quello rimasto) e lo sviluppo di una città più attenta alla dimensione umana sono le priorità “e invece pare che si siano rimangiati persino quello che hanno messo nero su bianco nel programma – afferma Giorgio Maioli, ecologista ed esperto di questioni urbanistiche – Avevano parlato non di azzerare il consumo di suolo, ma anzi portare avanti una sviluppo negativo che avrebbe restituito verde alla città. Ma non è così e siamo qui a denunciarlo e se le non ci sarà un cambio di rotta noi siamo pronti ad andare avanti ad oltranza, anche a scendere in piazza.”
Assieme a Giorgio Majoli c’erano Bianca Montrasio del Comitato Parco, Cruciano Nasca del Comitato Aria Pulita Monza, Mauro Mantica del Comitato San Fruttuoso Bene comune, Antonio Gatti del Comitato Salvaguardia Buon Pastore, Marina Cirulli del Comitato di Blandoria e Paola Sacconi del Comitato Sant’Albino.
“Dopo meno di 5 mesi dal suo insediamento, assistiamo già ad una smentita del Programma elettorale del Sindaco e della Coalizione sul nuovo Piano di Governo del territorio (PGT) per Monza?” – si chiedono le anime verdi della città e precisano – Come noto, a pagina 15 del Programma elettorale del Sindaco è scritto che ‘La città di Monza punta ad avere un approccio integrato e sistemico verso la Transizione ecologica. L’urbanistica deve essere collegata ai temi ambientali, sociali ed economici con un riequilibrio delle diseguaglianze e un vero coinvolgimento dei cittadini (urbanistica partecipata). Per questo va data qualità allo spazio pubblico con il recupero delle aree dismesse pubbliche orientandole a servizi strategici e va perseguito l’obiettivo di un bilancio con consumo di suolo negativo che sappia porre Monza in un contesto di capoluogo europeo… E nel programma parlavano di queste azioni concrete: ‘un nuovo piano di rigenerazione urbana con Variante PGT verso la Transizione ecologica e consumo suolo negativo a partire dalla prossima scadenza del Documento di Piano vigente (maggio 2022), un nuovo PGT sostenibile perseguendo bilancio consumo di suolo negativo’. Ma non è così perchè le ultime dichiarazioni dell’assessore alla stampa parlano di imbastire una mini variante normativa per evitare che quella approvata a dicembre possa provocare danni nei quartieri. Non è sufficiente: il vero danno, per noi, sarebbe non cambiare nulla!”
I comitati hanno le idee chiare e chiedono di revocare le delibere della precedente giunta che di fatto rischierebbe potenzialmente di veder edificati ben 446mila metri quadrati e poi di avviare subito una Variante generale al PGT vigente a consumo di suolo negativo, seguendo il procedimento stabilito dall’art. 13 della LR 12 del 2005. “Questo consentirebbe di portare a compimento quanto dichiarato in campagna elettorale, in circa un anno e mezzo di tempo per la sua redazione e l’adozione in Consiglio Comunale, cioè un nuovo Piano urbanistico a consumo di suolo negativo” – chiosano gli ecologisti. Chiedono, quindi, i Comitati di essere nuovamente ascoltati dal Sindaco, così come promesso nell’incontro del 25 ottobre, anche per la formazione di un tavolo permanente di consultazione e partecipazione dei cittadini, organizzati o meno in Comitati e Associazioni, perchè la domanda che frulla nella testa è: “La posizione dell’assessore rispecchia il punto di vista dell’Amministrazione comunale e della Coalizione che la sostiene?”
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