Serie a

Lazio fatale per un buon Monza, decide il giovanissimo talento Romero!

I biancorossi giocano con personalità e intraprendenza soprattutto nel primo tempo. Poi arriva la prima rete in serie A del 18enne argentino nella ripresa. Per i ragazzi di Palladino ora il match casalingo contro la Salernitana.

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I migliori non sono quelli che non sbagliano mai, ma chi, anche se commette errori e cade a terra, trova la forza di rialzarsi e mettere in mostra le proprie qualità. Siamo sicuri che Michele Di Gregorio, 25enne portiere titolare del Monza, che ha già dimostrato in molte occasioni il proprio valore tra i pali, anche in questa prima, storica, stagione biancorossa in serie A, saprà rapidamente riprendersi dall’incertezza costata nel secondo tempo la sconfitta contro la Lazio.

Fino al gol messo a segno da Luka Romero, 18 anni tra pochi giorni, considerato uno dei talenti più promettenti della classe 2004, infatti, il Monza non si era per nulla lasciato intimorire dal fascino dell’Olimpico e da un avversario in lotta per le posizioni di vertice della classifica.

Anzi, i ragazzi di Palladino, scesi in campo con alcune novità rispetto alle ultime partite, avevano mostrato buona personalità. E, soprattutto nel primo tempo, con Colpani e Ciurria sugli scudi, avevano anche creato qualche preoccupazione alla difesa della Lazio. Un punto a testa, insomma, in una partita equilibrata e per nulla spettacolare, sarebbe stato probabilmente l’epilogo più giusto.

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Quando, però, giochi contro avversari che possono permettersi di tenere in panchina Luis Alberto, far entrare solo negli ultimi minuti Immobile, oggi al rientro dopo un infortunio e trovare il jolly vincente con un giovanissimo talento argentino, alla prima rete in serie A, il rischio che la partita si sblocchi all’improvviso a tuo sfavore c’è sempre.

Per il Monza, però, l’occasione del riscatto arriva subito. Domenica 13 novembre, alle ore 15, all’U-Power Stadium arriva la Salernitana. Sarà l’ultimo match prima di…Natale. Ebbene sì, non è un errore di battitura. Il campionato, infatti, poi, si fermerà per i Mondiali in Qatar. Il campionato riprenderà soltanto il 4 gennaio, quando per i biancorossi è in programma la trasferta contro la Fiorentina.

LA CRONACA

La storia di Lazio-Monza, sulla carta tutta sbilanciata dalla parte dei biancocelesti, incomincia con le scelte piuttosto a sorpresa di Palladino. Che, viste le assenze forzate di Pablo Marì e Sensi, a cui si è aggiunto anche Dany Mota, propende per alcuni innesti. D’altro canto tra pochi giorni si torna in campo di nuovo. E allora spazio in difesa a Donati al posto di Marlon. Ma soprattutto chance per Machin e Ranocchia tra le linee e per Colpani sulla tre-quarti. Unica punta torna ad essere Petagna, preferito al deludente Caprari delle ultime uscite.

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Si comincia con un ritmo che sembra preludere ad un match divertente. Felipe Anderson ci prova dalla distanza, ma sbaglia la mira. Il Monza prende subito l’iniziativa. Colpani e Ciurria dialogano sulla destra con efficacia e velocità. Proprio da una loro iniziativa arriva quello che poteva essere il vantaggio dei biancorossi. Siamo al 12′, l’ex atalantino, servito proprio da Ciurria, mette un cross basso verso il centro dell’area, dove Petagna di tacco beffa Provedel!

La gioia di Palladino e dei suoi giocatori dura pochissimo. Il tempo che il check al Var dimostri il fuorigioco di Petagna, al di là dei difensori della Lazio per mezzo piede. Tanto basta per cominciare a spegnere un po’ l’ardore dei biancorossi. Che per tutto il primo tempo riescono comunque a rispondere ai padroni di casa quasi colpo su colpo.

Così se la squadra di Sarri ci prova con Pedro, Cancellieri e soprattutto Vecino, vicinissimo alla rete con una conclusione quasi all’incrocio dei pali, i ragazzi di Palladino replicano con un colpo di testa di Izzo e con un’iniziativa personale di Colpani, probabilmente un po’ egoista nel non servire sulla sinistra Machin.

LA RIPRESA

A metà partita tra Sarri e Palladino il più soddisfatto è sicuramente il secondo. Tanto è vero che dopo l’intervallo la Lazio, che già aveva dovuto sostituire l’infortunato Lazzari, torna in campo con un cambio. Al posto di Cancellieri entra Romero.

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Si rivelerà l’intuizione decisiva quando al 69′ i padroni di casa sviluppano una rapida azione sulla sinistra che porta al tiro potente, ma centrale di Pedro. Di Gregorio non è efficace nella respinta e il giovanissimo argentino anticipa tutti, in particolare Caldirola, per mettere in rete il tap-in vincente.

Più dello svantaggio, che demoralizza alquanto lo spirito del Monza, a pesare sui biancorossi è la stanchezza. A poco servono gli ingressi dalla panchina di Marlon e Rovella prima, Gytkjaer, Caprari e Carboni poi. I ragazzi di Palladino non riescono più a ripartire in velocità. La lucidità evidentemente non è più quella dei minuti migliori.

Dal canto suo la Lazio non si danna l’anima alla ricerca del raddoppio. L’unica, vera, chance capita sui piedi di Cataldi, che con un rasoterra dal limite impegna Di Gregorio, in questo caso molto attento nella parata. Nel finale il pubblico dell’Olimpico, prima di festeggiare il secondo posto in classifica dei biancocelesti a pari merito con il Milan, accoglie con un’ovazione il ritorno in campo di Immobile.

Gli applausi, magari meno numerosi, li merita comunque anche il Monza. Che torna a casa senza punti in più, ma ne conserva sei sulla zona retrocessione. E domenica, contro la Salernitana, con una vittoria ha la possibilità di chiudere in bellezza questa prima parte di campionato. In attesa di qualche regalo del patron Berlusconi sotto l’albero di Natale del calcio mercato.

Le foto sono di Buzzi

Marcatori: 69′ Romero (L)

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (27′ Marusic), Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Marcos Antonio (60′ Cataldi), Vecino (60′ Basic); Cancellieri (46′ Romero), Anderson, Pedro (86′ Immobile). A disp: Luis Maximiano, Adamonis, Luis Alberto, Kamenovic, Radu, Gila, Bertini. All: Sarri.

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo (79′ Carboni), Caldirola, Donati (58′ Marlon); Ciurria, Ranocchia, Machin (58′ Rovella), Carlos Augusto; Colpani (73′ Caprari), Pessina; Petagna (73′ Gytkjaer,). A disp. Cragno, Sorrentino, Valoti, Ferrarini, Bondo, Birindelli, Machin Barberis, D’Alessandro, Vignato. All. Palladino.

Arbitro: Alberto Santoro (Messina)

Ammoniti: Donati (M), Casale (L), Marusic (L)

Recupero: 2′ pt, 4′ st

Note: Tempo sereno, terreno in buone condizioni.

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