Protezione civile

Protezione civile al lavoro nei boschi di Arcore per prevenire gli allagamenti

Sabato i volontari hanno ripulito da ramaglie e detriti il Laghettone e le vie di deflusso. Ma i lavori di consolidamento delle sponde sono fermi al palo per la carenza di personale comunale.

Laghetto Bernate protezione civile arcore
Volontari al lavoro nei boschi di Bernate

Intervento di manutenzione straordinaria per il Laghettone di Bernate. Il bacino verde di contenimento delle acque piovane, in parte naturale e in parte frutto di vecchi interventi ingegneristici, è stato passato al setaccio lo scorso sabato dai volontari del Nucleo di Protezione Civile del Comune. Nel fine settimana in cui andava in scena a livello nazionale la campagna di sensibilizzazione e informazione “Io Non Rischio”, con eventi di piazza dedicati proprio all’attività della Protezione Civile, ad Arcore si metteva in sicurezza uno dei più importanti presidi contro gli allagamenti.

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LE OPERAZIONI

Donne e uomini del presidente Giovanni Sala hanno tagliato fronde e rimosso ramaglie per tutto l’invaso e anche nelle aree circostanti per le quali le acque, in caso di piena, defluiscono nei momenti successivi al picco. I volontari non hanno ripulito l’invaso solo dal verde infestante ma anche dall’immondizia abbandonata che, sistematicamente, si recupera durante servizi di questo tipo. L’operazione ha coinvolto tre mezzi e una dozzina di unità, partite dalla sede a La Ca’ prima delle 8. Interventi di questa portata vengono programmati circa due volte all’anno. Di particolare importanza quello di questa stagione, in previsione delle piogge autunnali.

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CONSOLIDAMENTO DELLE SPONDE: LAVORI AL PALO

Proprio il Laghettone è un’opera all’attenzione dell’amministrazione comunale che aveva in programma un intervento di emergenza già lo scorso anno. Necessità nell’immediato: consolidare le sponde del bacino. L’indicazione arriva direttamente da Brianzacque, scritta nero su bianco in una corposa relazione che, sulle prime battute del mandato Bono, era stata consegnata in Largo Vela. La relazione elencava gli interventi previsti per una riqualificazione del reticolo idrico in chiave anti-allagamenti per un valore totale di circa 20 milioni di euro (comprensivi anche di lavori su altri comuni). Priorità assoluta proprio il consolidamento delle sponde del Laghettone sulla cui solidità strutturale erano stati espressi dubbi. Regione Lombardia aveva finanziato l’intervento per circa 500mila euro, ma la gara d’appalto non è ancora partita. Tutto il fronte lavori patisce ritardi “dovuti soprattutto alla carenza di personale”, hanno sottolineato il sindaco Maurizio Bono e l’assessore alla partita Lorenzo Belotti annunciando le dimissioni recenti del funzionario responsabile, in una frangente in cui Lavori Pubblici e Urbanistica erano già in grossa sofferenza.

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IL PARADOSSO

Mentre lo sforzo dei volontari si concentra pezzo per pezzo sulla manutenzione dei boschi come presidio anti-allagamenti, si guarda con preoccupazione al paradosso Pedemontana: un’arteria che quel presidio lo deve radere al suolo. La connessione tra l’urbanizzazione di aree boschive e alluvioni gravi è un tema ormai noto e ad Arcore, con i milioni di danni riportati nell’ultimo decennio da privati e aziende, la sensibilità è alta.

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