Caro vita

Bollette di luce e gas triplicate anche per lo sport, la preoccupazione di società ed associazioni

Da Vero Volley Monza, Ronin, Forti e Liberi e Casati Arcore arriva un grido d'allarme per costi che rischiano di diventare ancora più elevati. Tra crediti d'imposta e possibili agevolazioni, c'è chi teme di dover chiudere.

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Foto di repertorio

Avere una calcolatrice a portata di mano serve a poco. Si possono fare tante operazioni, ma i numeri che compaiono sul display sono sempre molto preoccupanti. E rischiano di esserlo ancora di più ora che l’autunno è appena iniziato e, con l’avvicinarsi dei mesi freddi, anche per le società e associazioni sportive di Monza e della Brianza, il rischio concreto è di trovarsi con bollette della luce e del gas addirittura triplicate rispetto ad un anno fa.

Così, oltre ai costi già in aumento nonostante i consumi più bassi dei mesi estivi, punta decisamente verso l’alto anche l’indice della preoccupazione di presidenti e dirigenti sportivi brianzoli.

Noi di MBNews, per capire quali sono le sensazioni del presente e i timori per il prossimo futuro, abbiamo parlato con Ilaria Conciato, direttore generale del Vero Volley Monza, società ai vertici dei campionati maschili e femminili, Fabio Contento, presidente della Ronin Monza, storica palestra che proprio nel 2022 ha compiuto 50 anni, Alessandro Riva, presidente della Forti e Liberi 1878, società di basket, atletica e ginnastica e Antonio Radice, presidente della Casati Arcore, che da oltre 70 anni ha educato migliaia di giovani all’atletica, al calcio, alla ginnastica artistica, al basket e al volley.

LE SPESE DEL VERO VOLLEY

“Il caro bollette ci preoccupa molto, anche perché, data la nostra attività, ci colpisce su più fronti: dalla luce e il gas del Palazzetto alle utenze domestiche dei nostri atleti, fino ai costi per le palestre scolastiche di alcuni Comuni della Brianza”. Nel tono di voce di Ilaria Conciato sembra di percepire una rassegnazione che quasi supera la rabbia e la preoccupazione.

I numeri, del resto, parlano chiaro. E non sono quelli confortanti dei risultati della squadra femminile e maschile del Vero Volley Monza che ormai, negli ultimi anni, si stanno facendo decisamente valere sia in Italia che all’estero. “Negli ultimi mesi nel complesso le bollette di luce e gas che stiamo pagando sono passate da 20 a 50mila euro, quindi più che raddoppiate” spiega il direttore generale della società.

Eppure l’attenzione ai consumi, cominciata prima dell’impennata della luce e del gas di quest’anno, è alta. “Nel Palazzetto abbiamo luci a led, raccomandiamo a tutti docce brevi e insegniamo ai nostri bambini a non sciupare l’energia – continua – più di questo non possiamo fare”: Ecco, allora, che per cercare di far fronte ai mesi invernali, le contromisure si orientano su un versante più istituzionale.

“Ci stiamo muovendo per accedere al credito d’imposta previsto dal Governo – afferma Conciato – la procedura, però, è di una complessità incredibile e richiede una serie di certificazioni per le quali abbiamo coinvolto studi professionali di ingegneri energetici e il gestore di energia”. “Vorremmo che la politica ci desse strumenti più fruibili in questa situazione e ponesse un tetto al prezzo di luce e gas – continua – anche l’incertezza, per noi che con le nostre squadre principali, dobbiamo organizzare trasferte lunghe, soprattutto su gomma, ha un costo”.

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RONIN, UN COMPLEANNO AMARO

Arrivare alla soglia del mezzo secolo di vita è per un’associazione sportiva un traguardo difficile da raggiungere. La palestra Ronin di Monza, nata nel 1972, ha saputo farlo con la sapienza di chi è in grado di cambiare per restare al passo con i tempi. Così, anche se il core business restano le arti marziali, negli anni si sono aggiunte discipline legate al combattimento, alla difesa personale, alle attività per bambini dai 3 ai 6 anni. Più recentemente anche il fitness e lo yoga.

Tutto questo mescolare tradizione e innovazione, comunque, non consente alla Ronin di dormire sonni tranquilli di fronte all’aumento dei costi della luce e del gas. “Nei mesi freddi dello scorso anno e fino a marzo-aprile di quest’anno, ci sono stati incrementi delle bollette, ma gestibili – afferma Fabio Contento, presidente della Ronin – ora, però, parlando con alcuni fornitori di energia, ci hanno già preallertato di aspettarci un raddoppio rispetto ai 9mila euro di gas ai 5mila di luce all’anno ai cui siamo abituati”.

Un salasso che piomberebbe su una realtà sportiva che ha già faticato a superare il lockdown dovuto al Covid-19 e tutte le restrizioni della pandemia. “Molti dei 500 iscritti che di solito avevamo nel periodo pre-Covid, per fortuna ci sono rimasti fedeli, anche quando potevamo fare solo lezioni a distanza – chiarisce Contento – ovviamente, però, abbiamo ripreso con numeri in calo, attualmente siamo sui 100 iscritti, che solitamente crescono nei mesi autunnali ed invernali”.

Per guardare con un minimo di ottimismo ai prossimi mesi, il presidente della Ronin deve affidarsi ai conti e ad una proposta. “Durante il lockdown ci è stato concesso un prestito dal Credito Sportivo che non ho ancora utilizzato fino ad ora e questo mi permette di avere un po’ di margine in bilancio – spiega Contento – per far vivere meglio realtà come la nostra sarebbe ora di detassare le spese delle famiglie per iscrivere i figli alle palestre, la detrazione del 19% sull’importo massimo di 250 euro è davvero troppo poco”.

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LA PROPOSTA DELLA FORTI E LIBERI

“La risposta all’aumento del prezzo di luce e gas non sta nel credito d’imposta e, in fondo, nemmeno nelle agevolazioni fiscali. Certamente possono dare una mano, ma la soluzione è quella di puntare su impianti eco-sostenibili e a risparmio energetico”.

Alessandro Riva, presidente della Forti e Liberi 1878, società che è storica non solo per l’ormai ultracentenaria fondazione, ma anche perché compare sui libri degli studenti in occasione del regicidio di Umberto I nel 1900, che avvenne dopo una premiazione di un concorso ginnico organizzato proprio da questa associazione sportiva monzese, cerca di andare oltre le esose spese di bolletta.

“Il nostro palazzetto di viale Cesare Battisti è degli anni ’80 e ha subito solo qualche adeguamento – afferma – nonostante le nostre richieste pressanti e i preventivi di alcune aziende del settore, ad esempio, l’amministrazione comunale ci ha sempre negato negli anni la messa a led dell’impianto di illuminazione”.

In attesa che qualcosa si muova almeno su questo fronte, la Forti e Liberi si trova a far fronte a bollette impazzite. “Le spese sono già più che triplicate, anche se d’estate l’attività nel palazzetto e per la pista d’atletica è quasi nulla – spiega Riva – la bolletta della luce di luglio, ad esempio, è passata dai 580 euro dell’anno scorso ai 1640 di quest’anno”.

“Continueremo a dare il servizio completo ai nostri 700 iscritti e faremo di tutto per restare in piedi – continua – senza reali aiuti o agevolazioni, però, saremo costretti a chiudere come tante altre società sportive”.

CASATI ARCORE, FUTURO IN BILICO

Stringere la cinghia si sta già facendo da un po’ di tempo, ma l’impressione è che non ci sia più spazio per fare nuovi buchi alla cintura. La Casati Arcore ha ridotto le fasce orarie di apertura delle sue strutture sportive, dove dal 1946 si svolgono attività di atletica, calcio, ginnastica artistica, basket e volley. Ha leggermente incrementato le quote d’iscrizione. Ma tenere a posto il bilancio è un esercizio dall’esito per nulla scontato.

 

“L’anno scorso abbiamo già fatto fatica perché la luce e il gas sono passate da circa 40mila euro a 65mila euro l’anno – spiega il presidente, Antonio Radice – quest’anno potrebbe esserci un ulteriore aumento di circa 20mila euro, a cui non so se riusciremo a far fronte”. “Non possiamo certo lasciare i nostri 1000 iscritti, i nostri ragazze e ragazze, al freddo e al buio nei mesi invernali – continua – la nostra è una società sportiva e come tale non produce, ma concede servizi”.

Un barlume di speranza arriva da qualche detrazione fiscale, ma soprattutto da un provvedimento contenuto nell’ultima versione del Decreto Aiuti. “Pare siano previsti 50 milioni di euro di contributi a fondo perduto destinati allo sport per fronteggiare le spese di luce e gas – conclude Radice – la metà dovrebbe andare alle piscine e l’altra alle società sportive. Vedremo quello che succederà e alla fine di quest’anno faremo le nostre valutazioni”.

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