Sanità

Progetto pilota in Brianza: tutto il follow up dei pazienti oncologici seguito dall’ospedale

È stato presentato da Ats Brianza con l'intervento di Letizia Moratti che ha promesso al San Gerardo un robot chirurgico per la Ginecologia.

Ats San Gerardo conferenza presa cura paziente oncologico dopo intervento mb

Un progetto pilota, sul territorio di Ats Brianza, per garantire continuità nelle cure ai pazienti oncologici dopo l’intervento chirurgico. Il progetto è stato presentato oggi, mercoledì 31 agosto, al Sa Gerardo di Monza, da Ats Brianza con le Asst Brianza, Lecco, Monza. Coinvolti anche il Policlinico di Monza e il Mangioni Hospital. In confernza stampa è intervenuta anche l’assessore regionale alla partita Letizia Moratti che ha colto l’occasione per promettere due provvedimenti per il San Gerardo nell’arco della fine di mandato: un robot chirurgico e la configurazione della struttura come un Irs pubblico, unico in Lombardia.

IL PROGETTO

Il progetto pilota presentato, già sperimentato nella Bergamasca, ha come obiettivo la presa in carico totale del paziente operato, all’atto della dimissione, con pianificazione, prescrizione e prenotazione del percorso di follow up. Destinatari di questa nuova modalità di assistenza sanitaria saranno i pazienti oncologici sottoposti a intervento chirurgico radicale presso le strutture di ricovero e cura pubbliche e private accreditate coinvolte nel progetto, dopo le diagnosi di tumore alla mammella (prestazione di follow up a 12 mesi per 5 anni con mammografia e visita di controllo), al colon-retto prestazione a 12 mesi – 3 anni -5 anni con colonscopia e visita di conytrollo), al polmone (follow up a 12 mesi per 5 anni con tac torace e visita), all’utero (follow up a 3 mesi e poi ogni 6 mesi per 5 anni, con visita ginecologica ed ecografia). Dopo la prima prestazione di follow up ai pazienti saranno consegnate subito la prescrizione e la prenotazione per il successivo controllo nello stesso ospedale.

I NUMERI

Si prevede un numero di pazienti coinvolti in crescita a oggi ai prossimi 5 anni. Per il 2028 saranno 900 per il tumore al polmone (senza considerare la mortalità), 836 per quello al colon-retto, 5306 per quello alla mammella e 990 per quello all’utero. Il progetto risponde a un’esigenza di continuità e supporto che sarebbe stata espressa ripetutamente negli ultimi anni dagli stessi pazienti e caldeggiata dal personale medico.

Ats San Gerardo conferenza presa cura paziente oncologico dopo intervento mb

COME FUNZIONA

“L’idea è quella di estendere il modello a tutti i pazienti oncologici – ha spiegato per Ats Alessandra Grappiolo, direttore al Governo delle prestazioni, durante la conferenza stampa al San Gerardo di Monza – e di attivare l’interazione con le Case di comunità che potranno esser coinbolte fin da subito, per esempio, per le ecografie che si prestano al coinvolgimento della Case di Comunità”. A partire da quella di Giussano. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il direttore Ats Emerico Panciroli, il vice direttore generale Francesco Bortolan, Silvano Casazza, direttore generale del San Gerardo. Oltre alla vice presidente di Regione Letizia Moratti. L’assessore regionale ha lodato la struttura che, ha detto, “brilla, insieme a Lecco, per avere ridotto in modo significativo i tempi di attesa per i ricoveri chirurgici oncologici”. Proprio sull’ospedale cittadino sarà assegnato, ha detto Moratti, quel robot chirurgico che Regione Lomarbia vuole per ogni provincia. Sarà a disposizione della Ginecologia.

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