Campagna elettorale

Monza, “Nessuna affissione abusiva”: Piffer (Civicamente) sporge querela

La lista civica ci ha tenuto dunque a precisare che tutto è regolare nella speranza che l'odioso gesto non possa ledere all'immagine del gruppo e del suo candidato sindaco.

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Il finto cartello sui manifesti elettorali di Paolo Piffer

Monza. “Adesso basta”. La misura è colma per il candidato sindaco a Monza di Civicamente Paolo Piffer che, dopo aver trovato un cartello riportante la falsa dicitura “Affissione abusiva” su uno dei suoi manifesti elettorali, è corso a sporgere denuncia. 

Nulla di irregolare, gli spazi sono stati regolarmente pagati e il cartello è opera di qualche buontempone. Ma non si tratta solo di uno scherzo di cattivo gusto, dietro a quel gesto c’è molto di più: “Basta, a tutto c’è un limite.  Chi fa politica è purtroppo abituato a subire dispetti vari sui propri manifesti elettorali (baffi, barba, insulti, anche qualche fallo in passato). Tutte cose antipatiche ma sopportabili, quando però si supera il limite con le accuse, ed è successo di recente anche su questo social, allora bisogna prendere provvedimenti. Qualcuno a San Rocco è uscito di casa apposta per mettere sulla mia faccia un foglio con la scritta “affissione abusiva”. Naturalmente le affissioni erano, e sono, assolutamente regolari come accertato dalla polizia locale. Ho sporto immediatamente querela per diffamazione contro ignoti per tutelare Civicamente e me. Non ci piace fare le vittime o accusare gli altri partiti di istigazione all’odio, chi ha commesso questo reato spero verrà presto identificato e nel caso risponderà personalmente delle sue azioni. Per noi la Legalità è un valore importante” tuona Piffer.

La lista civica ci ha tenuto dunque a precisare che tutto è regolare nella speranza che l’odioso gesto non possa ledere all’immagine del gruppo e del suo candidato sindaco.

 

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