Mostre in arrivo

Giuseppe Locati, una mostra personale che chiude il cerchio: “Così ho tenuto insieme l’artista e l’imprenditore” 

Domani, venerdì 8 aprile, Locati inaugurerà presso la Sacrestia del Bramante in Santa Maria delle Grazie a Milano la sua personale dal titolo “Attraverso il respiro del tempo”. Artista, scrittore, imprenditore: Locati è una figura poliedrica. Lo abbiamo intervistato.

Giuseppe Locati monza
Giuseppe Locati

“Si può essere più cose contemporaneamente, ma queste non sono mai così distanti l’una dall’altra. Alla fine i vari aspetti di noi stessi si rincontrano”. Lo racconta a MBNews Giuseppe Locati, l’artista monzese classe 1939 che domani, venerdì 8 aprile, inaugurerà presso la Sacrestia del Bramante in Santa Maria delle Grazie, via Caradosso 1 a Milano, la sua personale dal titolo “Attraverso il respiro del tempo”.  Una mostra che unisce i vari volti di Locati: artista, imprenditore, scrittore. Negli spazi della Sacrestia questi tre mondi si incontrano e si tengono – paradossalmente – insieme. Come? Lo abbiamo chiesto direttamente a lui. Ecco cosa ci ha raccontato.

Locati, arriva domani a Milano la sua mostra personale dal titolo “Attraverso il respiro del tempo”. Cosa ci può raccontare in anteprima?

“Le dico già che è una mostra un po’ particolare. Nel senso che, oltre ad essere una mostra di sculture e di quadri miei più recenti (di questi ultimi sei mesi), è anche il modo per presentare il mio ultimo libro che ha un titolo piuttosto impegnativo: “Il passo lungo della meditazione (Dio esiste?)”. Un problema piuttosto complesso, diciamo così. Che io tratto anche nei miei scritti precedenti. Ho iniziato a scriverne nel 1972. Il tema di base era trovare un punto tra materia e spirito, trovare il punto dove questi due elementi si incontrano. È stato un crescendo continuo nei miei scritti e parallelamente nelle mie opere d’arte. Sono opere che rappresentano il mio pensiero, per dirla in modo semplice. E con questo ultimo libro il ciclo di pensiero si è concluso. Ho trovato, a modo mio, una soluzione. Per rispondere alla sua domanda iniziale in questa mostra ci saranno contemporaneamente il libro e le opere che ne rappresentano il pensiero”.

Quindi in qualche modo le opere danno vita alle parole? Ho capito bene?

“Esattamente, è proprio così. O almeno quello è l’obiettivo. Pensiero e opere viaggiano in parallelo”.

C’è un’ opera a cui è particolarmente legato e su cui vorrebbe che i visitatori prestassero un’attenzione speciale?

“Le opere sono tutte legate tra loro, sono in continuazione dal 1972 ad oggi. La novità sono le tre sculture che ho fatto negli ultimi sei mesi e che rappresentano il mio pensiero attuale, quindi direi quelle”.

So che lei è anche un imprenditore. Dal 1968 comincia ad occuparsi dell’azienda di famiglia, le storiche Officine Locati fondate dal padre nel 1925 e leader nel settore delle chiusure e delle strutture in ferro. Questa parte della sua vita ha condizionato il suo percorso artistico? Più semplice: quanto del “Locati imprenditore” c’è nel “Locati artista”?

“Tutte le cose si mischiano. Il modo di pensare di questi due Locati, come li ha chiamati lei, devono viaggiare alla pari, all’unisono. Non si può vedere, a mio modo di vedere, la realtà con un’ottica sola, sarebbe un po’ riduttivo. Uno stesso fenomeno può essere visto da diverse prospettive. Questa è la filosofia che tento di tenere insieme in questa mostra”.

Il Covid ci ha tolto molto. Finalmente adesso si può tornare in presenza a fare le attività che amiamo, quindi anche visitare le mostre. Pensa che alle persone sia mancata questa dimensione umana, questo “contatto” con l’arte?

“Devo confessare una cosa su questo periodo così drammatico: da un certo punto di vista ho avuto fortuna. Non potevo uscire e quindi questo tempo solitario mi ha concesso di tirare le somme sul mio pensiero. Insomma, un punto ad un percorso praticamente filosofico. Per quanto riguarda le persone, io penso che la gente debba tornare a gustare l’arte finalmente in presenza”.

Le info della mostra: domani l’inaugurazione

Domani, 8 aprile 2022 alle ore 18, verrà inaugurata presso la Sacrestia del Bramante in Santa Maria delle Grazie, in via Caradosso 1, Milano, la personale di Giuseppe Locati, “Attraverso il respiro del tempo”. La mostra, che accoglierà sculture e dipinti recenti e inediti di Locati, è organizzata dal Centro Culturale “Alle Grazie” Frati Domenicani, curata da Luigi Marsiglia e presentata da Massimiliano Castellani. È possibile visitare l’esposizione fino al 1° maggio con i seguenti orari: dal martedì a domenica 10 – 12.30, 16 – 19.

 

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