Sociale

Borsa lavoro in ricordo dello storico giudice monzese Pino Airò: due le candidature

Lanciato il 5 ottobre, c'era tempo fino al 5 novembre per presentare le progettazione. La cifra raggiunta è di oltre 17mila euro.

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Empatico, umile e giusto. Un uomo di legge e un uomo di cuore. Sono solo alcune delle bellissime parole che ieri, 11 novembre, hanno riempito la sala consiliare del Comune di Monza in ricordo dello storico giudice monzese Pino Airò, durante la presentazione del premio a lui dedicato. La sua è stata una vita dedicata alla giustizia e all’attenzione alle situazioni di maggiore fragilità e proprio nell’ottica di continuare il suo lavoro è stata istituita una borsa formazione e lavoro per ex detenuti e condannati.

Scomparso prematuramente nel 2019 a 67 anni, ha svolto per più di trent’anni le funzioni di giudice penale presso il Tribunale di Monza, divenendo uno dei riferimenti principali per gli operatori di giustizia, ma anche per i rappresentanti delle istituzioni locali e i cittadini del territorio di Monza e Brianza.

“Pino Airò era un uomo ed un giudice di valore, che ha sempre pensato che gli uomini autori reati che lui giudicava fossero uomini da recuperare alla società; era un giudice che non ha mai perso la convinzione che in ciascuno ci fosse qualcosa di buono e che valeva comunque la pena di impegnarsi per far emergere quel qualcosa – ha commenta la presidente del Tribunale di Monza Patrizia Gallucci – Era un uomo ed un giudice con una grande capacità di entrare in contatto con l’essenza delle persone che incontrava sulla sua strada, senza distinzione di livello sociale, di cultura, di genere, sempre aperto alle innovazioni. A qualcuno, a volte, sarà apparso come un visionario ma ha saputo invece realizzare le sue intuizioni coinvolgendo colleghi e collaboratori proiettando il Tribunale di Monza verso una nuova organizzazione, più vicina al territorio e alle persone, più accogliente per chi ha fatto l’esperienza del carcere”.

IL PREMIO

La borsa lavoro in ricordo del magistrato è stata promossa da tutti i firmatari del Protocollo di intesa interistituzionale di Monza e Brianza per la “Promozione di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, adulti e minorenni, degli ex detenuti e delle persone in esecuzione penale esterna”.

Lanciato il 5 ottobre, c’era tempo fino al 5 novembre per presentare le progettazione. Hanno risposto due candidature, una nel settore informatico tecnologico, l’altra nel settore della distribuzione di energia e carburanti.

Il premio è stato finanziato da alcuni soggetti sottoscrittori del protocollo al quale si sono aggiunti contributi privati. Tutti poteva contribuire per ricordare una persona tanto amata dal territorio. La cifra raggiunta è di oltre 17mila euro ed è stata raccolta dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza. “Abbiamo aderito alla rete fin da subito – ha commentato il vice presidente della Fondazione Luigi Losa – Nell’arco dei nostri vent’anni sono stati una trentina i progetti nell’area di assistenza ai detenuti o agli ex detenuti. Adesso si aggiunge il nuovo premio, dove abbiamo svolto un ruolo di aggregatore tra i sottoscrittori del protocollo”.

Ricordiamo che il protocollo è stato firmato nel 2018 grazie anche all’opera di Pino Airò, il cui ruolo è stato fondamentale sia per il coinvolgimento dei soggetti aderenti e la costituzione della rete territoriale sia per la ideazione e promozione di alcune iniziative sul territorio.

“UN UOMO DI DI LEGGE E UN UOMO DI CUORE”

Tanta la commozione nei discorsi dei relatori. L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Monza l’ha voluto ricordare come un uomo di legge e un uomo di cuore: “Da Pino Airò abbiamo ereditato uno stile di lavoro che continua ad accompagnarci anche oggi in tutti i progetti di rete che danno attuazione al protocollo ha aggiunto Dèsirée Merlini, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Monza”.

Presente al tavolo dei relatori anche Francesca Perrini direttrice del centro per la Giustizia Minorile della Lomabardia e il giudice Emanuele Mancini. Quest’ultimo ha sottolineato come il bello di questa iniziativa “è che permette di ricordare Airò quotidianamente. L’idea è anche quella di fare restare il premio negli anni e farlo diventare un appuntamento fisso per il territorio”.

Ricordiamo che il premio può essere sostenuto da chiunque anche attraverso un bonifico alla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Iban: IT03 Q05034 20408 000000029299. Causale: Premio Pino Airò

È possibile sostenere il Premio anche con una donazione online a questo link.


In foto in apertura: in prima fila, da sinistra: Francesca Perrini (Direttrice del Centro per la Giustizia Minorile della Lombardia), Laura Cosentini (già Presidente del Tribunale di Monza), Luigi Losa (Vicepresidente della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlus). In seconda fila, da sinistra: Emanuele Mancini (Giudice del Tribunale di Milano), Dèsirée Merlini (Assessore alle Politiche sociali del Comune di Monza), Alessandra Airò (figlia del magistrato Pino Airò), Patrizia Gallucci (Presidente del Tribunale di Monza).

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