Monza, il pullman della scuola cambia il giro, genitori sul piede di guerra ed è protesta

Trasporto scolastico della scuola E.Sala: orari e percorso cambiati dal venerdì per il lunedì. A segnalare la vicenda una famiglia monzese, che chiede il ripristino del percorso originario.

bus scolastico piccolo e sala monza

Il giro del pullman scolastico cambia dopo oltre un decennio. E a cambiare, da un giorno all’altro, sono anche gli orari. A farne le spese sono studenti e genitori, che vedono cambiate le condizioni pattuite con la scuola con troppo poco preavviso. Questa, in breve, la segnalazione di una famiglia monzese residente il prossimità di via Volta la cui figlia frequenta la terza media alla scuola secondaria di primo grado E.Sala, in via Paganini a Monza e ogni giorno si serve del servizio bus scolastico per andare a scuola. Bus che da qualche giorno, «inspiegabilmente» secondo i genitori, ha cambiato radicalmente il giro.

A raccontare la vicenda è Cristoforo Acampa, padre della ragazzina, che segnala i fatti a MBNews dopo una serie di mail inviate alla governance del plesso e all’amministrazione comunale, che non hanno però migliorato la situazione. “Nonostante le numerose domande e richieste di chiarimento ci hanno risposto solo che il nuovo giro si adatta al flusso del traffico. Mi chiedo se il traffico di Monza in tutti questi anni non ci sia stato – racconta. – Gli orari di nostra figlia, come quelli di altri studenti, sono cambiati dal venerdì al lunedì e al momento dell’iscrizione nessuno ci aveva detto che ci sarebbero potuti essere dei cambiamenti così drastici. Non vogliamo essere polemici, ma la situazione è grave a nostro avviso. Abbiamo scritto a questa amministrazione perché crediamo nella democrazia, nel contraddittorio, nel rispetto. Confidiamo ancora nelle istituzioni e ci auguriamo che possa prevalere il buon senso”.

I fatti: “Orario cambiato da un giorno all’altro: tanti i disagi”

“Perché un servizio che ha funzionato almeno da un decennio sempre con le stesse logiche e modalità, quest’anno non funziona più?”. É questa la prima domanda che si pongono i genitori prima di raccontare i fatti.

“La scuola Elisa Sala di Monza ha un servizio di trasporto scolastico per gli studenti. Avevamo aderito per il terzo anno consecutivo al servizio da Via Volta alla scuola Sala e ritorno, come già per gli anni precedenti, quando ad usufruirne è stato l’altro figlio – spiega la coppia. – Nostra figlia che frequenta la terza media per due anni ha preso il bus senza problemi. A luglio ci è stata inviata la mail di conferma di ammissione al servizio e il giorno 8 settembre una mail che continuava a confermarci orari e itinerario (come per gli anni passati) chiedendo assolutamente di attenersi a quanto stabilito e di astenersi dall’utilizzo di una fermata diversa da quella concordata. Sappiamo bene che il servizio di trasposto va avanti almeno da un decennio sempre con le stesse modalità, ossia un giro che preleva prima i ragazzi più lontani dalla scuola per terminare con quelli più vicini. Percorso dettato dalla logica e dal semplice buon senso e che ha sempre funzionato”.

“Le cose sono cambiate poche settimane fa – ricostruiscono. – Venerdì 17 settembre arriva una mail che ci dice che lunedì il percorso cambia e che ci sono nuovi orari. La nostra fermata passa da essere quella delle 7.40 a quella delle 7.18. Concretamente questo vuol dire che nostra figlia sale tra i primi sul bus, gira tutta Monza e finalmente arriva a scuola. Scuola che si trova a 10 minuti a piedi da casa nostra. Più volte il gruppo dei genitori, costantemente in contatto, si è prodigato per chiedere il ripristino del servizio concordato e spesso non ha avuto risposta a mezzo mail o, quando qualcuno ha risposto a telefono, non ha saputo fornire soluzioni nonostante qualche genitore abbia anche fatto qualche proposta. La causa delle modifiche, ci dicono, è il traffico che fa arrivare tardi il bus, e che per risolvere il problema si è cambiato il percorso. Non ci sembra che aver invertito il giro abbia cambiato qualcosa: anzi, i ritardi ci sono stati anche in questi ultimi giorni. Risultato: alcuni genitori della fermata “Volta” si sono auto-organizzati e hanno fatto i turni per andare a prendere e portare i ragazzi. Può funzionare qualche giorno ma non può essere la normalità e non sarebbe nemmeno giusto”.

La richiesta: “Ripristinate il giro: chiediamo solo che prevalga il buon senso”

“Siamo delusi e amareggiati per questo disservizio e speriamo che le cose possano essere riviste il prima possibile – aggiungono i genitori. – Intanto delle modifiche ci sono state: da lunedì 4 ottobre la nostra fermata è alle 7.25. Questo ha risolto i problemi? Assolutamente no, il “nuovo” tour per la città c’è sempre. Allora abbiamo provato a metterci in contatto, oltre che con l’assessore alla viabilità, anche con l’assessore all’istruzione: il suo ufficio ci ha risposto in modo molto cordiale e si sono detti disponibili ad approfondire. Sono stati, ad oggi, l’unica interlocuzione gentile. Tuttavia, proprio ieri è arrivata una risposta formale dall’ufficio istruzione che non solo intende riconfermare il nuovo giro, ma che sostiene che «questa rimane complessivamente la soluzione più praticabile». Siamo senza parole. Chiediamo, che prevalga il buon senso: l‘unica decisione logica e sensata è il ripristino immediato delle condizioni pattuite“.

“Intanto – conclude Acampa – l’ennesima brutta pagina di questa vicenda: oltre ai disservizi, si aggiunge che ieri, mercoledì 6 ottobre, i ragazzi hanno dovuto fare il tragitto di ritorno, al termine delle lezioni, utilizzando un bus piccolo. Ancora una volta si denota scarsa attenzione verso i minori, soprattutto in un periodo in cui il virus circola ancora”.

 

In apertura il bus che oggi ha prelevato gli studenti da scuola. 
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