Caso Eriksen, Brianza per il Cuore: “Tante vite salvate grazie ai defibrillatori”

La presidente Laura Colombo: "Ricordo bene il caso di tanti anni fa al Tennis Club di Monza dove un istruttore insieme al barista ha salvato  la vita a un giocatore".

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Pochi minuti che fanno la differenza. Una manovra eseguita tempestivamente può decidere tra la vita e la morte. L’episodio di Eriksen, colto da arresto cardiaco nel pieno di una partita e prontamente soccorso dal capitano della sua squadra e dai sanitari, ha messo in luce l’importanza di una gestione immediata dell’emergenza. In questi casi i secondi per intervenire sono fondamentali!

Ne abbiamo parlato con Laura Colombo, Presidente di Brianza per il Cuore Onlus, Associazione che da oltre 25 anni rappresenta un attore di primo piano nella prevenzione e gestione delle malattie cardiovascolari in Brianza.

Questo episodio ha messo in luce l’importanza della prevenzione intesa come capacità di gestire l’emergenza. Le manovre eseguite dal capitano della squadra potrebbero avere fatto la differenza tra la vita e la morte di Eriksen. In che modo un qualunque cittadino può imparare a effettuare questo genere di azioni?

La cosa principale da fare è partecipare ai corsi di BLSD (corsi di rianimazione cardiopolmonare e utilizzo del defibrillatore). Semplici corsi che in 5 ore insegnano come intervenire in caso di arresto cardiaco. Ognuno di noi dovrebbe avere questa importante formazione.

Brianza per il Cuore è stata la prima Associazione in Italia a comprendere l’importanza di un intervento immediato in caso di arresto cardiaco. Già più di 25 anni fa insegnavamo le manovre di rianimazione e l’utilizzo del defibrillatore ai laici. Collaborando da sempre a stretto contatto con il 118 avevamo compreso tramite i loro dati rilevati, che più aumentava il numero delle persone capaci di intervenire tempestivamente, più aumentavano le possibilità per le persone colpite da arresto cardiaco di riprendersi senza alcun danno fisico.

Brianza per il Cuore onlus da anni è impegnata per la messa a disposizione di defibrillatori sul territorio. Anche nel caso si Eriksen questo dispositivo è stato fondamentale per la risoluzione dell’emergenza. A suo parere in Brianza le strutture sportive sono adeguatamente dotate di defibrillatori? 

Brianza per il Cuore, devo dire che in tutti questi anni ha fatto un egregio lavoro infatti sul territorio della Brianza la maggior parte dei defibrillatori presenti  sono stati installati e donati dalla nostra Associazione. Tutte le scuole di ogni ordine e grado e tutte le palestre, ancor prima dell’entrata in vigore del Decreto Balduzzi, hanno installato grazie a Brianza per il Cuore un defibrillatore e formato il personale all’utilizzo. E’ un costante lavoro, un lavoro impegnativo ma che negli anni ci ha permesso di salvare delle vite.

Ricorda casi simili avvenuti proprio in Brianza in ambito sportivo?

Certamente e sono rimasti impressi nella mia mente. Ricordo bene il caso di tanti anni fa al Tennis Club di Monza dove un istruttore insieme al barista ha salvato  la vita a un giocatore di tennis.  Anche al Parco di Monza dove abbiamo installato da parecchi anni 8 defibrillatori accessibili a tutti gli sportivi 24 su 24 ci sono stati dei casi dove dei semplici passanti sono intervenuti salvando diverse vite. Il parco è un territorio dove si verificano parecchi casi ed è nostra intenzione negli anni futuri  aumentare il numero di questi apparecchi salvavita. Ovviamente mi è impossibile elencare ogni singolo caso ma assicuro che purtroppo abbiamo più arresti cardiaci di quelli che immaginiamo. Anche nelle scuole abbiamo avuto dei casi seri ma grazie alla formazione dei professori siamo riusciti a salvare diverse vite. Purtroppo l’arresto cardiaco non si verifica solo a persone anziane come verrebbe da pensare ma  a tutte le età.

 

 

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